(English translation below)

Crossfire è un documentario investigativo fatto da una squadra internazionale di giornalisti italiani e ucraini che racconta la morte dei due giornalisti, Andrea Rocchelli e Andrej Mironov, morti nel Dunbas, in Ucraina il 24 maggio 2014. L’accusato del crimine fu Vitaly Markiv, soldato ucraino con cittadinanza italiana, la cui sentenza fu solamente nel luglio 2019.

Il lavoro documentato di un team di giornalisti

Il lavoro documentato da giornalisti Cristiano Tinazzi, Olga Tokariuk, Danilo Elia e Ruben Lagattolla è un’opera in tempi di paranoia mediatica e propaganda, perché ri-contestualizza decisioni prese ai vertici del potere. Il giornalismo d’inchiesta, ovvero le investigazioni dettagliate e a lungo termine, che spesso mancano di fondi e attenzione, sono centrali al giornalismo perché possa fare in modo di tenere il suo ruolo in quanto guardiano del libero accesso all’informazione. 

Il documentario parla del ruolo della propaganda russa sui sistemi mediatici italiani, e in generale in Europa, sulla manipolazione delle informazioni controllate da interessi politici ed economici. Nel contesto di un giornalismo che sta crescendo da un punto di vista digitale, dove le corrispondenze del semplice cittadino diventano materiale usato alla corte internazionale di giustizia, queste tematiche vanno discusse tra, e inter, generazioni. 

Il documentario

Il film si trova qui per il costo di cinque euro. Alternativamente, invito il lettore al Frontline Club di Londra, club di giornalismo, che il 30 gennaio alle ore 19:00 proietta il film, seguito da un Q&A. Le domande legate alla sentenza di un soldato straniero in territorio italiano, la storia dell’ Euromaidan, ovvero della rivoluzione ucraina, sono raccontate con tono critico e agghiacciante, che ci fa aprire gli occhi su quante informazioni rimangono non raccontate. 

ENGLISH VERSION

Crossfire: the story of journalists Andrea Rocchelli and Andrej Mironov

Crossfire is an investigative documentary made by an international team of Italian and Ukrainian journalists which recounts the death of two journalists, Andrea Rocchelli and Andrej Mironov, who died in the Donbas, in Ukraine, on 24 May 2014. The accused of the crime was Vitaly Markiv, a Ukrainian soldier with an Italian citizenship, whose sentence was only in July 2019.

The documented work of a team of journalists

The work documented by journalists Cristiano Tinazzi, Olga Tokariuk, Danilo Elia and Ruben Lagattolla is a pertient piece of work in times of media paranoia and propaganda, because it recontextualizes decisions taken at the top of power. Investigative journalism, such as detailed and long-term investigations, which often lack funding and attention, are central to journalism in order to maintain its role as guardian of free access to information.

The documentary talks about the role of Russian propaganda on the Italian media systems, and in general in Europe, on the manipulation of information controlled by political and economic interests. In the context of journalism that is growing from a digital point of view, where the correspondence of ordinary citizens becomes material used at the international court of justice, these issues must be discussed between, and amongst, generations.

The documentary

The film can be found here for the cost of five euros. Alternatively, I invite the reader to the Frontline Club in London, a journalism club, which will screen the film on 30 January at 7pm, followed by a Q&A. The questions related to the sentence of a foreign soldier on Italian territory, the story of the Euromaidan, or the Ukrainian revolution, are told with a critical and chilling tone, which opens our eyes to how much information remains untold.

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