Come lo scorso anno di questi tempi, torniamo puntuali con le nostre segnalazioni in materia. Daft Punk, Digweed, Jarre, album, nuove uscite e tanto altro ancora.

Daft Punk – Random Access Memories, Drumless Edition (Columbia Records/Sony Music
Le celebrazioni in onore del decimo anniversario dell’ultimo album dei francesi Daft Punk proseguono con la Drumless Edition, dopo il lancio lo scorso maggio della 10th Anniversary Edition. La Drumless Edition ha la particolarità di eliminare completamente batteria e percussioni: una scelta che consente di mettere in risalto una qualità senza tempo, offrendo agli ascoltatori l’opportunità di immergersi più a fondo nei plurimi livelli che compongono ciascuna traccia.

Danny Daze – ::BLUE:: (Omnidisc)
L’album di debutto dello statunitense Danny Daze è un progetto di sound design, 90 minuti da ascoltarsi senza soluzione di continuità; un album che trae ispirazione da un mondo tutto suo, che si posiziona sopra la stratosfera, zoomando con regolarità per rivelare dettagli microscopici. Si passa dalla bass più potente a momenti di autentica IDM, acronimo quest’ultimo per Intelligent Dance Music, il tutto sublimato dalle atmosfere e le sonorità di Miami, la città dove Danny Daze vive e si è formato e continua a formarsi come artista globale.

John Digweed – Futuro (Bedrock Records)
Si intitola Futuro la nuova compilation del britannico John Digweed, che di recente ha raggiunto il prestigioso traguardo delle 1.000 puntate del suo radio show Transitions, un programma che da anni attira milioni di ascoltatori ogni settimana, così come la sua etichetta discografica Bedrock Records ha appena festeggiato i suoi primi 25 anni. In Futuro spiccano le tracce di David Morales, Rodriguez Jr, Bushwacka e Marco Bailey, oltre ovviamente a quelle di John Digweed medesimo. 25 i brani selezionati in totale, il modo migliore per celebrare il primo quarto di secolo di Bedrock.

Kollektiv Turmstrasse – Unity of Opposites (Not Sorry Music)
Nuovo album per l’artista tedesco Kollektiv Turmstrasse, a tredici anni di distanza dal suo ultimo lavoro precedente. Un album che resta in ambito House Music ma senza precludersi preziosi sconfinamenti nel breakbeat, nell’hip-hop, persino nell’indie-dance; in pratica quello si potrebbe ottenere miscelando in un laboratorio con Floating Points, Travis Scott e DJ Boring. Unity of Opposites non è un album da club pensato per il dancefloor, ma un viaggio per chiunque voglia vivere l’universo di Turmstrasse in una dimensione completamente nuova, quasi intimistica.

Jean-Michel Jarre – Oxymoreworks (Sony Music)
Si intitola Oxymoreworks il nuovo album del francese Jean-Michel Jarre al quale hanno collaborato tra gli altri Armin van Buuren, Brian Eno, Martin Gore, Nina Kraviz, Irène Drésel, Adiescar Chase, French 79 e Deathpact. Nove tracce che includono una serie di reinterpretazioni dei brani facenti parte di Oximore, l’album di Jarre uscito lo scorso anno: la miglior dimostrazione possibile che le collaborazioni tra artisti diversi e con visioni diverse riescono a produrre risultati sempre diversi, riuscendo ad approdare a nuovi orizzonti ed esplorare nuove dimensioni sonore.

Moritz von Oswald – Silencio (Tresor)
Quali sono le differenze e similitudini tra il suono umano e quello artificiale, tra le oscillazioni generate dalle corde vocali, le voci dei sintetizzatori e la tensione amplificata dagli altoparlanti? In Silencio, il suo ultimo album per Tresor Records, Moritz von Oswald collabora con un coro di 16 voci per trovare una risposta. Attingendo ad opere corali di Edgard Varèse, György Ligeti e Iannis Xenakis, von Oswald insieme al Vocalconsort di Berlino si immerge in spazi, luoghi e suoni globali, creando un’opera profondamente articolata, eterea, dissonante, sorprendente.

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