Celebrities che diventano dj: casi non più isolati, che vedono protagonisti ex sportivi professionisti, attori sulla cresta dell’onda, cantanti e componenti di gruppi iconici degli anni ottanta e novanta.

Personaggi illustri che scoprono il fascino – e i guadagni – della cosiddetta art of djing: prima o poi qualcuno penserà a scriverne un libro, come quelle biografie dei dj che abbiamo raccontato in un precedente articolo?

Premessa doverosa: in questo articolo non ci riferiamo ai fuoriusciti dai reality show o ad ex protagonisti del mondo dello sport e dello spettacolo che cercano un nuovo modo di non sparire dalle luci della ribalta, ma professionisti abili a reinventarsi anche come dj.

Gli esempi illustri non mancano. Uno su tutti, anzi sopra tutti vista la mole? L’ex giocatore di basket Shaquille O’Neal, vincitore di ben quattro titoli NBA (la lega professionista statunitense), attualmente brillantissimo commentatore televisivo e a tempo più o meno perso dj e produttore musicale con lo pseudonimo DJ Diesel, con il quale ha suonato in festival assoluti quali Tomorrowland e Lollapalooza, così come non disdegna le produzioni musicali, come dimostrano i suoi dischi più recenti quali Posterize, Welcome To The Playhouse (con Steve Aoki) e Dawn of the Dead.

Altre celebrities che spadroneggiano in console come dj? L’attore inglese Idris Elba (nella foto d’apertura) sempre in predicato di diventare il nuovo James Bond e sempre in grado di fare il suo anche come deejay.

Come per Shaq, anche per Elba non si contano le presenze nei festival e nei club di prestigio: questa estate sarà di nuovo all’Hï Ibiza nella serata Future Rave di David Guetta, in calendario tutti i venerdì dal 3 giugno al 30 settembre. Anche sul fronte discografico Idris Elba non si risparmia: due anni fa ha firmato insieme agli Inner City il brano We All Move Togheter.

Un altro attore che si disimpegna come dj ad ottimi livelli? Kristian Nairn, l’Hodor del Trono di Spade, che ha sviluppato in parallelo la carriera di attore insieme a quella di dj, al punto che nella sua natia Irlanda del Nord sono in molti a considerarlo più un disk jockey che non un attore. Anche per Nairn tante le presenze nei cartelloni di numerosi festival e nelle line up di molti club europei e statunitensi.

Altre celebrities che diventano dj? Potevano mancare cantanti e musicisti in questo contesto? Ovviamente no. Tralasciando casi episodici e i set di rapper e trapper utili ad attrarre con il loro nome il pubblico nelle discoteche, un esempio svetta su tutti: Boy George, l’iconico frontman dei Culture Club, gruppo con il quale negli anni ottanta raggiunse un successo planetario.

Negli anni novanta Boy George si riscoprì dj – dimensione artistica che aveva conosciuto e frequentato già alla fine degli anni settanta – divenendo un riferimento assoluto in ambito house, entrando a più riprese nella Top 100 della rivista DJ Mag e suonando nei più importanti party britannici e ibizenchi quali Manumission (epica festa che negli anni novanta radunava ogni lunedì al Privilege di Ibiza 10mila persone) e Godskitchen. Quasi più bravo come dj che come frontman dei Culture Club: e se si prova a dirglielo, probabile che il diretto interessato si dica anche d’accordo.

Foto d’apertura: ufficio stampa Hï Ibiza

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