L’acromegalia è un disturbo ormonale che causa la crescita anormale e la distorsione dell’osso facciale. Immaginate quanti problemi psicologici avreste se, all’improvviso, il vostro viso bello e giovane iniziasse a mutare fino a trasformarvi in una sorta di mostro.

Questo fu quel che successe a Mary Ann Bevan, giovane mamma di 4 figli e stimata infermiera dell’ospedale di East London, le cui ossa del viso cominciarono ad ingrossarsi a dismisura.

Mary Ann Bevan non apparteneva ad una classe agiata, ma aveva una bella famiglia e godeva di una bellezza invidiabile. Quando le venne diagnosticata la malattia, il suo bel volto si ridisegnò fino a divenire inguardabile; l’ospedale la licenziò e – a causa dell’aspetto che poteva spaventare i clienti – non trovò impiego in nessun altro posto; a peggiorare le cose arrivò la morte prematura del marito.

Sola e con quattro figli da sfamare Mary Ann Bevan non sapeva a che santo votarsi, in suo aiuto giunse un annuncio sul giornale in cui un circo cercava persone con tratti fisici fuori dalla norma da esporre come fenomeni da baraccone.

La giovane mamma non ci pensò due volte, avrebbe fatto qualsiasi cosa per poter dare un futuro ai propri figli, così si candidò; inutile dire che la sua carriera decollò velocemente, portandola fino a Glasgow dove divenne l’attrazione principale del Britannia Music Hall.

La bruttezza e l’amore

La sua fama di donna più brutta del mondo raggiunse gli Stati Uniti, dove fu invitata ad esibire le sue bruttezze ad una paga degna di nota. A Connie Island Mary Ann Bevan replicò il successo avuto in patria, si trasferì a New York in modo definitivo e, negli anni ’20, attirò l’interesse di un neurochirurgo che non solo le propose di tentare delle operazioni sperimentali per rimediare ai danni della malattia, ma per primo pose all’attenzione delle masse il fatto che fosse poco etico pagare per ridere delle disgrazie altrui.

Mary Ann Bevan rifiutò l’offerta del medico e si risentì delle sue osservazioni in quanto temeva di perdere l’unica possibilità di lavoro che il suo stato le permetteva. Continuò così ad esibirsi fino all’età di 59 anni, grata comunque della possibilità di poter crescere i figli in modo dignitoso.

“Non ha importanza come mi vedono gli altri, è importante come io vedo i miei figli e li vedo con gli occhi dell’amore di una madre” dichiarò ad un giornale dell’epoca.

Body shaming ed odio

Questa vicenda fa pensare a come, ancor oggi, in rete si espongano le persone al pubblico ludibrio. Nonostante sia cresciuta la consapevolezza che gli abusi e il body shaming siano da condannare, la derisione è ancora “di moda” e gli haters attaccano impunemente nascondendosi dietro una tastiera. Mary Ann Bevan ci ha invece insegnato che l’amore supera l’apparenza e ciò, a mio parere, l’ha resa una donna bellissima!

La tomba di Mary Ann Bevan a Londra
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