C’è ancora qualcosa di bello che può succedere partendo da un semplice gesto, senza alcuna promessa di ricompensa. Quasi mi stupisco di fronte a questo. Forse non siamo più abituati alla spontaneità, alla generosità, braccati come siamo da mille vincoli. Poi una sera metto un like su Instagram per un vino del quale non sapevo molto, ma l’etichetta aveva carpito la mia attenzione. Forse il nome, Diotisalvi, mi aveva dato l’idea di un’indulgenza gratis grazie ad un bicchiere. Fatto e dimenticato, fino a ch,e qualche giorno dopo, ricevo un messaggio personale e gentilissimo sempre sullo stesso social che non posso fare a meno di riportare.

Buongiorno, sono Antonio della società agricola Diotisalvi. Ho visto che avete apprezzato la foto su instagram dei nostri vini degustati a Firenze. Siccome ero in zona ho lasciato il catalogo e una bottiglia del nostro Tai, affinato in botte di rovere e proveniente da una vigna di 100 anni, davanti alla porta del vostro locale. Dovendo tornare verso Firenze non posso attendere fino alle 12.30 l’apertura. Spero apprezzerete il prodotto ed eventualmente possiamo sentirci nelle prossime settimane. Grazie e buona giornata. diotisalvi_natural_wine”.

Effettivamente al mio arrivo, quella bottiglia era lì davanti alla porta accompagnata da un elegante brochure. Se avesse potuto parlare avrebbe sicuramente detto: “ Felice di conoscerla”. Ci stava per la situazione e per come era cominciata. Per cui l’ho portata dentro e messa sullo scaffale, quasi dovesse fare amicizia con le altre già lì da un po’.

Nella mia follia, quella che ogni tanto prende a spintoni il senso del dovere e si fa accompagnare in questa impresa dalla fantasia, immagino che ognuna di quelle etichette si prepari ogni giorno per essere la prescelta. Una sorta di Amici serale con presenza nel bicchiere dei giudici di turno. Magari qualcuna, le avrà chiesto da dove veniva e lei sempre con la stessa gentilezza le avrà risposto: “Sono di Susegana, vicino a Treviso e voi?. Sicuramente a parte i primi momenti di silenzio un po’ invidioso,  si saranno scambiate impressioni e consigli.

Ognuna di loro si porta dentro qualcosa di speciale, di unico, da preservare. È buffo tutte le volte ci cado sempre! Quasi le umanizzo. Però è bello immaginare che avrà spiegato che il Tai, non è altro che il Tocai, che per via di una controversia persa con l’Ungheria dovuta all’assonanza del nome Tokaji, dal marzo 2007 ha preso questa nuova identità. Molte di loro si saranno stupite e forse incuriosite, ma so anche che altre avranno solo pensato che neanche stavolta sarebbero scese sul tavolo a farsi conoscere. La scelta era già fatta grazie a quella sorpresa. Appena è stato il momento giusto, l’ho allontanata da tutte e appoggiata accanto a due bicchieri, come avessi aperto il sipario di un palcoscenico. La sua entrata in scena, scendendo lungo le pareti di vetro è stata accompagnata dalla mia lettura sulla scelta di abbracciare la filosofia biodinamica di Rudolf Steiner, dopo un lungo periodo di protocollo biologico. La necessità di potenziare la vita sotto la pianta”. Come per noi cibare la parte più nascosta della nostra anima per rinnovare l’energia che serve a mantenerla intatta. Il profumo complesso ed evocativo di fiori bianchi e profumati abbinato alla presenza di una nota amara, mi fa stare lì, concentrata.

Sento il brusio del loggione, ma stasera mi godo lo spettacolo fino in fondo. Questa azienda con i suoi 90 ettari mi dà la sensazione di un’attenzione particolare che ho ritrovato anche nel leggere della costruzione della cantina integrata totalmente nel paesaggio, dove le Dolomiti non si sentono minacciate. Un’attenzione particolare come quella che hanno avuto per me, perfetta sconosciuta. Sarà interessante mettere questa etichetta in mezzo alle altre. La rivoluzione comincia sempre dal basso.

Società Agricola Diotisalvi srl – Farra di Soligo (TV)

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