Mi presento sono Federico Martinotti.
Sono nato nel 1860 a Villanova Monferrato, lo stesso anno in cui Garibaldi e i suoi Mille partirono alla volta di quel Sud borbonico che volevano conquistare. E qualcuno dirà? “Bene e quindi, chi sei?”
Sono stato un piemontese rigoroso, di poche parole e molti fatti. Mi sono laureato in farmacia e chimica nel 1887. Nello stesso anno in cui Sherlock Holmes cominció la sua avventura come investigatore grazie alla penna di Arthur Conan. Perché questo riferimento? Perchè anche io ho scoperto e brevettato qualcosa.

il metodo Martinotti, che per la storia spumantistica italiana ed europea, è stata una pietra miliare.

Mi ero già adoperato in sperimentazioni enologiche tanto da arrivare, tramite un concorso, ad essere il Direttore della Reale Stazione di Enologia ad Asti. Praticamente nel 1895 ho inventato la rifermentazione in autoclave a temperatura controllata. Questo permette a vitigni aromatici di mantenere le loro note fruttate e di produrre spumanti a prezzi più contenuti. Ovviamente la mia sperimentazione più grande l’ho fatta con l’Asti, ma in Italia sia il Prosecco sia il Lambrusco ne hanno usufruito. Ma sono certo che ancora non avete chiaro perché sono ancora un po’ arrabbiato. Sicuramente conoscete il metodo classico, sí, quello dello Champagne per intenderci, che é arrivato molto prima del mio, e conoscerete anche il metodo Charmat.
Ebbene Eugene Charmat nel 1910 riprese in mano il mio studio, ne perfezionò l’attrezzatura e dal quel momento il mio nome é quasi scomparso dalle etichette degli spumanti. Invece, avrei lo stesso diritto di essere presente insieme al mio omologo d’oltralpe. Anche quando sento parlare gli esperti, nessuno fa il mio nome. Proprio vero: nessuno è profeta in patria. Ho dato tanto all’enologia. Sono stato divulgatore. Ho combattuto la filossera, uno dei tre grandi flagelli della vigna, studiando la vite americana e quale di queste potesse adattarsi ai nostri terreni. Tuttora il mio innesto a spacco semplice é considerato uno dei migliori per salvaguardare la vite. La lotta contro i frodatori era per me un impegno civile, vista la mia passione e la mia cultura. Capite che ancora accetto poco volentieri che solo alcuni si ricordino chi sono o cosa ho fatto. Quindi quando d’ora in poi berrete un Prosecco, sappiate che quelle bollicine sono arrivate grazie a me, Federico Martinotti, signore d’altri tempi.



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