Siamo alla quinta edizione del festival fiorentino L’eredità delle donne, diretto da Serena Dandini, a cui anche noi abbiamo partecipato con grande gioia. Musa ispiratrice del festival è Anna Maria Luisa de’ Medici, conosciuta come l’Elettrice Palatina, Madre della cultura italiana ed europea dato che, proprio grazie al suo generoso contributo, si è riusciti a preservare gran parte del patrimonio culturale e artistico della città di Firenze, scelta appunto come sede del festival.

Chi volesse entrare nel cartellone della nuova edizione del Festival, ha tempo fino al 13 luglio per partecipare alla call: idee, progetti, iniziative in linea con la rimessa in luce di scienziate ed artiste, scrittrici e pioniere di tutti i campi del sapere, per contribuire alla costruzione di contronarrazioni del passato che ha escluso dalla memoria collettiva il contributo delle donne ma anche per costruire trampolini di empowerment femminile.

Noi ci siamo proposte come prima galleria d’arte europea dedicata solamente alle artiste donne, ma i soggetti proponenti possono essere i più vari, dalle realtà culturali e creative a quelle produttive del territorio nazionale, associazioniimpreseistituzioniliberi professionistigruppi spontanei, singoli cittadini.

Per esempio un ristorante potrebbe proporre un menù tematico, oppure un gruppo di lettura organizzare un reading sulle scrittrici sconosciute, così come chi ama il trekking potrebbe lanciare un percorso attraverso i luoghi delle donne, e così via.

Si può spaziare su tutto e infatti al festival si trova di tutto: incontri, presentazioni di libri, speech, conferenze, tavole rotonde, performance, spettacoli, trekking urbani, visite guidatemostre, e tanto altro.

La quinta edizione lancia un tema preciso, ossia il rapporto tra donne, guerre e potere: generazioni di scienziate, politiche, economiste, imprenditrici, attiviste, scrittrici, artiste, ambientaliste si incontrano a Firenze insieme a Premi Nobel, Pulitzer, Oscar, personalità ed istituzioni, per sviluppare questo filo costruendo narrazioni e rappresentazioni con l’obiettivo di creare consapevolezza, memoria e innovazione:

La pace non è un concetto astratto. È necessario che le donne, nella politica come altrove, diventino Queenmaker di se stesse: che smettano di attendere che siano gli uomini a candidarle, secondo gli standard del patriarcato, ma si uniscano e si adoperino per affermare la propria sovranità“, dichiara la direzione artistica.

Fino ad oggi, il festival ha portato a Firenze quasi 400 ospiti da tutto il mondo, con più di 180 iniziative del calendario OFF in tutta la città e uno streaming con 600mila utenti: complimenti dunque a Serena Dandini per l’idea e a Elastica che organizza, ma anche a Fondazione CR Firenze e Gucci, oltre alla co-promozione del Comune di Firenze: ci vediamo tutt* a Firenze subito dopo il ReWriters fest. di Roma, dal 21 al 23 ottobre.

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