Egocentrici e frangibili, sono allo stesso tempo caparbi e, a loro modo, utopisti. Vorrebbero fare la cosa giusta e, a differenza di altre generazioni, non sono ancora stanchi di provarci“.

Buone notizie dall’Ipsos su ciò che ci aspetta in termini di sostenibilità sociale S, uno dei tre pilastri ESG dell’Agenda ONU 2030 insieme alla E (sostenibilità ambientale) e alla G di Governance:

La Generazione Z è un agglomerato eterogeno, in cui non mancano tracce utopiche e la voglia di protagonismo e radicalità. Nonostante i decenni di disimpegno che hanno alle spalle, i ragazzi e le ragazze cercano di guardarsi intorno, di pensare al mondo in cui vivranno e non solo al proprio unico sé. Aspirano a un mondo più armonico (sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale), cercano equitàinclusionerispetto per la diversità, ma anche possibilità per il futuro, rifiutando e opponendosi a quel quadro di incertezza lavorativa ed esistenziale che la società ha, purtroppo, in serbo per loro“.

Gen Z, lavoro, retribuzione, flessibiltà

Scende in campo anche la BBC e Mia Jones, una vivace ventitreenne californiana lo spiega bene:

Nonostante tutta l’enfasi posta sulla retribuzione, la Generazione Z sta in realtà cercando di far crescere la propria carriera in certi tipi di organizzazioni: sogna un posto di lavoro che sia moderno, trasparente e sfidante. Apprezza l’equilibrio tra lavoro e vita privata, l’attenzione alla salute mentale, la flessibilità di lavorare quando e dove si vuole e le aziende che investono nello sviluppo dei dipendenti e delle dipendenti in un ambiente ricco di diversità e inclusivo“.

La ricerca di Talent LMS parla chiarissimo, in termini di sostenibilità sociale: il 77% di intervistati e intervistate della Generazione Z ritiene importante lavorare per un’azienda che si preoccupa della diversità, dell’equità e dell’inclusione. Si legge:

Un luogo di lavoro equo, inclusivo e socialmente responsabile. Per i giovani professionisti e professioniste, la diversità e l’inclusione non sono una preferenza, sono un requisito. A differenza delle generazioni precedenti che portavano il loro io spersonalizzato al lavoro, i giovani professionisti esprimono apertamente i loro valori e si aspettano che i loro datori di lavoro si allineino a loro“.

Socializzare di persona con i colleghi

I dati del sondaggio dicono anche che la Gen Z, benchè nativa digitale, non è per nulla incline a socializzare virtualmente, anzi: quando si tratta del posto di lavoro, 7 persone su 10 ritengono importante socializzare di persona con i propri colleghi.

Intanto l’Università Bocconi ha appena lanciato il progetto Bocconi Social Impact Recognition per rafforzare l’attenzione degli studenti verso la responsabilità sociale e valorizzare le attività di impegno sociale e volontariato: il progetto è un riconoscimento accademico offerto a tutti gli studenti e studentesse che abbiano svolto attività significative di sostenibilità sociale durante gli studi.Gli studenti che soddisfano i requisiti e attestano l’attività svolta riceveranno un certificato di riconoscimento dell’Impatto Sociale (Open badge digitale). Addirittura, un numero limitato di questi studenti che avranno dimostrato un impegno straordinario nello svolgimento di attività a impatto sociale può essere incluso nella Dean’s List per il Social Impact Recognition.

Ma anche altre università si stanno dando da fare per la sostenibilità sociale, come ad esempio il Politecnico di Milano, impegnato sullo sviluppo sostenibile nel suo complesso ma con un focus importante sulla S, dal Bilancio di Genere al Gender Equality Plan: il primo indica le politiche, le misure e le azioni positive adottate e quelle da mettere in atto per la promozione delle pari opportunità, mentre il secondo presenta il piano delle politiche di Ateneo per la parità di genere e per la garanzia delle pari opportunità per tutt*, ha un orizzonte triennale, ed è in linea con le richieste della Commissione Europea che, a partire dal 1° gennaio 2022, lo rende necessario per poter partecipare ai bandi competitivi per la concessione di fondi europei.

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