Mentre l’Irlanda approva la prima legge sulla maternità surrogata o Gestazione per altri, in Italia la Gpa, violentemente appellata anche utero in affitto, diventa reato universale grazie ad un ddl, che porta la firma della deputata di Fdi Carolina Varchi, approvato due giorni fa, mercoledì 16 ottobre 2024, dal Senato e in precedenza dalla Camera.

Per chi non lo sapesse, in Italia la Gpa è già un reato da vent’anni, solo che adesso la punibilità si estende anche per chi l’ha praticata all’estero, che rischia dunque pene fino a due anni reclusione e multe fino a un milione di euro.

Chi si trincera dietro la retorica dei ‘diritti’ per giustificare la pratica dell’utero in affitto – ha commentato con l’ANSA la ministra per la Famiglia, le Pari Opportunità e la Natalità, Eugenia Roccella – dovrebbe chiedersi perché invece ci sia una rete mondiale del femminismo che sostiene l’iniziativa dell’Italia e considera il nostro Paese un esempio da seguire dappertutto. Oggi con il voto del Parlamento italiano i diritti non sono stati negati, ma al contrario sono stati riaffermati e resi finalmente effettivi“.

La nuova normativa sulla GPA
va contro la Costituzione?

Tutte le opposizioni, però, concordano che la nuova normativa va contro la Costituzione, crea bambini di serie A e di serie B ed ha uno stampo medioevale, concetto espresso più volte anche dalle Famiglie Arcobaleno e dalle tante associazioni Lgbtqia+ che subito sono scese in piazza.

Vorrei rispondere con un bellissimo podcast a firma di una delle più autorevoli bioeticiste che abbiamo in Italia, Chiara Lalli, che giovedi 5 dicembre alle ore 10.00 sarà al ReWriters fest. in Sapienza Università di Roma insieme ad Andrea Rubera (ingresso gratuito previa prenotazione qui). Il lavoro della Lalli, Affittasi utero, distribuito da Fandango Podcast e prodotto in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni, è una collezione di cattivi argomenti e di obiezioni (che non lo sono) per affrontare tutte le complessità, le domande, i dubbi e i falsi miti di un diritto scambiato per un reato (le 12 puntate sono disponibili su tutte le piattaforme di ascolto dal 27 agosto).

Possiamo condannare moralmente tutto quello che vogliamo ma ci servono dei buoni argomenti – commenta Chiara Lalli. Non possiamo dire che qualcosa è immorale perché noi non la faremmo o perché offende la natura o la tradizione (cioè la nostra idea di natura e tradizione) oppure perché qualcun* ha detto che è una cosa cattiva. Questo vale ovviamente anche quando vogliamo giustificare una legge coercitiva: per vietare a tutt* di ricorrere alla maternità surrogata, insomma, non basta una opinione contraria ma servirebbero buoni argomenti. Pensateci: perché è giusto considerare reato un furto? Perché chi viene derubat* subisce un danno. Per vietare a tutt* la maternità surrogata dovremmo dimostrare che ci sia un danno necessario per qualcuno. Se scegliessi liberamente di fare un figlio o una figlia per qualcun altr*, chi sarebbe danneggiat*?”.

Tutto questo è immorale e mostruoso?

Utero in affitto è un modo dispregiativo per descrivere la possibilità che una donna porti avanti una gravidanza per qualcun altr*. In genere si usa l’ovocita di un’altra donna e quindi ci saranno la gestante, la donatrice di ovocita, il genitore o i genitori intenzionali. Basta questa intenzione sprezzante per dimostrare che fare una figli* per qualcuno altr* – e perfino pagarl* – sia immorale e mostruoso?

No – dice Lalli – perchè non basta mai storcere il labbro e fremere di indignazione. Per condannare moralmente qualcosa e, soprattutto, per vietarla avremmo bisogno di qualcosa di più razionale. Dovremmo dimostrare che sempre e comunque qualcun* sarebbe danneggiat*”.

In effetti, è complicato, Ci sono varie domande a cui rispondere, ma la prima è: siamo in grado di dimostrare che una persona nata da maternità surrogata avrà una esistenza disgraziata? Siamo sicuri che per quest* nat* – la cui unica possibilità è nascere in questo modo oppure non nascere proprio – sia preferibile non esistere? E perché? E poi: Fareste un figli* per qualcun altr*? La maternità surrogata vi pare morale o immorale? Vi pare giusto vietarla? I soldi sono cattivi nel sacro dominio della riproduzione umana? Qualcun* viene danneggiat*?

Consiglio caldamente di ascoltare questo podcast che prova a rispondere a domande così semplici e così complesse lasciandoci senza fiato di fronte ai nostri bias cognitivi e pregiudizi inconsapevoli. Con un pizzico di ironia e senza moralismi.

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