Quando mi hanno invitato ad ascoltare H.E.R. ho accolto la sfida che consideravo tale in quanto tendo a scrivere di qualcosa o qualcuno che conosco bene e che seguo, ma così com’è nello spirito dei ReWriters, ho voluto fare diversamente: fermarmi, ascoltare, non giudicare a prima vista.

Ho scoperto una musicista che non conoscevo e che spero di ritrovare su piattaforme, canali, festival e altro. In effetti ad un festival tornerà, come quello di MUSICULTURA, a Macerata dal 24 al 29 Agosto, dove è tra i finalisti con il brano IL MONDO NON CAMBIA MAI.

Prima di scrivere di H.E.R. (nome d’arte di Erma Castriota), dove H.E.R. non sta per lei in inglese ma è più un acronimo del suo nome da ragazzo Ermanno prima della transizione, vi invito a guardate il video del suo ultimo lavoro sopra citato.

Confesso che al primo ascolto ho sgranato gli occhi stupito e anche divertito; ero incuriosito ed ho voluto saperne di più.
Al di là del fatto che qualsiasi brano musicale andrebbe ascoltato più volte prima di esprimere un giudizio, una cosa che mi ha colpito da subito, forse perché mi riguarda personalmente, è il titolo e il ritornello della canzone “tu con quelli come me, io con quelli come te……. e il mondo non cambia mai”. Ammetto che è la mia frase motivazionale, ho sempre osservato che evitiamo il dialogo con altre persone quando queste la pensano diversamente da noi, non ci confrontiamo cercando di dare un altro punto vista e in questo modo nessuno ha la possibilità di maturare un pensiero diverso. Come canta H.E.R. se con superficialità quasi infantile escludiamo tutti quelli che la pensano diversamente da noi e non proviamo a spiegare per dare spunti diversi che meriti abbiamo? Questo è il messaggio.

La sfida è quella di comunicare, a volte anche di proposito, con qualcuno che è estramente lontano, se non addirittura contrario, a noi; cosa può esserci di più stimolante se non la possibilità, nemmeno tanto remota, di generare un pensiero nuovo? Non è una questione di torto o di ragione ma di innescare un pensiero al di là del risultato perché la vera vittoria è “il confronto”.

Tornando a H.E.R., è un’artista nel verso senso della parola: diplomata in violino al Conservatorio di Benevento e in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Foggia, firma musiche per importanti spettacoli teatrali, partecipa a festival, collabora con grandi artisti e nel 2001 è tra i vincitori al Premio Città di Recanati (oggi Musicultura). Fino a quel momento era Ermanno, e non è difficile pensare che l’essere persona transgender non l’abbia aiutat(o) in un mercato commerciale discografico/televisivo non pronto a quei tempi. Parliamo di una musicista che prima di tutto ha continuato negli anni a lavorare sulla sua idea di musica e arte senza scendere a compromessi commerciali vantando collaborazioni importanti tra cui Franco Battiato, Lucio Dalla, Teresa De Sio ed altri.

Non sono un suo fan, ma da quel che ho visto e ascoltato ho conosciuto l’artista, e mi piace l’idea che una persona come lei ci sia, ci rappresenti, possa esprimersi e portare un messaggio inclusivo e di riflessione e magari vincere la XXXI edizione del festival Musicultura.

La sua persona e il suo ultimo video del brano citato sono una sfida di per sé ai preconcetti, al giudizio facile; come ogni vera artista non ha bisogno di studiare a tavolino un progetto per conquistare l’attenzione commerciale, e anche il video in un primo momento diverte e in un secondo momento rapisce l’attenzione spingendo ad andare oltre.

Sarà molto interessante osservare questa artista nei prossimi anni; sono sicuro che sentiremo parlare di lei senza doverla andare a cercare e spero sinceramente di vederla al Festival di Sanremo, al festival più popolare che ci sia perché personalmente amo le fusioni, di generi, stili, contesti, perché sono sicuro che potrebbe sorprendere quelli come noi, voi, loro.

Se 20 anni fa il mondo musicale, e non solo, non era pronto forse oggi è curioso, ed H.E.R. coglierà questa curiosità esattamente come nel suo brano, non più lei con quelli come lei ma il mondo con quelli come noi e gradualmente tutto cambia.

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