Hyperloop (iperanello o iperciclo) è una delle tante ipotesi di tecnologia futuribile progettata e resa open source nel 2013 da Elon Musk (e chi, se non lui?) per il trasporto ad alta velocità. Un treno ultraveloce che in futuro consentirà di percorrere in pochi minuti centinaia di migliaia di chilometri.

Come funzionerà

Immaginate dei tubi a bassa pressione, per minimizzare l’attrito dell’aria, in cui delle carrozze levitanti vengono sparate a 1220 km/h da motori lineari a induzione e compressori d’aria. Già in uso per alcuni treni in Cina e in Giappone, le capsule si muoveranno su un cuscino d’aria generato attraverso più aperture nella sua base, così da ridurre ulteriormente l’attrito. In alternativa, stanno progettando anche magneti permanenti per la levitazione magnetica delle capsule.

Chi l’ha inventato e chi vuole realizzarlo

L’idea è saltata in mente a Elon Musk, tra il 2012 e il 2013, desideroso di iniziare a trasportare passeggeri all’interno di un tubo per levitazione magnetica, che permetterebbe a un lunghissimo vagone di scivolare a velocità elevata senza alcun impatto ambientale. Essendo un progetto in open source, dopo la visione di Musk è ovviamente partita una gara in tutto il mondo per riuscire effettivamente a realizzarla. Hyperloop è così diventato un marchio registrato per il trasporto ad altissima velocità di persone e di merci, e le più grandi aziende coinvolte nel progetto sono almeno tre: la SpaceX, azienda aerospaziale statunitense dello stesso Elon Musk, la  Hyperloop Transportation Technologies (HTT) che porterà avanti il progetto italiano, e l’azienda americana di tecnologia dei trasporti Virgin Hyperloop One.

Dove si sperimenta e dove (forse) si farà

Nel 2016, nel deserto del Nevada, è stato realizzato un primo prototipo parziale in scala 1:1, consistente in un carrello che ha raggiunto una velocità di 186 km/h dopo un’accelerazione di due secondi, e nel 2017 il prototipo ha raggiunto una velocità di circa 300 km/h in un tubo depressurizzato di 500 m di lunghezza.

Nel 2017, la California ha autorizzato, per la prima volta su suolo pubblico, lo scavo di un tunnel per Hyperloop. Nel 2018 la Cina ha annunciato l’accordo ottenuto con la società californiana HTT per la costruzione di un tracciato ferroviario. Nel 2018, la spagnola Airtificial ha completato il primo pod in scala 1:1 per uso commerciale, Quintero One, per la partner HTT.

Nel novembre 2020, sempre nel deserto del Nevada, è stato effettuato il primo test storico con due passeggeri a bordo. Si è trattato di un circuito molto breve, la sua lunghezza era di circa 500 m, con un diametro dei tubi di 3,3 m. Il viaggio è durato pochi secondi e non sono stati superati i 160 km/h, ma il suo successo rappresenta il raggiungimento di un obiettivo storico per il segmento dei trasporti.

Alcune delle più importanti ipotesi realizzative sono la tratta Los Angeles–San Francisco, la tratta Toronto–Montreal, la tratta Mosca–San Pietroburgo, la tratta New York–Washington, la tratta Budapest–Bratislava, la tratta Edinburgo–Londra, la tratta Stoccolma–Helsinki, la tratta Torino–Milano e quella subacquea Corsica–Sardegna.

Pregi e difetti del treno supersonico

“Resistente alle intemperie, non soggetto a collisioni, veloce due volte di più di un aeroplano e a basso consumo energetico”, ecco come lo descrive Elon Musk. A quanto pare, lo sviluppo di hyperloop rappresenterebbe un passo in avanti nella riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti e della logistica, assicurando un sistema di mobilità pulita, veloce, intelligente e accessibile a tutti.
Ma quanto costerebbe? Si stima intorno ai 6 miliardi di dollari per una versione solo passeggeri e intorno ai 7,5 miliardi per trasportare sia esseri umani sia veicoli. Tuttavia, alcuni analisti dubitano che il budget sia sufficiente. Altri dubbi sul rivoluzionario veicolo riguardano il fatto che si tratta di capsule strette completamente sigillate e ovviamente senza finestre, sottoposte a fortissime vibrazioni dovute alle significative accelerazioni e a elevati livelli di rumore dovuti all’aria compressa (elementi che potrebbero scoraggiare buona parte dei potenziali passeggeri).
E i dubbi sorgono soprattutto a proposito del territorio italiano, anche se il nostro è un paese che fa gola ai ricercatori. Il primo riguarda la fattibilità di tale opera, perché data l’orografia italiana molto complessa, sarebbe impossibile fare un rettilineo; il secondo riguarda il costo di un lavoro simile e i costi di mantenimento, senza contare gli enormi fori e il deturpamento di numerose montagne; il terzo riguarda la reale valutazione di impatto ambientale e il rapporto costi-benefici. Tutto questo in aggiunta alle questioni pratiche e logistiche su come meglio affrontare malfunzionamenti (se mancasse l’elettricità e il treno si trovasse lontano da una città?), incidenti (la vulnerabilità dei tubi potrebbe essere un obiettivo per i terroristi, per esempio) ed evacuazioni di emergenza.

Hyperloop in Italia

Nel gennaio 2020, a Roma, il fondatore Bibop Gresta ha presentato Hyperloop Italia, prima startup impegnata nella diffusione e realizzazione di tecnologie Hyperloop nel territorio italiano. Nel febbraio 2021, invece, a Bologna,  ha presentato il Dipartimento Tecnologie Hyperloop aperto da Silaw, l’advisor che ha seguito la startup fin dalla nascita dell’industria tecnologica Hyperloop nel nostro paese. Il primo progetto italiano? La possibilità di trasportare passeggeri e merci dalla stazione di Milano Cadorna alla stazione di Milano Malpensa grazie alla tecnologia di levitazione magnetica passiva. In pratica si arriverebbe da Cadorna a Malpensa in dieci minuti.
Per ora ci sono solo alcune previsioni: il treno sarà automatico e viaggerà a 1100 km/h, le vetture saranno lunghe 30 m e si muoveranno all’interno di un tubo del diametro di 4 m con un sistema di levitazione magnetica, mentre il costo stimato per l’infrastruttura varia dai 20 ai 40 milioni di dollari al km.

Nell’attesa che venga realizzato questo nuovo, incredibile servizio  pubblico, perché non vi mettete comodi e non vi guardate qualche film ambientato sul treno? Ve ne consiglio cinque: L’uomo sul treno – The Commuter (Jaume Collet-Serra, 2018), Train de vie (Radu Mihăileanu, 1998) Source Code (Duncan Jones, 2011),  Il treno per il Darjeeling (Wes Anderson, 2007) e naturalmente Snowpiercer (Bong Joon-ho, 2013).
Buona visione!

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