Diciamocelo: in un mondo normale a nessuno dovrebbe neanche venire in testa di farsi venire qualunque tipo di prurito di fronte a un bacio finto tra due artisti che si sono messi d’accordo per fare scandalo, addirittura preannunciandolo i giorni precedenti. Sarebbe tutto derubricato alla sfera del cazzeggio e strapperebbe al limite una risata.

Invece in Italia questo accade, e non solo genera scandalo ma anche un esposto presso la Procura della Repubblica di Sanremo da parte dei soliti buontemponi di Pro Vita & Famiglia per atti osceni in luogo pubblico.

L’esposto, firmato da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, Carlo Giovanardi, già ministro della Repubblica, e l’avvocato Valerio Cianciulli “padre di due figli minorenni”, recita:

“Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale”.

Una citazione dall’esposto di Pro Vita & Famiglia contro il bacio tra Fedex e Rosa Chemical

Sì, è vero, l’intermezzo tra Fedez e Rosa Chemical, peraltro avvenuto in orario piuttosto tardo, non ha previsto solo un bacio ma anche una simulazione di rapporto sessuale… Brrrrr addirittura! Ma allora la cosa è seria!

Prendo l’occasione di questo sconvolgente episodio per ripercorrere alcune altre storie del passato, per far capire come ancora oggi è il pregiudizio omofobico o transfobico a determinare cosa debba fare scandalo o meno.

Iniziamo da Sanremo: nel 1980 un bacio di 40 secondi tra Roberto Benigni, che ora è chiamato come agente “istituzionale e tranquillizzante” a leggere Divina Commedia o Costituzione, e Olimpia Carlisi. Accadeva 43 anni fa.

Il bacio tra Roberto Benigni e Olimpia Carlisi a Sanremo 1980

11 anni dopo, sempre Roberto Benigni, in primissima serata, durante la celebre trasmissione Fantastico, giunta alla dodicesima edizione, vuole vedere la “patonza” di Raffaella Carrà e la assedia in diretta fino a braccarla e a precipitarla per terra simulando un amplesso. Ma quella volta, 31 ani fa, a nessuno venne in mente di fare un esposto per “atti osceni” perché la simulazione di un amplesso eterosessuale in prima serata evidentemente non creava problemi.

Roberto Benigni e Raffaella Carrà in una delle puntate di Fantastico 12

E poi negli anni è stato sempre un tripudio di baci omo: Fiorello e Tiziano Ferro, Simona Ventura e Paola Cortellesi, Gianni Morandi e Biggio… per arrivare poi ai baciatori seriali che negli anni d’oro della tv hanno collezionato una pletora di baci in diretta: in primis Pippo Baudo ma anche Alba Parietti.

Anche all’estero numerosi i baci omo famosi in diretta. In primis quello tra Madonna, Britney Spears e Christina Aguilera avvenuto durante gli MTV Awards del 2003.

L’iconico bacio tra Madonna e Britney Spears

Altro bacio celebre quello del 1983 tra due glorie rock, Phil Collins e Robert Plant, che ancora gira tanto in rete.

Secondo Edmond Rostand, che nella celebre opera mette le parole in bocca a Cyrano de Bergerac, il bacio è l’apostrofo rosa tra le parole “t’amo”. Scendendo dalla parafrasi poetica, il bacio etero può essere romantico o generare attrazione, o fare ridere semmai.

Ma se, invece, veniamo ai baci gay succede qualcosa di molto diverso, sicuramente, e l’esposto di Pro Vita & Famiglia ne è la testimonianza, si scende in ambito politico.

Madonna, baciando Britney Spears, contribuì allo sdoganamento televisivo e mediatico della affettività e sessualità femminile queer, un gesto politico.

Fedez e Rosa Chemical, pur avendolo programmato, baciandosi e simulando un rapporto sessuale fanno un gesto politico. Creano disturbo in un momento in cui la partecipazione a Sanremo di Rosa Chemical, con il suo look gender fluid, è stata oggetto di un intervento in Parlamento dell’onorevole Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia.

“La ‘rivoluzione fluida’ era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il festival di Sanremo, appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno.
Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta.

Le parole della deputata Morgante contro la partecipazione a Sanremo di Rosa Chemical

In pratica si va a lavorare proprio su quel disgusto per le relazioni fisiche omosessuali che Martha Nussbaum ha così brillantemente evidenziato, nel suo libro intitolato Disgusto e umanità. L’orientamento sessuale di fronte alla legge, come ragione antropologica alla base della persecuzione e discriminazione delle persone LGBT+.

Martha Nussbaum ci spiega che proprio sul disgusto si sono fondate, nel tempo, discriminazioni giuridiche e sociali nei confronti degli individui omosessuali: carcerazione, deportazione in campi di sterminio, leggi antisodomia, interdizione al matrimonio. Oggi la politica del disgusto incontra due avversari sempre più influenti: il rispetto e l’empatia. Nella vita sociale e giuridica, commenta Martha Nussbaum, si fa strada la politica dell’umanità, basata sul riconoscimento dell’altro.

E fino a che ci saranno esposti di Pro Vita & Famiglia, nel rifiuto dell’altro, significa che i gesti politici stanno colpendo nel segno e che la direzione presa è giusta.

Anche se dovremo aspettare ancora qualche anno perché l’umanità prevalga sul disgusto, saremo arrivati a destinazione quando in prima serata si potrà scherzare o piangere o manifestare qualunque altra emozione positiva di fronte a un bacio gay o lesbico!

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