Ho pensato a lungo quale libro proporvi per questo inizio ottobre, e alla fine mi sono risolta per un libro nuovo, uscito da poco, che si infila in quella corrente editoriale di pubblicazioni al femminile che portano all’attenzione del pubblico donne dimenticate o mani conosciute… Il libro di oggi si infila in quella corrente ma per fortuna non ne condivide la retorica ed anche gli stereotipi che per lo più danno forma ai libri del genere. Sto parlando di Sconfinate. I viaggi straordinari di venticinque esploratrici di Cristina Paujol Buhigas e Rena Ortega edito da Settenove con la traduzione di Ilaria Ghion, un libro dedicato alle donne che nei secoli hanno percorso strade geografiche inedite.

Sconfinate. Un catalogo di biografie

Sconfinate è un albo a catalogo in cui ad ogni apertura corrisponde la biografia di una delle 25 donne di cui si racconta il viaggio, chiude il libro una apertura vuota dedicata al viaggio che il lettore o la lettrice vorrebbe intraprendere.

Le cose che più mi hanno incuriosita di questo libro sono il titolo e la scelta delle donne di cui si racconta la storia.

Le donne protagoniste

Partiamo da loro, dalle donne protagoniste: da Egeria, vissuta nel IV secolo e partita per un pellegrinaggio in Terra Santa, a Elisabeth Beard che nel 1982 ha fatto il giro del mondo in motocicletta i viaggi, Sconfinate ci racconta vite di donne che spaziano nello spazio e nel tempo e mettono insieme motivazioni, spinte, obiettivi e pulsioni del tutto diverse. Unico elemento di unità tra le nostre protagoniste è rappresentato solo, si fa per dire, dalla scelta di intraprendere un viaggio lontano e di farlo sfidando regole e abitudini, ciascuna del proprio luogo e tempo, solo per il fatto di essere donne e dunque creature a cui non sono permesse o anche solo ipoteticamente ammesse le stesse possibilità degli uomini.

Rompere i confini

Ma veniamo al titolo Sconfinate, titolo originale spagnolo Intrépidas, che ci porta con la mente allo sconfinamento, a quell’osare rompere e superare confini che sono senz’altro, nel caso di questo libro, di tipo geografico, ma che sono inevitabilmente anche confini culturali, tradizionali, stereotipi di genere da infrangere in ogni luogo e in ogni tempo.

Sconfinare mi pare un bel monito, lo terrei buono anche per noi oggi, donne di qualsiasi parte del mondo e di ogni età: mai stare dentro un confine perché si è costretti, si può scegliere di starci dentro o di sconfinare a propria scelta ed un buon libro può senz’altro venirci in aiuto!

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