Uscito nelle sala italiane a gennaio del 2022, ora disponibile in streaming, Il lupo e il leone non è un film solo per appassionatə di animali: se è vero che il messaggio è forte e chiaro, resta che le scene coi cuccioli di lupo e leone sono come miele per chiunque abbia un cuore, e che il climax narrativo c’è eccome, e la storia è avvincente, tanto più che è diventata realtà.

Se avete visto Mia e il Leone Bianco avete ben chiaro a cosa andrete incontro cliccando start, perchè regista e sceneggiatrice sono gli stessi e fanno coppia in modo formidabile, non solo per il botteghino: “Io e Prune siamo appassionati di animali, ecologia e ambiente”, dice il regia Gilles de Maistre parlando anche per la moglie, Prune de Maistre. E si vede. Infatti anche qui, come nel precedente lungometraggio, il punto di vista è inequivocabilmente animalista, con la differenza che in Mia e il leone bianco eravamo nelle pianure africane mentre qui siamo nella natura selvaggia e ghiacciata del Canada.

Il Lupo e il Leone, la strana amicizia
I giovani protagonisti del film

La storia racconta della giovane Alma (la mitica Molly Kunz), orfana, adesso anche del nonno, che le lascia però un’eredità alquanto particolare, decisamente magica e spirituale. Alma arriva in quella che era l’abitazione di lui, su un’isola del Canada, dove ad accoglierla c’è una lupa (addomesticata dal nonno) che si trova ad allattare il suo cucciolo insieme a un cucciolo di leone. Per crescerli, Alma rinuncia ad una carriera da musicista, dato che è stata appena selezionata tra i migliori del Paese, e anche per questo viene presa per matta.

Intanto, gli animali diventano grandi, creando un legame indissolubile tra loro e con lei, finchè il sogno non si infrange: la strana famiglia intraspecie viene scoperta e subito si instaura la legge. Il leone viene messo in un circo e il lupo in un istituto. La parte più incredibile di questa narrazione è la capacità dei due animali di ribellarsi ad un destino di prevaricazione e ricostruire il branco seguendo il proprio istinto, attraverso avventure di ogni sorta.

Gilles de Maistre sul set

Il film è stato girato sull’isola di Sacacomie, due ore a nord est del Quebec, in una riserva naturale isolata, per 36 mesi consecutivi, in modo da seguire la crescita dei cuccioli in tempo reale. “Per lavorare con due animali provenienti da specie diverse, c’è bisogno di tempo per capire”, ha dichiarato il regista, spiegando che per costruire il legame tra i due animali serviva del tempo e la produzione ha dovuto rispondere alle esigenze canino-feline. “Abbiamo dovuto costantemente adattare la storia. Non abbiamo mai forzato gli animali. Ogni giorno Andrew preparava gli animali, ma se qualcosa non funzionava, la scena veniva rimandata e ripensata”.

il lupo e il leone
Molly Kunz insieme ai due cuccioli

Il regista e la produzione sono sempre stati infatti affiancati da Andrew Simpson, il noto addestratore di animali, famoso per i riconoscimenti per la serie di HBO, Game of Thrones.

Se il finale non si fosse sottomesso al messaggio animalista e avesse ceduto al lirismo che fisiologicamente ci si aspetta da tanto poetico sentimentalismo, forse ne avrebbe guadagnato il climax, anche se, bisogna ammetterlo, il discorso finale è da standing ovation.

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