Dalla Primavera all’Autunno, fino al 31 Ottobre 2025, la Casa Museo – Fondazione Paolo e Carolina Zani, a Cellatica in provincia di Brescia, offrirà ai visitatori, con il contributo di Fondazione Cariplo, un nuovo Progetto dal titolo Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere.

Penso di esprimere un parere condiviso affermando che fossero in molti ad attendere uno specifico programma che si aggiungesse alla straordinaria bellezza delle opere d’arte della Collezione Casa Museo Zani, al succedersi delle particolari proposte espositive (ne ho scritto qui), per coinvolgere bambin* e adult* in una serie di appuntamenti dedicati esclusivamente al Giardino.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Sarà sempre possibile visitare il Giardino in autonomia ma quest’anno, per chi si lascerà coinvolgere, oltre alla libera visita sono state create una serie di proposte specificatamente studiate per valorizzare lo spazio esterno all’edificio, come luogo in cui il corpo umano possa accogliere stimoli che lo predispongano a ricevere benessere dall’immersione nell’armoniosa fusione di Natura, Arte e Musica.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Per gli approfondimenti di tutti gli appuntamenti

Fino al 31 Ottobre 2025

L’Arte che cura. Laboratorio esperienziale tra arte, natura e ben-essere

Sabato 26 Aprile 2025

Il giardino inciso: mokuhanga e il respiro della natura. Workshop di stampa su carta, tecnica giapponese.

Sabato 10 Maggio 2025

Il suono del giardino del Re. Tecniche di sonorizzazione di giardini e spazi abitati.

Domenica 25 maggio 2025

Fiori di carta.

Domenica 15 giugno 2025

Incensi naturali

Da Luglio a Settembre 2025 – Sabato e Domenica.

Il posto giusto dove voltare pagina.

Sabato 7 giugno 2025 (età 6+)

Il suono del giardino del Re. Diversi suoni abitano il Giardino di Casa Museo Zani, scopriamoli insieme con uno degli artisti che li ha realizzati.

Giovedì 26 Giugno – Giovedì 3 Luglio 2025

Di sera specialmente…

4, 17 e 31 Maggio 2025

Aperitivo in rosa

11 e 24 Maggio 2025

L’ora del tè. Capricci di gola, visita guidata con esperienza floreale degustativa e olfattiva dedicata alla Rosa Damascena.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Un palcoscenico naturale

I 3.500 mq. di superficie che costituiscono il Giardino di Casa Museo – Fondazione Paolo e Carolina Zani, rispecchiano perfettamente lo scopo della realizzazione dei giardini sviluppati secondo l’insegnamento di convivenza razionale, per un ideale equilibrio di perfetta combinazione tra residenza e giardino. Lo spazio dedicato al verde era luogo di giochi geometrici e simmetrie, dove gli elementi naturali erano accuratamente posizionati per creare un’unica armonia a cui partecipavano tutte le parti. I percorsi adornati da siepi, cespugli, aiuole, e alberi della famiglia dei sempreverde, venivano potati secondo l’Ars Topiaria. La cura attenta permetteva sia alla struttura architettonica che alla natura, di completarsi vicendevolmente avvolgendo il visitatore a partire dai viali principali da cui si accedeva alle zone laterali.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Un unico Museo

Nell’area complessiva all’aperto, di Casa Museo Zani, sono fusi elementi tipici del giardino all’italiana, alla francese e all’inglese con la presenza di oltre 400 sculture: caratteristiche dell’architettura e dell’arredo del XVIII e XIX Secolo. E’ questo il motivo per cui la Collezione e il Giardino costituiscono un unico Museo tra interno ed esterno.

Così si è espressa la Dott.ssa Claudia Zola Presidente della Fondazione Zani:

«Se già molte proposte hanno valorizzato le opere d’arte esposte nelle sale della Casa Museo, questo progetto porta l’attenzione sul giardino, naturale completamento della collezione. È infatti il dialogo tra interno ed esterno che caratterizza l’unicità del percorso espositivo».

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Le carpe e i loro colori

Esaltano il verde 80 essenze potate con un criterio artistico e inserite in una struttura studiata per accogliere e ricevere gli ospiti, all’interno della quale si trova un ninfeo con 15 piante acquatiche differenti e abitato da carpe giapponesi dai molti colori. La Carpa Koi, o più specificatamente Nishikigoi (che significa letteralmente – carpa broccata) è una tipologia ornamentale addomesticata della carpa comune (la Cyprinus Carpio), allevata per scopi decorativi in stagni all’aperto o laghetti da giardino.

Ogni elemento è funzionale ad abbellire e rendere unica questa tipologia di giardini, ad esprimere l’amore verso l’arte dei proprietari, in un luogo in cui l’acqua ha un ruolo fondamentale. Dalle sponde del ninfeo, se si osserva oltre la superficie dell’acqua, a volte è possibile assistere a brevi e particolari balletti. Uno sguardo attento e lento può renderci spettatori di ballerine e ballerini multicolore che paiono ricambiare l’attenzione di chi li osserva con una lenta e dolcissima danza riverenziale, come mossi da un’armonica sinfonia.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

L’arte di “modellare” il suono naturale

La Musica del nuovo Progetto Il giardino che suona, è stata costruita dopo un’analisi della Storia, dell’Arte e della Botanica del luogo, per coinvolgere direttamente, ed opportunamente, il senso dell’udito con la creazione di sonorità avvolgenti. Lo scopo è stato quello di poter ottenere, dal processo di creazione, un beneficio ulteriore per gli ospiti, perché si possano sentire ancor più estraniati da ciò che vive al di fuori di questo spazio protetto e si identifica con il disordine, il caos. Alcuni professionisti del suono, gli Sound Artist, o forse sarebbe più corretto definirli ricercatori, hanno composto delle opere appositamente create partendo dalla “raccolta” dei suoni naturali del Giardino, come il fruscio delle foglie, il calpestio dell’erba, il cinguettio degli uccelli, lo zampillio dell’acqua della fontana e i suoni prodotti dallo spostamento e dai salti delle meravigliose carpe nel ninfeo.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Il lavoro degli Sound Artist

Gli Sound Artist, dopo l’accurata registrazione di una quantità di tracce sonore provenienti unicamente dal Giardino, dai suoi abitanti e dagli abituali frequentatori, con un attento lavoro di post produzione hanno composto artisticamente dei brani per una esperienza immersiva da vivere direttamente in loco, o ascoltare tramite QR Code in qualsiasi momento della giornata. Un ingegnere del suono ha studiato uno specifico percorso individuando dei punti precisi in cui collocare sofisticati amplificatori. Dai dispositivi, mimetizzati tra piante e sculture, si diffondono le sonorità che permettono un’esperienza sonora, senz’altro alternativa, ma originata dall’elaborazione dei suoni reali di quel luogo di bellezza.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Ma chi sono gli Sound Artist
a Casa Museo Zani?

Elia Piana è un musicista, Corrado Saija è musicista, compositore, artista del suono. I due artisti si sono lasciati guidare dalle sensazioni visive e tattili evocate dalla Collezione, e dal Giardino che la completa. Casa Museo Zani è in grado di muovere l’immaginazione dei visitatori verso un altro tempo, rendendo disponibili le opere d’arte, le preziose suppellettili e lo spazio all’aperto. Innegabile il potere attrattivo di oggetti e natura che coesistono e costituiscono, nel loro insieme, un modello di salvezza con una funzionalità evocativa. Casa Museo Zani è trattata con lo stesso criterio con cui si tratta ogni singola parte che la costituisce, e contemporaneamente richiede a coloro che si occupano di Lei che siano “artisti” a tutela di un patrimonio fondamentale.

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Elia Piana e Corrado Saija hanno affermato:

«…abbiamo plasmato ambienti sonori che traducono in musica la sua bellezza e la sua pace. Il nostro intento è di condurre l’ascoltatore in una dimensione contemplativa, dove la materialità si dissolve e lascia spazio a una misteriosa energia spirituale.»

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

La cultura come strumento di integrazione e benessere

Così si è espressa Valeria Negrini, vice presidente Fondazione Cariplo:

«Fondazione Cariplo, attraverso il bando Valore della Cultura, sostiene progetti capaci di rendere il patrimonio artistico più inclusivo e accessibile. Il progetto promosso dalla Fondazione Paolo e Carolina Zani si inserisce perfettamente in questa visione, offrendo percorsi sensoriali e attività innovative per coinvolgere persone con difficoltà motorie, cognitive e bambini in situazione di povertà educativa. Grazie al supporto di Cariplo, la Casa Museo di Cellatica diventa un luogo ancora più inclusivo, dove la cultura diventa strumento di integrazione e benessere.

L’installazione di sound art e i laboratori esperienziali ampliano le possibilità di fruizione, garantendo un’esperienza immersiva per tutti i visitatori. Sostenere queste iniziative significa ampliare la partecipazione e rafforzare il ruolo della cultura come strumento di coesione sociale.»

Il giardino che suona tra arte, natura e ben-essere

Casa Museo Zani riscrive le regole sull’importanza della percezione in un contesto attento nell’individuare al suo interno le azioni per un nuovo orientamento; una vigile contemplazione, evoluzione dell’idea di un collezionismo con valori estetici posti al vertice di una vita alla ricerca del bello ottico e psicologico, che regolasse i rapporti tra spazio e corpo, e dove oggi è possibile una rara esperienza sonora per un incantesimo senza tempo.

La scenografia della progettazione può essere vissuta nel nuovo percorso creato come atto purificatore, in una soluzione offerta dalla natura stessa delle cose; un cammino immersivo nei suoni diretti all’interno del corpo, affinché si risani nell’intimità di una pulsione stimolo alla riemersione di un pensiero rinnovato. Nel Giardino la forza degli elementi, non alterati dalle circostanze che l’hanno posto in relazione con la tecnologia, rivela nuove potenzialità. I frammenti sonori attinti dal reale, plasmati e ridiffusi amplificati, divengono partecipi della natura umana e con essa sola cosa, sola realtà. Una verità alla quale può opporsi solo un’ostinata cecità.

Informazioni:

Accesso consentito solo con visita guidata su prenotazione da effettuarsi telefonando al numero: 030/2520479 o sul sito www.fondazionezani.com

La prenotazione alle attività di laboratorio può essere fatta solo telefonicamente oppure scrivendo a: info@fondazionezani.com.

Orari:

martedì – venerdì: 9:00 – 13:00

sabato – domenica: 10:00 – 17:00

Costo biglietto: Intero: 12 euro Ridotto: 10 euro Scolaresche: 5 euro

Workshop e laboratori: costi sono specificati accanto alle singole proposte in calendario.

Le immagini fotografiche pubblicate in questo articolo scritto per la testata giornalistica digitale ReWriters, sono state autorizzate da Ufficio stampa: press@fondazionezani.com Fondazione Paolo e Carolina Zani: via Fantasina 8 – 25060 Cellatica Tel. 030/2520479 www.fondazionezani.com

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