Per una persona che ha sempre amato il suono dei motori, l’urlo dei vecchi motori di Formula 1, pensare che in futuro le automobili non faranno più vroom vroom, come nei fumetti, che non sentiremo più all’interno dell’abitacolo il ticchettio delle frecce di direzione risulta triste: la fine di un’epoca. Per ascoltare vroom vroom esaltanti, provate a sentire qui: musica per le vostre orecchie!

Le automobili del futuro, elettriche, silenziose, suoneranno: all’interno dell’abitacolo e all’esterno percepiremo una vera e propria colonna sonora. È per questo che Renzo Vitale, pianista, compositore, approdato nel 2015 al Centro per la Ricerca e l’Innovazione della BMW, ha iniziato a sviluppare un percorso che nel mese di luglio 2020 ha portato gli Iconic Sounds Electric in tutte le auto elettriche e plug in ibride dei tre marchi del gruppo (BMW, Mini e Rolls Royce). Su questo progetto, collabora con Vitale il premio Oscar Hans Zimmer. A Vitale, come sempre, abbiamo posto una sola domanda.

Che suono produrranno le automobili del futuro?
Partirei proprio da questo, dall’onomatopea, vroom vroom: ci sono delle consonanti, delle vocali, una selezione molto ristretta rispetto a tutto l’alfabeto; quello che potremo fare in futuro è proprio esplorare integralmente l’alfabeto, nel mondo dei suoni. Il ricordo, quello dei bambini, è un tema che non solo ho approfondito ma ho messo in chiaro fin dall’inizio, un elemento essenziale per la creazione di nuovi suoni. In fondo quello è il suono che i bambini ricordano, quando il padre o la madre tornano a casa, quindi associano il suono anche alla persona, non è più il suono di un motore.

Il lavoro in cui siamo impegnati adesso è una sfida molto più ampia, che ha un impatto sulla nostra società, sia da un punto di vista urbanistico, perché muta il panorama sonoro delle città del domani, sia dal punto di vista comportamentale, perché muta la nostra associazione univoca tra suoni ed elementi.
Finora ho sviluppato molti tipi di suono: solo una parte ristretta è già finita sulle auto, in strada, molti sono in fase di pre-sviluppo. In termini estetici, mi distanzio molto dall’approccio classico, dall’impressione della macchina come elemento di forza, che mostra la sua potenza per le strade; tendo molto a valorizzare aspetti come l’eleganza del veicolo, come il senso di appartenenza a un contesto ambientale che va al di fuori della singolarità. Migliorerà la qualità del suono: sarà un altro tipo di ricerca e di attenzione all’ascolto nei confronti della macchina. Non rinnego il suono delle macchine sportive, perché fa parte della nostra storia: è il suono della ricerca, dell’ingegneria meccanica, che ci appartiene, che ha il suo motivo di esistere ed è affascinante da ascoltare. Sono mezzi che continueranno a girare: non è che di punto in bianco sparirà un mondo sonoro!

Nel settore degli strumenti musicali, ci sono quelli che dicono che il suono del Moog è insostituibile. Certo, i filtri del Moog hanno un suono riconoscibilissimo. La domanda però non è come posso sostituire quel suono, ma come posso creare altri suoni per manifestare altri stati d’animo, per raccontare altre storie. Per me la macchina non è altro che un’installazione d’arte, complessa e superintelligente, è come se fosse un iperstrumento, e il guidatore è un esecutore. Quello che facciamo è mettere i guidatori di oggi e di domani nelle condizioni di esprimere se stessi, con un veicolo, attraverso il suono. L’aspetto performativo per me diventa essenziale.

Prima d’incominciare la collaborazione con Hans Zimmer, ho composto il brand sound di BMW, con una personalità molto forte, che esula dai suoni tipici che sono stati generati dai competitor, quello che viene emesso da tutti i veicoli elettrici del marchio esternamente, su strada dall’anno scorso con la Serie 7 ibrida: è la voce della macchina, che ascolti quando ti si avvicina, senti prima il suono, poi ti giri e vedi la macchina. Ho composto anche il suono della Mini elettrica, su strada da maggio 2020, completamente diverso da quello della BMW Serie 7.

I suoni che realizzo con Zimmer, riguarderanno principalmente l’interno del veicolo, che il guidatore ascolterà durante la guida. Con Hans ho composto anche un suono che diventerà di serie quest’anno, ma non è un suono di guida: è quello che la macchina emette quando è pronta per guidare, quando si preme sul pulsante start-stop. Su un’auto ibrida elettrica normalmente non ascolti nessun rumore, per cui i nostri clienti spesso non capivano se la macchina era accesa o spenta. Allora abbiamo creato questo suono di due secondi, per il quale ho trascorso cinque giorni in studio con Hans a Los Angeles. Diventerà di serie con la nuova IX3 a partire da quest’anno, poi verrà esteso a tutte le macchine ibride ed elettriche.

Ho appena ricomposto una serie di suoni (36), simboli sonori: ogni suono traduce un’informazione, senza che l’utente sappia di cosa si tratti, reagisce al solo ascolto. Ho ricomposto il suono della freccia di BMW, Mini, Rolls Royce, diversi l’uno dall’altra. Rispetto alla musica, la scala del tempo è completamente diversa: devo costruire un suono che in mezzo secondo sia in grado d’informare il guidatore, frena immediatamente, oppure metti la cintura, oppure il suono dei sensori di parcheggio quando si avvicina un ostacolo. È tutto un altro approccio al sound design, perché bisogna muoversi su diverse soglie: una è quella del disturbo, dove ho sempre cercato l’eleganza del suono, senza essere penetrante e quando invece deve proprio esserlo che lo sia con raffinatezza. Di fatto ogni brand del gruppo BMW alla fine avrà una lingua attraverso la quale esprimersi: ogni veicolo ha la sua storia, quindi è naturale che abbia una voce che corrisponde alla sua identità.

Nella macchina ciò che aiuta l’utente è la trasmissione multimodale: a un suono s’accoppia una spia che lampeggia, oppure una grafica, e questo è anche il motivo per cui lavoro a stretto contatto coi designer di interni ed esterni che creano le interfacce sui display. Quando sono suoni informativi, faccio incontri specifici coi responsabili delle singole funzioni, per sapere se ritengono che il suono è in grado di trasmettere l’informazione.

L’interazione con Hans Zimmer è stata subito molto naturale: per fortuna siamo altamente compatibili e molto vicini su parecchi aspetti, sia compositivi, sia concettuali. Sono contento, perché siamo diventati amici, al di là del lavoro: è quasi come se due amici, molto curiosi, mai sazi del risultato raggiunto, si trovassero insieme a fare musica. Questo è il clima che si respira in studio con Hans, che dice sempre che il nostro cestino delle idee è strapieno di suoni, preché proviamo tante cose diverse, poi magari le buttiamo e proseguiamo oltre. Uno dei problemi che BMW avrà con noi è che… non avremo mai veramente finito, come succede quando fai un disco, componi una colonna sonora, continui a lavorarci su, a modificare, all’infinito. Spesso ci sono degli aggiustamenti da fare, ma generalmente quando lascio lo studio ho nelle mani un’idea che all’80% si avvicina al prodotto finale.

Gli Iconic Sounds Electric di BMW che accompagnano funzioni, comandi, ecc., rispondono a un protocollo specifico e complesso per la gestione della priorità dei suoni, icone sonore che sono copie delle varie funzioni dell’auto: la segnalazione di un incidente immediato non ha niente a che vedere con la segnalazione di un punto d’interesse del navigatore. C’è un ordine di priorità e lo gestiamo in gruppi di priorità. Diventano un insieme di suoni, le funzioni vengono anche accorpate per caratteristiche e in base a queste ho utilizzato diversi elementi sonori, in modo che anche a livello subconscio siano riconoscibili. Tutti i suoni che hanno a che fare con la guida autonoma hanno un certo tipo di colore, quelli che riguardano le segnalazioni di pericolo hanno un altro colore, suoni che non segnalano criticità usano un altro tipo di linguaggio sonoro. Per Iconic Sounds Electric intendiamo prevalentemente i suoni che si ascoltano all’interno dell’abitacolo mentre l’utente guida e che in futuro saranno selezionabili, perché ci saranno diverse modalità di guida (Sport, Comfort, ecc.): stiamo lavorando su diversi tipi di scenario, quando l’utente cliccherà su quello scenario, ci sarà un suono che gli appartiene. Per quanto riguarda le icone sonore, adesso abbiamo realizzato un set di suoni che sarà identico per tutti i veicoli BMW e accompagnerà le macchine almeno per i prossimi 4 o 5 anni.

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