Imago è il titolo dell’esposizione personale di Maurizio L’Altrella che, fino al 19 novembre 2023, anima il piano nobile e le sale del nuovo percorso espositivo dei Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza.

Maurizio L’Altrella

La mostra, promossa da Nuovospazio Artecontemporanea e Isorrophia Homegallery, si inserisce in un percorso ampio dal titolo Dell’umana dimensione organizzato dall’associazione culturale Ricognizioni sull’Arte Aps.

Il progetto, a cura di Alessandra Klimciuk, è nato per mettere in relazione la pittura figurativa di Maurizio L’Altrella, frutto della propria avventura umana e artistica, con la figurazione degli antichi autori di alcuni dipinti della Pinacoteca dei Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza, che accoglie una collezione di opere tra il XIV e il XIX secolo.

Alessandra Klimciuk

L’esposizione

L’esposizione prende avvio dal piano nobile dove si potranno ammirare tre nuovi dipinti a olio su tela, appositamente creati per reinterpretare le antiche rappresentazioni ed essere direttamente posti a loro diretto confronto. Si tratta di:

Inspired by God (2023) ispirato dal dipinto di Camillo Boccaccino – Re Davide del 1533;

Maurizio L’Altrella, Inspired by God, 2023, Al. 180 x La. 150 cm.

Bilqis, Regina di Saba (2023) dove è ripensata La Regina di Saba di Pier Francesco Ferrante del 1652;

Maurizio L’Altrella, Bilqis, Regina di Saba, 2023

Il sogno ricorrente di Prospero (2023) nel quale partendo da un dettaglio di un’opera di Pieter Molier, detto il Tempesta, intitolata Mare in burrasca con naufragio e dipinta tra il 1675 e il 1699, l’Altrella affronta il tema romantico delle tempeste marine.

Maurizio L’Altrella, Il sogno ricorrente di Prospero, 2023

Da questa ben riuscita contestualizzazione il percorso espositivo prosegue al piano terra del Palazzo, nello spazio dedicato alle esposizioni temporanee, con una selezione di lavori in cui si inserisce un ciclo di undici tele dedicate alla Dolce Madre nelle quali l’iconografia classica della Madonna con Bambino, corrispondente alla tradizionale rappresentazione cristiana, si diversifica in ognuna.

Maurizio L’Altrella

Nel mio viaggio il tutto si muove attraverso visioni oniriche, mitologiche e metafisiche.

Indago su vuoti e pieni temporali lo spazio e la materia effimera che lo compone.

Non ho mai un ordine prestabilito nella ricerca, m’immergo nell’io profondo, dove le strade s’intrecciano inevitabilmente spinte dal sentimento e dal ricordo.

Ogni elemento mantiene il suo valore intrinseco, posso solo ascoltare il mio cuore e nulla è lasciato al caso”

Maurizio L’Altrella, Ratto di Deianira, 2023, Al. 200 x La. 175 cm.

Un linguaggio che manifesta l’esperienza della realtà tratta dall’infinito magazzino della memoria e dallo sguardo delle opere degli autori fonte d’ispirazione. Costruzioni potenti, di una potenza di moto nella figura umana e in quella degli animali ma anche nel materiale meno corruttibile che abita lo spazio.

Maurizio L’Altrella, ĬMĀGO, Musei Civici di Palazzo Farnese – Piacenza

L’Altrella sceglie attentamente i soggetti restituendoli con una tavolozza attraverso cui appare la forte volontà di sviscerare, interpretare e rivisitare l’antico in una forma screziata come scintilla nel buio, un impasto incorporato di elementi che attingono al passato e si materializzano imponenti e sfuggenti nella ridotta spazialità, rompendo ogni relazione di equilibrio con il fondo.

Maurizio L’Altrella, ĬMĀGO, Musei Civici di Palazzo Farnese – Piacenza

Le figure si deformano, svincolandosi dal faticoso compito di rispondere alla rassicurante interpretazione conforme all’aspetto precisamente definito dei corpi, e sfigurano travolgendo le espressioni con un leggero “vento di fronda” nell’operazione lucida di corruzione, d’intenzionale “defigurazione” in volume “corrotto” che L’Altrella forza abilmente per attribuire il giusto valore alla figura nella propria condizione.

Maurizio L’Altrella, ĬMĀGO, Musei Civici di Palazzo Farnese – Piacenza

L’arte di Maurizio L’Altrella è sfida alla perfezione del segno visivo che nella ricerca pittorica rimane comunque all’interno di un proprio limite estremo. Il movente morale è l’importanza assoluta della dignità umana che non tende a nascondere i lati oscuri della vita. Per questo assistiamo al dispiegarsi di opere dove scintillano le armi dell’artista impegnato a costruire e decostruire, “battaglie” tra sistemi in opposizione in luoghi d’incontro e scontro tra segno e colore, dove appare evidente il passaggio nelle infinite tensioni espressive elaborate lungo secoli di pittura.

Maurizio L’Altrella, Zeus metamorphosis, 2023, Al. 200 x La. 175 cm.

La tela è zona di confine dove la figurazione assume un ruolo verbale che concentra e riunisce, nell’impasto potente e creativo della materia, le tensioni divergenti dell’umanità. La forma diviene luogo d’incendio; si sarebbe consumata nelle fiamme silenziose del colore se avesse continuato ad ardere e avrebbe ricongiunto la materia al suolo, a quella terra nella quale avrebbe continuato a essere presente.

ĬMĀGO, Musei Civici di Palazzo Farnese – Piacenza, Alessandra Klimciuk, Loretta Molinari, Christian Fiazza, Alessandro Mescoli, Maurizio L’Altrella

Strutture che abitano lo spazio sono quei corpi, quelle forme umane e animali che comunicano la fisicità della carne ma anche l’aria, l’acqua, le voci morbide o le urla di un fuoco; immagini in cui la vulnerabilità della condizione degli esseri è espressa da una modalità del dipingere che non svela perché volutamente perde forza e si confonde ad altri suoni.

L’Altrella è accorto nel tessere le molte variazioni della ricettività tradotta nel colore strisciato, striato e macchiato con cui abolisce la tirannia della forma che rende comunque sempre riconoscibile espressione di un’ autentica capacità di denudare e ostentare anche il buio dell’umanità. Blocca la prospettiva, sacrifica l’aria ma mette i corpi corrotti in luce per non negare mai a nessuno il diritto alla speranza.

Opera in evidenza: Maurizio L’Altrella, La penitente, 2023, Al. 70 x La. 60 cm.

ĬMĀGO, Musei Civici di Palazzo Farnese – Piacenza

Qualche notizia su Maurizio L’Altrella

Maurizio L’Altrella è nato nel 1972 a Milano, dove vive e lavora. Ha iniziato la sua esperienza pittorica nel 2010. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private, l’autore oggi collabora con gallerie in Italia e all’estero. Le sue influenze e la sua ispirazione passano principalmente attraverso l’osservazione dei grandi maestri del ‘500 e del ’600 fiammingo, italiano, spagnolo e di quelli del XIX e XX secolo tra cui Eduard Manet, Caspar David Friedrich, William Turner, Francis Bacon, Lucian Freud, Gerhard Richter. Il suo sguardo viene coinvolto in maniera importante anche da maestri contemporanei che si esprimono con tipi di media diversi dalla pittura, come Bill Viola o Peter Greenaway. La musica è un componente fondamentale nelle sue creazioni.

mauriziolaltrella.it

Nuovospazio Artecontemporanea

La Galleria Nuovospazio Artecontemporanea, è stata fondata da Armando e Loretta Tagliaferri nel 2000. La sede è situata a Piacenza e da ventitré anni si è impegnata nella promozione dell’arte contemporanea.

Attraverso gli anni, ha ospitato numerose esposizioni di artisti nazionali e internazionali, offrendo uno spazio vitale per l’espressione creativa e l’interazione tra gli artisti e il pubblico. La galleria è diventata un punto di riferimento nella scena artistica locale e oltre. Il mondo artistico della galleria è visitabile presso il sito web per una continua scoperta dell’arte contemporanea.

gallerianuovospazio.it

Isorropia Homegallery

Isorropia Homegallery è una associazione culturale no profit. Promozione, diffusione e conoscenza dell’arte costituiscono i principi cardine su cui si fonda, con una peculiare attenzione alle variegate forme d’arte contemporanea nell’ambito figurativo, espressivo e multimediale. Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l’ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l’incontro e il reciproco scambio di esperienze. La diffusione delle arti figurative avviene senza preconcetti e le riguarda in toto, spaziando dalla pittura alla scultura, fino alla fotografia, alla videoarte e all’arte digitale.


Alcune informazioni sulla Pinacoteca dei Musei Civici di Palazzo Farnese

I dipinti che costituiscono il nucleo di opere della Pinacoteca di Palazzo Farnese, oltre a coprire un vasto periodo temporale, dal XIV al XIX secolo, hanno provenienze diverse: vi sono dipinti pervenuti qui da chiese piacentine o da collezioni private, oltre ai dipinti facenti parte della serie dei Fasti Farnesiani. Tra le varie collezioni si segnala la Collezione Rizzi-Vaccari, che ha arricchito il nucleo eterogeneo della Pinacoteca con dipinti e sculture che vanno dal XIV agli inizi del XVI secolo. Grande risalto per l’opera più importante della Pinacoteca: il Tondo rappresentante la Madonna che adora il Bambino con San Giovannino di Alessandro Filipepi, detto il Botticelli. I Musei Civici di Palazzo Farnese, diretti da luglio 2023 dal Dott. Antonio Iommelli, Direttore anche del Museo di Storia Naturale di Piacenza, sono stati accreditati al Sistema Museale Regionale.

Ricognizioni sull’Arte APS

L’associazione culturale Ricognizioni sull’arte si occupa della valorizzazione del territorio attraverso la promozione della cultura e sottocultura contemporanea, tramite la produzione di progetti espositivi e di edizioni cartacee inusuali in tiratura limitata. È attualmente composta da Andrea Barillaro, Sergio Bianchi, Alessandro Mescoli, Federica Sala, Laura Solieri e Massimiliano Piccinini.

L’idea alla base è quella di offrire nuove opportunità per gli artisti in via di affermazione o consolidamento e per i giovani neo laureati delle accademie d’arte italiane, scelti attraverso l’attività di scouting propria dell’associazione, seguendo una linea democratica dell’arte.

La pubblicazione delle immagini fotografiche di questo articolo pubblicato su ReWriters è stata autorizzata dall’Ufficio Stampa e da Alessandro Mescoli.

Informazioni

Musei Civici di Palazzo Farnese
T. 0523 492658
info.farnese@comune.piacenza.it
palazzofarnese.piacenza.it
Facebook: @palazzofarnese.piacenza
Instagram: @palazzofarnese.piacenza

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