La vita è caratterizzata da una serie di interconnessioni tra sistemi più o meno complessi, che collaborano continuamente tra di loro, così è nella natura, così è dentro di noi. L’essere umano è la risultante di una community di cellule interdipendenti, che condividono l’obiettivo di adattarsi dinamicamente, istante dopo istante, al carico stressogeno di vita.

Questo dinamismo adattativo coinvolge i diversi livelli dell’essere, il corpo materiale, ma anche quello biofisico, emozionale, mentale e spirituale. La continua  interazione tra tutti i livelli, costituisce una modalità adattativa più o meno armonica, propria di ogni organismo vivente, compreso l’essere umano.

Gli agenti stressogeni  provengono dall’ habitat esterno, come l’ambiente di lavoro o familiare, ma anche dal nostro habitat interno, dal pensiero, dal cibo.

Investiamo grandi quantità di energia metabolica, nel tentativo di adattamento, producendo così una risposta infiammatoria fisiologica, funzionale e vitale, una infiammazione caratterizzata da una bassa frequenza ed intensità di stimolo, che normalmente non ci avverte, nel senso che è asintomatica.

Tuttavia, se il sovraccarico di stress si protrae nel tempo, l’ eustress lascia il posto ad un distress, che porterà ad una progressiva perdita di energia metabolica, e la risposta infiammatoria non più fisiologica, lascerà il posto ad una infiammazione sistemica di basso grado, anche definita ISC.

Tra i maggiori fattori pro-infiammatori, quelli prevalenti sono alimentari. Un eccessivo consumo di grassi saturi soprattutto se di origine animale, di acidi grassi trans di natura industriale, lo scarso apporto attraverso la dieta di acidi grassi polinsaturi a lunga catena come gli omega 3 e 6, una scarsa quantità di fibre vegetali e, soprattutto, l’eccessivo consumo di carboidrati ad alto indice glicemico, contribuiranno sostanzialmente all’insorgere di uno stato infiammatorio di tipo sistemico.

Non vanno poi trascurati altri aspetti pro-infiammatori come la sedentarietà, l’insonnia o l’eccessiva riduzione delle ore di sonno e poi ancora, gli stressogeni di natura emotiva e psichica.

Tutti questi fattori, determinano un deficit energetico, che verrà  compensato dal nostro organismo attingendo ai depositi di glicogeno di tipo muscolare, con conseguente riduzione della massa muscolare e, un aumento dell’ormone cortisolo, determinata dall’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

 Le conseguenze dirette saranno un aumento della pressione arteriosa, un aumento della glicemia ematica, con conseguente iperinsulinemia, aumento del tessuto adiposo, specie quello addominale, con ipertrofia delle cellule adipose che determinerà  l’alterata produzione di importanti fattori pro infiammatori  come,  le interleuchine IL-2  e  IL-6 che, tra le proteine immuni endogene, sono quelle che giocano un ruolo primario nella mediazione della risposta immunitaria.

Il perdurare di questa condizione è una delle cause primarie dell’ insorgere di patologie croniche, che coinvolgono  il connettivo e le cellule di tutti i tessuti e organi del nostro corpo, dal sistema nervoso alla cute, dal  sistema immunitario a quello respiratorio e gastrointestinale.

Inoltre una infiammazione cronica di basso grado, ci renderà più vulnerabili, ad attacchi virali ed infezioni batteriche.

Le sostanze ad azione antinfiammatoria che possiamo facilmente assumere quotidianamente e ciclicamente  sono:
–  acidi grassi essenziali omega 3 e 6, si trovano nel salmone nelle noci o nella frutta secca in genere, ma  si possono assumere anche per mezzo di integratori. I più validi in commercio sono quelli a base di olio di krill.
– beta-glucani, dei polisaccaridi ben rappresentati nell’ avena, presenti anche in alcune alghe e nel lievito di birra.
– vitamine ad azione antiossidante in particolar modo le vitamine A, C ed E.
– vitamina D

Infine un valido aiuto, per correggere  una condizione già alterata,  ci viene dall’utilizzo di integratori a base di boswellia  ed anche da fitogemmoterapici  come il gemmoderivato di Ontano Nero, che svolgono una spiccata azione antinfiammatoria di tipo sistemico.

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