Integratori: il benessere è una pillola? Video intervista con Giuseppe Frieri
Uso e abuso di integratori alimentari. Che ne pensa un medico gastroenterologo come il nostro blogger Giuseppe Frieri?
L’uso e l’abuso di integratori alimentari nel nostro paese è certificato con tutta evidenza anche dai numeri dell’Istat. Ma che ne pensa un medico gastroenterologo come il nostro blogger Giuseppe Frieri? Tanta fiducia nel fatto che non possano che far bene, anche a chi non ha particolari problemi di salute o di malnutrizione, ha un fondamento scientifico? La risposta è no.
Ad esempio, è credenza diffusa che aggiungere un surplus di vitamine – o di proteine, l’ultima moda che vediamo dilagare negli scaffali dei supermercati – serva a rendere più efficiente una data funzione fisiologica: più vigore fisico, più concentrazione, più difese immunitarie… invece no, l’organismo assorbe solo la quantità che gli occorre ed elimina l’eccesso (e se in qualche caso non lo fa, e l’eccesso si accumula nel sangue o negli organi, non è necessariamente una buona notizia).
Chi davvero ha bisogno di integrare la dieta per supplire a carenze croniche o temporanee è solo una piccola percentuale, e ancora meno sono i casi di vera e propria malnutrizione; il paradosso è che il boom degli integratori riguarda le aree benestanti del pianeta, non quelle dove l’emergenza alimentare diffusa è una dura realtà. Compresi noi, che pure da mediterranei disponiamo per tradizione di una delle diete più salutari studiate e certificate dalla scienza, ricca di quegli stessi ingredienti che preferiamo assumere in capsule e compresse.
Ci fidiamo ciecamente di questi prodotti, che oltretutto essendo classificati come semplici nutrienti sono sottoposti a controlli molto meno rigidi rispetto ai farmaci veri e propri. Ci fidiamo perché sono sostanze naturali e il richiamo alla natura evoca armonia, equilibrio, salute. Come se non fossero naturali anche l’oppio e la cicuta, scherza Frieri. Come se una pillola magica avesse il potere di restituirci la connessione con il ritmo universale che sentiamo di aver smarrito. Forse è questo che cerchiamo: una scorciatoia per il ben-essere.
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But what does a gastroenterologist like our blogger Giuseppe Frieri think? Does such confidence in the fact that they can only do good, even for those who do not have particular health or malnutrition problems, have a scientific basis? The answer is no. China Ice Hockey