Da piccolo, avrò avuto dodici anni o poco più, in certi pomeriggi d’inverno prendevo un autobus, mi sedevo tra i due sedili sul passaruote anteriore e, che fosse pieno o vuoto, percorrevo il tragitto da cima a fondo più volte. Guardavo la gente, indisturbato, e mi immaginavo le loro storie, cosa facevano per vivere, dove stessero andando; immaginavo i loro pensieri solitari mentre percorrevamo un tragitto di periferia. (Foto: Angelo Cricchi)
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