Abbiamo intervistato il dottor Antonio Tafuri uno dei pionieri storici della diagnosi ecografica. Nel suo studio ginecologo di Roma sottopone le pazienti a un check up ecografico completo scoprendo spesso altre patologie.

L’attenzione maggiore è centrata oltre che sulla pelvi e sul seno, sulla tiroide, organo che ha molte correlazioni con l’apparato ginecologico, soprattutto per infertilità e gravidanza.

La tiroide

A livello tiroideo possono essere scoperte formazioni nodulari di natura benigna o maligna, così come patologie croniche come le tiroiditi.

I noduli tiroidei sono il più delle volte asintomatici per cui la paziente è completamente ignara di averli, questo perché molte patologie strutturali tiroidee non sono corrispondenti a patologie funzionali, quindi senza correlati squilibri ormonali.

Una caratteristica tecnica dell’ecografia è quella del color doppler che ci permette di capire come è vascolarizzato un nodulo. Esistono noduli, spesso collodo cistici, che non hanno una vascolarizzazione intranodulare e quindi sono innocui, altra cosa è quella dei noduli vascolarizzati in fase di crescita che possono essere a rischio.

Infatti alcune caratteristiche ecografiche dei noduli tiroidei (ipoecogenicità, disomogeneità, irregolarità dei margini, vascolarizzazione intranodulare) possono orientare verso il sospetto di nodulo maligno ed in questi casi l’agoaspirato del nodulo è importante.

Ecco l’intervista al dottor Antonio Tafuri.


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