Nello scontro tra Bene e Male l’uno e l’altro impallidì
quando videro sul crinale arrivare il Così Così:
e rimasero stupefatti e con un palmo di naso
quando furono circondati dal Grossomodo e dal Quasi.

Quei battaglioni eccellenti, e fedeli al Patriarca,
si sciolsero lentamente nel Non Saprei e nel Circa.
E fu così che il Così Così con poche mosse li sgominò,
i battaglioni del Si, e i battaglioni del No.

Fu verso metà novembre che cominciarono i guai:
quando attaccarono il Sempre e sfondarono sul Mai;
Quando il confine sparì tra Oggi Domani e Ieri,
quelli del Così Così  non fecero prigionieri.

Un generale del Si, si riscosse e caricò:
ma subito si smarrì nelle paludi del Boh.
E un generale del No disse: “venite con me!”
ma subito precipitò nella trappola del Se.

Sui campi della Retorica, un capo Bianco e uno Nero
fecero un’ultima carica gridando che il Falso è Vero:
ma quegli eroici infelici terminarono la corsa
sulle mitragliatrici dei battaglioni del Forse.

Regina Bianca e Regina Nera in un unico maleficio
furon rapite dalla scacchiera e imprigionate nel Grigio.
I reduci degli eserciti all’alba del giorno dopo
come fantasmi sonnambuli vagavano senza scopo.

Furono sconfitti insieme in quella guerra furiosa,
come se il Male il Bene fossero la stessa cosa.
Ma è passato tanto tempo, ormai nessuno lo sa
dove fu fatto lo scempio di tanta semplicità:

se fu in campagna o in città, se è stato in montagna o al mare,
qualcuno dice chissà, fu una battaglia navale;
ed ogni cosa finì nell’anno del Su per giù
perché nel Così Così nessuno ricorda Più.

(Ah!…attenzione…).

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