Domenica 13 giugno, si chiude con l’ultimo evento il Grand Opening dell’Electropark, il festival della musica elettronica di Genova, alla Villa del Principe. Tra i suggestivi giardini di villa Doria Pamphilj, o villa del Principe appunto, immersi nella coinvolgente atmosfera rinascimentale, dalle ore 15.00 a notte inoltrata, si susseguiranno dj set di musica elettronica, installazioni video e sonore e una degustazione di vini.

La line up prevede la videoinstallazione “PhonoMap, che è una una mappatura sonora del territorio italiano che racconta un arco temporale esteso attraverso il punto di vista e di ascolto delle persone, dove chiunque può contribuire. Parallelamente ci sarà l’esposizione di “Non esistono più le Quattro Stagioni” di Milotta e Donchev, due artisti con base fra Sofia e Genova, che hanno molto a cuore la ricerca dell’equilibrio tra l’artificiale e il naturale e l’autoriconoscimento di un ruolo per l’individuo nel macrocosmo. L’opera che i due propongono all’Electropark 2021 è un’installazione audio che, tramite la manipolazione temporale e spaziale delle Quattro Stagioni di Vivaldi, riflette con sonorità dissonanti la percezione dei cambiamenti climatici.

Christian Tripodina e Carlos Lalvay Estrada

Alle 16.00 segue “All Around the Taste”, una degustazione metodo classico Franciacorta dalla cantina agricola Il Dosso.

Dalle 18.00 l’atmosfera si scalda con il primo dj set, quello di Silver Pagoda, progetto musicale di Christian Tripodina e Carlos Lalvay Estrada, che tramite sonorità esotiche, tra tamburi e sintetizzatori, diffonderanno tra gli ordinati giardini Doria un’aura da rituale mistico.

Dj Marcelle


Il dj set che chiuderà la serata inizia alle 20.00 e la direttrice sarà Dj Marcelle, nome d’arte di Marcelle Van Hoof. Questa dj olandese è una sperimentatrice inarrestabile, si tuffa e ci tuffa ogni volta in sonorità differenti giustapponendole in modo aggressivo e spericolato. Non si può catalogare e non cerca etichette, crede che il motore della creatività sia una costante apertura musicale e mentale. Mi è capitato di ascoltare un suo live al Cieloterra a Roma nel 2019 e devo dire che oltre a “fare i buchi nel terreno” con i suoi bassi frenetici, Dj Marcelle è anche una presenza molto sorridente e mette fuori belle energie, il che non guasta mai.

Questa giornata di musica e arti si terrà all’insegna del non convenzionale: in una villa antica in cui l’ordine domina, installazioni contemporanee e musica elettronica saranno i protagonisti. L’istinto mi dice che l’effetto finale non avrà dell’ossimorico o dell’anacronistico.

John Giorno, “We Gave a Party for the Gods and the Gods All Came“, Palazzo Ducale

Questo evento conclusivo del Grand Opening dell’Electropark è la quarta data del festival. L’apertura infatti si è tenuta giovedì 10 al Palazzo Ducale, dove sarà esposta, fino a settembre, “We Gave a Party for the Gods and the Gods All Came” di John Giorno“, grande tela site-specific dal fondale arcobaleno che ha inaugurato la stagione.

L’11 giugno il festival si è tenuto al Mercato dei Pescatori della Darsena, con un coloratissimo dj set di Sockslove, tra rock e synth, e uno di Fafi Abdel Nour, resident del OOST è anche uno dei co-fondatori della serata queer HOMOOST.

Sabato 12 l’evento si è svolto al Luzzati Lab, sviluppandosi tra l’installazione di Simona Barbera, “Between the Translucent and the Blue”, un talk sul ruolo della musica e delle arti nell’abbattimento delle disuguaglianze, in particolare quelle di genere, e infine un dj set di due produttrici greche Tzaziky e Crack, con il loro collettivo artistico queer Tomboys Don’t Cry.

Il Grand Opening si conclude questa domenica, ma l’Electropark ha altro in serbo: il tema dell’edizione 2021 è “Timeless”, la prima tappa è andata, ma dal 25 al 30 giugno ce ne sarà un’altra, che titola “Fish and Djs”, e tra settembre e dicembre un’altra ancora. I programmi di queste ultime due ancora non sono usciti, ma stando alla creatività e al colore esplosi in questi primi quattro giorni di festival sono certa che saranno molto stimolanti e coinvolgenti.

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