L’elogio della memoria nei romanzi di Edith Bruck e Alice Zanotti
In un tempo proiettato costantemente nel futuro e ossessionato dall'avvenire resta importante la memoria. Ce lo spiegano due romanzi contemporanei.
In un tempo proiettato costantemente nel futuro e ossessionato dall'avvenire resta importante la memoria. Ce lo spiegano due romanzi contemporanei.
Perché, in un mondo ossessivamente proiettato verso il futuro, la memoria è così importante? Ce lo raccontano due romanzi contemporanei: Il pane perduto di Edith Bruck e Tutti gli appuntamenti mancati di Alice Zanotti.
Il pane perduto è un romanzo autobiografico, nel quale Edith Bruck racconta la sua esperienza in diversi lager europei, partendo dagli anni che precedono l’abominio dei campi di concentramento e concludendo con la ricerca di una terra che coincide con la ricerca di un posto nel mondo.
Tutti gli appuntamenti mancati è un ritratto immaginario di Amelia Rosselli, nel quale Alice Zanotti ha fuso mirabilmente verità storica e immaginazione. Questo libro è un viaggio umano e letterario nella vita di una delle più grandi poetesse della letteratura italiana.
Entrambi i testi si nutrono di memoria e allo stesso tempo la esaltano, perché in un mondo ossessionato dall’idea di futuro, la memoria ci restituisce significati che spesso dimentichiamo.