Mala Strella, un brand comodo, genderless e confezionato con stoffe certificate
More than garments: i capi firmati Mala Strella nascono dalla creatività della designer Laura Cimino e dai principi di sostenibilità e inclusività.
More than garments: i capi firmati Mala Strella nascono dalla creatività della designer Laura Cimino e dai principi di sostenibilità e inclusività.
La moda è politica? Può un marchio avere una funzione pedagogica nei confronti dei consumatori e delle altre aziende di moda veicolando una serie di valori che vanno dalla sostenibilità alla inclusività?
Queste e molte altre sono state le tematiche che abbiamo affrontato con Laura Cimino in una intervista in diretta sul mio canale Idea Art, canale dedicato alla promozione di artisti ed eventi con un occhio di riguardo alle buone idee per la mente. E il marchio di Laura Cimino ha tutte le carte in regola per rappresentare un’ottima fonte di buone idee e un modello da cui trarre ispirazione.
Durante l’intervista, che può essere riascoltata sia su instagram sia su youtube, abbiamo avuto modo di chiacchierare con Laura Cimino e conoscerla meglio.
Laura Cimino nasce come designer e, dopo aver frequentato il DAMS, si è avvicinata inizialmente al mondo della sceneggiatura.
Negli anni 2000 sicuramente è stato decisivo l’incontro con le subculture berlinesi e con la street art che hanno permesso a Laura di avvicinarsi al mondo dell’usato e del l’upcycling. Ed è proprio in questo contesto che Laura comincia a sperimentare, a giocare con i capi moda, unendo passione per la moda e capacità grafiche.
Rientrata in Italia Laura si stabilisce in Sicilia, sua terra di origine, e da lì continua a far crescere il suo marchio Mala Strella che nasce ufficialmente nel 2018 e alla cui base troviamo i valori di sostenibilità, inclusività, diversità.
Leggiamo sul suo sito “ho messo insieme alcune grafiche a tema animale e dei capi riciclati scelti con cura ad uno ad uno e in questo piccolo mondo ho riversato il frutto di anni di studi e passioni: il disegno studiato alla scuola del fumetto, il cucito, la serigrafia, la scrittura, e la letteratura e, non ultima, la filosofia antispecista”.
Tra le persone che l’hanno maggiormente influenzata, sia per quanto riguarda il campo del design sia per quanto riguarda i materiali e la ricerca, c’è William Morris che è tra i principali fondatori del movimento delle Arts and Crafts ed è considerato antesignano dei moderni designer.
Laura ha impiegato molto tempo nella ricerca di materiali e di tecniche di stampa ecosostenibili, e alla fine ha trovato quello che cercava in un’azienda piemontese che le ha consentito di passare dal disegno a mano a quello digitale su materiale certificato oeko tex.
La nuova collezione Autunno/Inverno, nata con lo scopo di “proporre dei capi comodi, genderless, è confezionata con stoffe certificate oeko tex”, cruelty free ed eco compatibili.
Tutto molto interessante se consideriamo che l’italia sarà anche tradizionale sul design ma è all’avanguardia per quanto riguarda la sperimentazione di materiali.
Si pensi che le fibre tessili del latte risalgono al 1935 ad opera del chimico italiano Antonio Ferretti che trasse una fibra dalla caseina, la proteina del latte che venne chiamata Lanital e che con l’avvento delle fibre sintetiche negli anni Sessanta finì nel dimenticatoio.
I patterns di Mala Strella, che contengono un rimando continuo all’amore di Laura per la natura e per tutte le specie animali, non sono stati messi totalmente da parte ma si è dato più spazio al monocromo per rendere i capi ancora più inclusivi e genderless.
I capi del marchio Mala Strella del resto si basasno sull’idea di fondo dell’inclusività: non è il nostro corpo che deve adattarsi al capo ma è il capo che si adatta, e in particolare tantissimi capi realizzati da Laura vengono confezionati su misura cercando di assecondare anche i gusti degli acquirenti.
Se osserviamo i capi di Laura Cimino capiamo che la moda è politica, ossia è un ottimo veicolo di nuove idee socio-culturali ed è un fattore di cambiamento.
Sicuramente sono tantissime le cose che andrebbero cambiate e che Laura stessa vorrebbe veder cambiare nel mondo in cui viviamo, sia a livello di sostenibilità sia a livello di inclusività. Il desiderio che penso che entrambe condividiamo è quello di una società fondata sul rispetto di ogni forma di vita e di esistenza, delle forme più gentili di convivenza con l’ambiente che ci circonda e con tutte le specie animali.
Vi invito a seguire la pagina Mala Strella di Laura ed i suoi profili instagram e facebook, e a seguirla nei suoi spostamenti in giro per l’Europa.