Mardi Gras: un viaggio tra musica, passione e internazionalità
Non potete perdervi il concerto dei Mardi Gras il prossimo 26 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Non potete perdervi il concerto dei Mardi Gras il prossimo 26 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Se siete in cerca di un’esperienza musicale autentica, emozionante e ricca di sfumature, non potete perdervi il concerto dei Mardi Gras il prossimo 26 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. A brevissima distanza dall’evento, è il momento giusto per segnare in agenda questa serata che promette di essere un viaggio unico tra sonorità rock, folk e soul. Sul palco, i Mardi Gras sapranno regalare quell’intensità che solo le band con vera passione per la musica riescono a trasmettere. Non fatevelo raccontare: questo è un appuntamento da vivere in prima persona.
La band romana, attiva sulla scena musicale internazionale, è celebre per la sua capacità di fondere magistralmente rock, folk e soul in un sound unico e coinvolgente. Con una carriera costellata di concerti memorabili, riconoscimenti e collaborazioni prestigiose, i Mardi Gras sono un mix di energia, emozione e autenticità. I loro brani, intensi e ricchi di significato, raccontano storie che parlano a tutti, con una sensibilità musicale che conquista al primo ascolto. Quale occasione migliore per scoprirli se non dal vivo?
Dal 2006, anno della loro formazione ufficiale, i Mardi Gras hanno percorso un viaggio musicale che li ha portati a consolidarsi come una delle realtà più interessanti del panorama italiano e internazionale. Con una line-up composta da Liina Rätsep (voce), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Alessandro Matilli (piano e tastiere), Carlo Di Tore Tosti (basso), Valerio Giovanardi (batteria) e Fabrizio Del Marchesato (chitarra elettrica), la band romana ha saputo fondere tradizione e innovazione in una miscela unica di generi e influenze. Il nome Mardi Gras, un omaggio all’ultimo album in studio dei Creedence Clearwater Revival e al celebre Carnevale di New Orleans, è simbolo del caleidoscopio di energia, colori e suoni che caratterizza la band. Ispirati dai grandi songwriters americani, irlandesi e inglesi, i Mardi Gras raccontano storie, emozioni e movimenti dell’anima, sempre con uno sguardo rivolto al pubblico internazionale.
L’esordio discografico con Drops Made (2006) ha subito messo in luce la capacità del gruppo di creare musica senza tempo, un lavoro descritto da Rockerilla come sette piccoli quadretti classici. L’evoluzione sonora si è consolidata con Among the Streams (2011), un album che mescola irish rock, country e americana, guadagnandosi l’attenzione della critica e una menzione tra gli album rivelazione dell’anno. Di particolare rilievo è stata la collaborazione con Liam O’Maonlai degli Hothouse Flowers, che ha prestato la sua voce nella trasposizione musicale di una poesia di W.B. Yeats. I Mardi Gras si sono esibiti in festival prestigiosi come lo Sziget di Budapest e hanno intrapreso due tour in Irlanda, dove sono stati accolti con entusiasmo. Hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Glen Hansard, Jack Savoretti, Billy Bragg e Paolo Benvegnù, dimostrando una sanguigna passionalità che, come ha scritto Federico Guglielmi, emerge soprattutto dal vivo.
La band ha dimostrato grande sensibilità verso temi sociali. Brani come The Wait (contro la pena di morte) e Scarecrow in the Snow (sulla paura del diverso) sono stati inclusi nella raccolta Songs of the Times di Neil Young, una selezione di canzoni di pace e protesta. Nel 2015 è arrivato Playground, il terzo album della band, registrato a Roma e masterizzato presso gli Abbey Road Studios di Londra.
Tra rock, ballad e funky, il disco vanta la collaborazione con l’artista irlandese Mundy. Tra il 2018 e il 2021, i Mardi Gras hanno pubblicato diversi singoli, tra cui due collaborazioni con Mark Geary. Inoltre, la loro rivisitazione di One Guitar di Willie Nile è stata scelta come singolo benefico per la Light of Day Foundation, portandoli a partecipare a eventi virtuali accanto a leggende come Bruce Springsteen.
Durante il lockdown, la band ha continuato a creare musica, collaborando con il produttore Stuart Epps (Elton John, Led Zeppelin) per i singoli From Zero to One e una cover di You Do Something to Me di Paul Weller. Riconoscimenti e nuovo album Nel 2021, Red Ronnie li ha ospitati nel programma We Have a Dream, mentre Reader’s Digest, il magazine più letto al mondo, li ha inseriti tra i sette artisti europei da scoprire. La descrizione della band riassume perfettamente la loro essenza:
“Un’intrigante miscela di pop, rock, soul, con influenze country irlandesi e grunge. Riff accattivanti e messaggi potenti nei testi che arrivano dritti all’anima”.
“America. Jersey City. In un paese in cui il male si presenta agli umani nelle forme più disparate, due fratelli soli al mondo inciampano in disavventure malinconiche, finché, grazie alla forza dell’amore, riusciranno a trasformare sé stessi e a cambiare il loro destino. Legati da un rapporto disperato e inevitabile, come solo il vincolo di sangue può essere, vivono la vita in comune, esistono insieme invece che divisi, si sentono qualcosa quando gli altri sono nulla. Perché due fratelli sono già una famiglia“.
Cosi lo scrittore Sandro Bonvissuto presenta la storia di Sandcastle, soggetto originale di Sante Sabbatini, Francesco Braida e Filippo Novelli che i Mardi Gras hanno messo in musica dando forma al loro quarto album di studio pubblicato nel novembre 2024 per l’etichetta Underground Symphony, anticipato dal singolo Lia’s Theme. Ancora una volta, la band conferma la propria capacità di reinventarsi, mescolando influenze e generi per raccontare storie universali che uniscono le persone. Con un passato ricco di esperienze e un futuro promettente, i Mardi Gras continuano a rappresentare un ponte tra l’Italia e il mondo, conquistando pubblico e critica con la loro autenticità e passione per la musica.
Ci vediamo il 26 febbraio al Teatro Studio dell’Auditorium. Mi troverete lì.