StraVagante è il titolo del Festival dei Paesaggi, che tra il 9 e il 19 settembre si tiene a Roma, per continuare a Spello e terminare ad Arcevia. Ne parliamo con Marta Cerù, autrice e scrittrice che ne farà la cronaca quotidiana.

Con che spirito nasce il Festival?
Con l’intento di unire due mari su due ruote, due drappi di un sipario color del mare, come due ventricoli di un solo cuore. Si tratta di un festival itinerante, ci si muove in treno e in bicicletta, che ha l’intento di unire, grazie alla lentezza del viaggio su due ruote, paesaggi e culture diverse, sotto lo stesso ombrello di una parola impavida e coraggiosa, ardita e bella, pensata e lanciata per unire sotto uno stesso cielo, in un percorso comune, tutti quelli che osano credere nel dialogo, nel potere delle diversità, nella capacità dell’arte di creare bellezza e della bellezza di salvare il mondo!
Il programma è denso e ricco di iniziative, che fanno capo ai Teatri in Comune di Roma (Teatro Villa Pamphilj, Teatro di Tor Bella Monaca, Teatro Biblioteca di Quarticciolo), per la direzione artistica di Veronica Olmi che ha la capacità di incarnare in tutto quello che promuove il suo personale motto “solo cose belle”. In contemporanea il festival si svolgerà a Spello e ad Arcevia, dove varie iniziative teatrali sono nel calendario del Teatro Subasio e del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Spello e del Teatro Misa di Arcevia. Gli eventi si svolgono all’aperto e nei teatri delle località attraversate dal Festival e sono pensati per bambini e per adulti, nello spirito di ricreare legami di comunità attraverso il gioco, la pittura dal vivo, la street art, la musica e la valorizzazione dei luoghi.

Quale sarà il tuo ruolo in questa avventura a due ruote?
Metterò il mio ombrello rovesciato di Acchiappaparole (Wordfecther) al servizio di questa avventura, rilanciando le storie dei protagonisti attraverso le parole che vorranno regalarmi. Cercherò di accompagnare il Festival con una cronaca al giorno, nel mio stile del tutto personale simile all’arte del creare collage. A volte mi piace pensare alle mie cronache come “cronache martiane”  (il riferimento al capolavoro “Cronache Marziane” di Ray Bradbury nasce da una mia profonda ammirazione per la scrittura di un grandissimo autore) e, in questa occasione, la mia penna si presterà con gioia a raccontare la tratta in bicicletta sulla ciclabile martana da Terni a Foligno!

Un accenno più dettagliato all’aspetto del teatro.
Gli spettacoli teatrali sono diversi e il cartellone unisce compagnie di varia provenienza con l’intento di unire due mari attraverso l’opera teatrale itinerante. Gli spettacoli previsti durante il weekend romano del 9-10-11-12 Settembre saranno Il VianDANTE, con Fernanda Pessolano, il Teatrino in bicicletta a cura dell’Associazione Ticonzero, lo Spettacolo Sulla luna in bicicletta, del Teatro Verde/I Guardiani dell’oca e lo Spettacolo della Compagnia AtgTeatro Pirata Black Aida. Una fiaba africana. In prima assoluta, per la regia di Ariele Vincenti, assisteremo a Vaganze Romane di Simona Orlando con Daniele Miglio e Dario Benedetti e dall’Umbria il Teatro Fontemaggiore porterà sulla scena del Teatro di Tor Bella Monaca, lo spettacolo Sogno. A Spello, il Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore allestirà F.I.A.B.E. Follow Immagination and Be Enchanted, uno spettacolo alla scoperta del Teatro Subasio. E ad Arcevia, destinazione est di questo viaggio da mare a mare, si concluderanno le manifestazioni con musica, passeggiate sonore, presentazioni di libri ed eventi alla scoperta dei luoghi della transumanza. La musica prevede un’esperienza speciale già conosciuta per i frequentatori del Teatro Villa Pamphilj, con il concerto dal tramonto all’alba del violoncellista Paolo Andriotti intitolato Bach dal tramonto all’alba, un’esperienza di ascolto delle sei Suite di Bach per violoncello solo, tre al tramonto e tre all’alba. I Têtes de Bois incarnano da protagonisti lo spirito del Festival, con il loro concerto Good Bike: sono loro, in particolare il musicista Andrea Satta a guidare la pedalata lungo le vie ciclabili attraverso l’Appennino.

E per quanto riguarda il teatro dei bambini?
Il Teatro Verde è il luogo storico romano del teatro per i bambini, così come il Teatro Villa Pamphilj, che propone ogni anno corsi di teatro per bambini e adolescenti, anche durante l’estate. In questa occasione, lo spettacolo finale dei bambini e ragazzi di Teatro è Natura  2021 sarà rappresentato durante il weekend romano. Ci saranno attività promosse dal Teatro Verde a Motore, una iniziativa nata durante il lockdown, che ha portato in giro all’aperto gli spettacoli della compagnia del Teatro Verde dedicati ai bambini. Si tratta di un piccolo palco mobile completamente attrezzato  con motore ecologico. E per ospitarlo e godere degli spettacoli serve solo uno spazio dove fermare il palco a motore, un’area di fronte per accogliere il pubblico e un allaccio elettrico.

In che modo natura e cultura si integrano in questa ammirevole iniziativa?
Grazie alla parola unione, che è il manifesto di questo festival, unire due mari, paesaggi e persone diverse, e quindi culture solo apparentemente separate. Come si legge dallo stesso manifesto del Festival: “StraVagante è un festival itinerante e ostinato che si muove da Ovest verso Est, lascia tramonti per inseguire albe lungo strade piene di Storia e storie. StraVagante investe dove si risparmia e unisce ciò che è stato diviso: persone, idee, affetti, tempo, territori e Regioni – Lazio, Umbria e Marche – lungo l’Appennino centrale, da mare a mare. StraVagante si sposta in Bicicletta, un mezzo antico e moderno, come il Teatro, perché se qualcosa ci ha insegnato questo tempo è il rispetto, la fatica, la fiducia, la pazienza, la resistenza. StraVagante viaggia in bicicletta, da mare a mare, per restituire ciò che è stato tolto e conservare ciò che va preservato, portando teatro, storie, racconti, canzoni, musiche, immagini. Sulla strada, ospiterà e sarà ospitato e, viaggiatore gentile, brinderà per poi ripartire per la prossima destinazione, con una nuova esperienza negli occhi da raccontare”.

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