Siamo a Roma. Lasciandosi alle spalle il paesaggio urbano dell’Eur e andando in direzione del mare troverete, su una collinetta alla vostra destra, un nuovo spazio culturale di Roma Capitale, la Vaccheria. Nato dalla ristrutturazione del casale del Castellaccio, questo spazio di oltre 1.500 metri quadrati di superficie, inaugurato a settembre scorso, si caratterizza per una duplice esposizione, una dal taglio internazionale, l’altra collegata agli artisti del territorio.

Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria, curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, è l’esposizione, prorogata fino al 31 marzo e visitabile gratuitamente, dedicata all’artista pop tra i più noti al mondo.

Se le mucche ci osservano dalle pareti che circondano lo spazio un tempo occupato dalle stalle (le ex-mangiatoie sono ancora ben visibili), i barattoli Campbell, i Flowers, i volti serigrafati di Liza Minelli e Marilyn Monroe, insieme a riviste, copertine di dischi e scatole Brillo ricompongono immediatamente l’immaginario di Warhol e la sua capacità di trasformare in arte qualsiasi prodotto commerciale proveniente dal basso.

Noi però ci siamo questa volta focalizzati sulla seconda mostra, TecArt, l’arte in teca, che inaugura sabato 18 febbraio alle 16, sempre ad ingresso gratuito, collettiva di artisti e artiste (anzi, di artiste e artisti, dato che 17 su 20 sono donne) del territorio, autodidatti e professionisti, che prende corpo attraverso le teche dello spazio museale, in futuro destinate ai reperti archeologici ritrovati nell’area di scavo a sud di Roma. 

Se la struttura della Vaccheria ricorda molto quella di poli espositivi già noti (come il Mattatoio di Roma, ex Macro Testaccio), la sua offerta culturale si sta configurando in una modalità diversa rispetto a quanto già visto, in quanto ambisce alla creazione di un distretto creativo che consenta una fruizione libera ed accessibile a tutti, non solo grazie all’accesso gratuito a mostre di standing internazionale, ma anche attraverso la partecipazione diretta degli artisti e gli abitanti del territorio, tramite eventi ed esposizioni.

In questi mesi lo spazio è stato reso attivo anche grazie ad una massiccia mobilitazione di volontarie e volontari e non c’è che augurarsi la continuità e la crescita di questo progetto. Ben 17 le donne che espongono su 20: Giulia Sargenti, nostra blogger, Mirella Rossomando, M. Margherita Martinelli, SerGiotto Artist, Aldo Nigro, Alessandro Acciarino, Nuccia Amato, Pina Ianiro, Francesca Pellicanò, Beatrice Moggi, NAUSICA Art, Le Contesse De Marzo, Federica Bellucci, Maria Pia Gigliofiorito, Valentina Saracino, Evy Arnesano, Federica Casamatta, Dominga Pascali, Emanuela Ariu, Adriana Mancini.

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