E’ un artista che coniuga la fusione della musica etnica orientale con le sonorità elettroniche occidentali. La sua vasta discografia solista (che include oltre settanta titoli diversi) spazia fra numerosi generi che rendono questo compositore uno dei miei preferiti per la sua versatilità.

Questa settimana vi parlo del compositore Ryūichi Sakamoto.

Certamente lo conosciamo soprattutto per le grandi colonne sonore che ci ha regalato, come l’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci in collaborazione con David Byrne e Cong Su. Sempre per Bertolucci il tè nel deserto e il piccolo Buddha ma anche Tacchi a spillo di Almodovar e ancora la colonna sonora di Revenant e recentemente del film dedicato allo spazio Proxima girato in varie vere strutture dell’ASE l’Agenzia spaziale Europea. Il tema dello spazio mi interessa molto, ma ve ne parlerò più avanti.

La sua discografia è davvero ampia, e vanta collaborazioni con Iggy Pop, David Sylvian, Caetano Veloso, Cesaria Évora fra gli altri.

Ma se non avete mai ascoltato nulla di Sakamoto, vi invito all’ascolto del suo Album Playing the piano.

Mi piace sempre cercare l’essenza e il minimalismo dei compositori come Sakamoto dove, a mio parere, nasce e si sviluppa l’interiorità dell’artista che poi riconosciamo nelle grandi opere. 

In questo album ascolterete alcune pagine tratte da colonne sonore come quella di Furyo con il bellissimo brano Merry Christmas Mr Lawrence.

Playing the piano è una raccolta di 12 brani che scorrono in maniera facile e per tutti nella loro complessità essenziale.

Nell’ascolto dell’album si riconosce un’identità vicina alla musica del compositore francese Debussy. Per sua ammissione Sakamoto prende inoltre ispirazione anche da John Coltrane, dai Beatles e da John Cage. Anche se come tutti i grandi compositori ha una visione molteplice della musica e di conseguenza va seguito e ascoltato nel suo percorso in ogni Album.

Ascoltatelo di sera con un buon Rum e sigaro se vi piace, o con un buon calice di vino rosso. In ogni caso con la lentezza del tempo che dobbiamo riprenderci e con la consapevolezza di ritrovarsi. 

Ascoltate i primi tre accordi di amore che aprono l’album, e lasciatevi trasportare nel suo mondo per poi farlo vostro. 

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