Ho 50 anni ma la musica da 50enni mi annoia. Succede soprattutto in questa calda, terribilmente calda, estate ’22.

Non è mica la prima volta che mi capita, sia chiaro. Solo che di solito guardavo al passato, oggi mi sembra che la musica di ragazze e ragazzi, quella che ascoltano tra loro col telefonino o che ballano in disco, sia infinitamente migliore di quella che gira intorno in radio, in tv e ai grandi concerti.

Già, i grandi concerti, quelli che devono mettere insieme prima di tutto chi ha i soldi per acquistare i biglietti dei grandi eventi ovvero dai 50 euro in su a persona, più spesso 70.

E allora, che fare, oltre che lamentarmi? Ecco, per voi splendidi lettori di ReWriters, ecco una sorta di slalom, tra tormentoni (che per fortuna non ci sono più!), canzoni da anziani e presunte hit. Chiaramente, ribadiamolo, si tratta di una selezione molto personale… e i voti sono come quelli che ho dato qui su RW alle canzoni di Sanremo. Si fa per scherzare!

E allora iniziamo. Il biglietto per uno dei concerti più belli e intensi della mia vita, vissuto a fine luglio ’22 l’ho pagato appena 25 euro più prevendita. In tre persone, meno di 80 euro, un sogno. Ho visto e ascoltato e cantato e ballato… gli scatenati e dolcissimi Kings of Convenience al Teatro Romano di Verona.

Non è stato un grande evento, ma un grande concerto senz’altro. Bellissimo anche il pubblico, che andava dai 20 ai 60 anni: perché la musica davvero importante mette d’accordo le generazioni… e mica solo i grandi numeri. Voto 9/10 per i Re della Convenienza, che live hanno lasciato grande spazio anche al loro trombettista, Marco Castello (nella foto) che è anche un chitarrista cantante degno del Battisti più discofunk.

I concerti dei vip

E invece, ecco i grandi numeri italiani: Lorenzo Jovanotti, ex dj, ha saputo mettere insieme un rito collettivo familiare unico con i suoi Jova Beach Party. Ma di canzoni davvero eccellenti, negli ultimi anni, ne ha messe a segno un po’ poche (parere personale, lapidatemi pure!). La recente Sensibile all’estate, va detto, però è bellissima, ma è così malinconica. I ragazzi e noi 50enni avremmo bisogno anche un po’ di ritmo forte. Mica solo roba ballad.. Voto per lui 8.5/10, comunque...

E che dire di Ligabue, che fa canzoni sempre più o meno simili a quelle che faceva quando avevo 18 anni e cantavo con lui Balliamo sul mondo? Io dico basta. Anche perché 32 anni sono abbastanza.

E lo splendido Vasco, certo splendido 70enne? Simpatico, coinvolgente, potente, d’accordo… ma pure lui non è che abbia fatto come Battisti, che a un certo punto ha detto ciao ciao a Mogol e si è messo a scrivere l’eterno futuro con Panella negli ultimi album. Basta pure per lui. Voto per Vasco e Liga insieme (una cosa folle, metterli insieme, mica si sopportano, solo su ReWriters possiamo farlo: 6.5/10)

E i nuovi cantautori tipo Cesare Cremonini, che è bravissimo, e giustamente riempie gli stadi, per carità? Il Cesare nazionale potrebbe fare tutto, anche il rock and roll, ma fa prove su prove e dal vivo canta e suona fin troppo bene, sembra un disco registrato. Anche perché il ritmo lo lascia a casa, ballad su ballad e basta. Voto per lui 8/10, come bravura e classicità. Come fattore divertimento scanzonato 4/10.

Cremonini è eccezionale, siamo d’accordo, ed è bellissimo ascoltare i suoi pezzi in radio, ma come mai le radio italiane ci propongono così raramente le hit mondiali della splendida Billie Eilish? Personalmente, do un bel 4 al coraggio dei quasi tutti i programmatori musicali radiofonici italiani… e 9/10 al pop sempre un po’ sperimentale di Billie, facile per tutti ma sempre più strambo.

E una ballad come questa, di Olivia Rodrigo, che nel mondo è una star e solo da noi no, che voto si merita? Come popstar 10/10. E basta.

Come mai musica così me la deve consigliare mia figlia e non la posso ascoltare alla radio, dove imperversa sempre solo e soltanto Elodie? L’ex ballerina ha una grande energia, ma 6 numero uno consecutivi nella programmazione radiofonica per i suoi singoli sono, semplicemente, troppi. E i numeri dei suoi concerti, lo dimostrano: non è, ancora, una star e fa pochissime date. Voto per lei? Simpatia e capacità di comunicare 10/10, margine di migioramento stesso voto.

Torniamo ai vecchi e continuando con questo splendido slalom estivo, torniamo chiaramente ai Rolling Stones. Che sono i vecchi per eccellenza. Loro giocano facile, perché blues e il rock si possono fare anche a 90anni, senza essere ridicoli. Impossibile non dare loro un bell’8.5/10.

Purtroppo non sempre va così, con le leggende. Ringraziamo davvero, eternamente, Robert Plant per averci risparmiato l’ennesima reunion dei Led Zeppelin, ma il suo presente musicale con Alison Krauss è robetta.

Diciamocelo: non le interpretasse lui, l’eterno rocker, le canzoni di un disco rilassante come Raise the Roof sarebbero rimaste dove dovevano rimanere: nel silenzio. Per non parlare dei live. Non è che Plant se ne frega delle aspettative del pubblico, è che come (quasi) tutti noi invecchiando peggiora. Lui fa concerti di poco più di un’ora. Un’ora e 10 minuti. Leggete la bella cronaca del concerto a Lucca qui. Che voto dare a Plant? Meglio lasciarlo senza voto.

Finita la filippica contro gli artisti anziani e pure per i giovani, mica ho finito. Lo slalom estivo si conclude sparando su di noi. Ne ho infatti anche per noi 50enni ascoltatori, che ogni giorno edulcoriamo il nostro passato. Perché la realtà è che negli anni ’80 si ascoltava sopratuttto musicaccia. Anche peggio di oggi. I nostri gusti erano terrificanti.

Me lo ricordo, perché in quel periodo ci sono cresciuto: si ascoltavano gli Europe, i Bon Jovi, Falco, il Venditti di Sotto la pioggia (mica quello di Compagni di scuola). Già a 16 o 18 anni mi sembrava di essermi perso qualcosa di più bello ed eterno. Che so, i già citati Led Zeppelin, James Brown (che dal vivo non sono mai riuscito ad ascoltare).

I Beatles a metà anni ’80, erano uno splendido passato 100 miglia avanti rispetto al presente di Bruce and Bongo. Certo, negli ’80 si ascoltava Geil, uno dei pezzi più brutti della storia della musica, isole comprese. Non l’avete mai ascoltata? Agevolo il link, così vi divertite un po’. Voto 2/10 per questo sound anni ’80, per fortuna dimenticato…

Condividi: