Sono sicuro che molte persone, anche della comunità arcobaleno, ignorino a cosa faccia riferimento la lettera i nell’acronimo Lgbtqi+. Sveliamo subito l’arcano: la i sta per intersessuali, ovvero le persone nate con caratteri sessuali primari e/o secondari non definibili come esclusivamente maschili o femminili.

L’intersessualità

L’intersessualità non è quindi una caratteristica acquisita ma è presente dalla nascita in moltissime diversificazioni: ermafroditismo (presenza di entrambi i genitali maschili o femminili o genitali ambiguim non nettamente ascrivibili a un genere o all’altro), ovotestis (gonadi che assolvono al ruolo sia di ovaio sia di testicolo), sindrome di Morris (il corpo è nel Dna maschile, ovvero XY, ma per una mutazione di un gene si sviluppa come femminile).

Pochissimo sanno che, per esempio, la sindrome di Morris riguarda una delle più famose attrici della storia di Hollywood: Kim Novak che, a tutti gli effetti è nel Dna un uomo benché il suo corpo sia in tutto e per tutto femminile come anche la sua identità di genere.

Kim Novak – Photo by oneredsf1 on Flickr

Esistono forme eclatanti di intersessualità, altre invece invisibili e che le persone stesse scoprono solo con il passare degli anni.

L’intersessualità è stata nel passato, ma in moltissimi casi ancora oggi, gestita esclusivamente con gli strumenti chirurgici sin dai primissimi mesi di vita. La decisione spetta per lo più ai chirurghi e ai genitori. Non sono pochi i casi in cui, però, bambini o bambine intersessuali, riportati chirurgicamente al sesso prevalente, abbiamo sviluppato, nell’adolescenza, caratteri primari o secondari appartenenti all’altro genere, con grandi problematiche identitarie.

La coscienza collettiva delle persone intersessuali

Il movimento delle persone intersessuali (fenomeno che riguarda circa l’1,7% della popolazione mondiale) ha acquisito una coscienza collettiva da alcuni anni e ha iniziato a rivendicare il diritto di poter decidere sul proprio corpo e sulla propria identità e vita.

Lo scorso anno, dall’11 al 22 giugno 2022, si è svolto a Bologna il terzo Forum Nazionale Vcs (dove Vcs sta per Variazioni Caratteristiche del Sesso) che ha prodotto il documento Promuovere i diritti intersex in Italia che oggi è al centro di una campagna di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di far sottoscrivere ufficialmente il documento sia come singole persone sia come organizzazioni, enti, associazioni e simili, per mostrare il supporto alle richieste che la comunità Vcs ed intersex italiana avanza.

Si può sottoscrivere il documento a questo link. Le sottoscrizioni verranno rese pubbliche e continuamente aggiornate sul sito Intersex Esiste.

Ma cosa chiedono le persone intersex?

Sostanzialmente di essere se stesse, di poter decidere sul proprio corpo e sulla propria vita e di non essere obbligate a essere ricondotte a un modello binario di genere.

Il documento è articolato in 3 aree: Diritti, Salute e Benessere, Politiche, Inclusione e Supporto.

Sul fronte Diritti si chiede, in estrema sintesi, la piena responsabilità delle persone intersex sulle decisioni che riguardano la propria persona, a partire dal divieto di interventi chirurgici realizzati in infanzia e, comunque, senza il consenso della persona stessa. Ma anche il rispetto della vita delle persone intersex, abolendo gli interventi pre-natali o l’aborto selettivo per le persone Vcs e della loro dignità ponendo fine, ad esempio, alla sterilizzazione non consensuale.

Sul fronte Salute e Benessere, invece, si raccomanda sostanzialmente un sostegno psico-sociale e alle famiglie, un modello pediatrico non interventista, il rispetto della persona intersex (in particolare i bambini) evitando visite invasive o dossier fotografici a scopo di studio.

Sul versante Politiche, Inclusione e Supporto, infine, si richiede per lo più formazione, del personale medico e paramedico, del personale scolastico, della pubblica amministrazione, del mondo del lavoro, dei media.

Qui si può leggere l’intero documento:

Il 26 ottobre ricorre l’International Intersex Awareness Day, giornata istituita per sensibilizzare sui diritti delle persone intersessuali, ricordando la prima manifestazione delle persone intersex avvenuta in Nord America il 26 ottobre 1996.

In occasione di questa giornata, il giorno successivo (il 27 ottobre) a Milano avrà luogo il convegno Cosa significa essere Intersex oggi in Italia ed Europa? presso EMiT Feltrinelli Ets (Piazzale Antonio Cantore 10) alle ore 10:00.

Il convegno, organizzato dalle principali associazioni italiane di persone intersex italiane (Intersex Esiste, Intersezioni, Associazione Italiana Sindrome Insensibilità Androgeni), e con il patrocinio della Città Metropolitana di Milano, sarà moderato da Cristina Obber, giornalista, scrittrice e formatrice esperta di violenza di genere.

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