Le chiamavano ragazze fantasma: e furono pioniere delle contestazioni per il miglioramento delle condizioni lavorative delle donne. Parliamo di Radium Girls, la serie di Netflix che ha riportato alla luce una storia che merita di essere raccontata.

Ma andiamo per ordine: si sa che la ricorrenza dell’8 marzo è nata per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata.

In particolare si fa riferimento ad una tragedia avvenuta in una fabbrica tessile americana, dove diverse donne in sciopero perirono in un incendio perché le vie di fuga erano state bloccate dai proprietari che volevano impedire la loro protesta.

Purtroppo questo avvenimento non servì da ammonimento per datori di lavoro senza scrupoli. Solo pochi anni dopo, nel 1917, altre operaie statunitensi persero la vita a causa nella noncuranza dell’azienda per cui lavoravano.
Queste giovani donne assunte dalla U.S. Radium Corporation ad Orange, nel New Jersey, vennero avvelenate dalle radiazioni del radio, materiale con cui dipingevano orologi e lancette.

Nessuno dei datori di lavoro le avvertì della pericolosità di detta sostanza, anzi, vennero addirittura incentivate ad appuntire il pennellino con cui dipingevano utilizzando le labbra, operazione che le condannò a morte.
A testimonianza della malafede della Radium Corporation vi è il fatto che l’incolumità degli scienziati fu protetta fornendo loro tenaglie e maschere, mentre le operaie furono lasciate a contatto diretto con l’elemento radioattivo.

Le ragazze iniziarono presto a mostrare i primi sintomi di malattia, tra cui perdita di denti, disgregazione del tessuto osseo del corpo e del viso e tumori. Inizialmente tali sintomi vennero attribuiti alla sifilide, diagnosi che gettò discredito sulle malcapitate, aggiungendo la beffa al danno.

Fortunatamente i nodi vennero al pettine e le operaie riuscirono a denunciare i datori di lavoro. Con un lungo processo che ebbe molta risonanza mediatica, ottennero che i proprietari in malafede pagassero loro un congruo risarcimento e sostenessero le spese mediche.

Purtroppo ciò non permise di salvare la vita delle malcapitate – già profondamente avvelenate dalle radiazioni – però la sentenza fu l’occasione per riconoscere, per la prima volta, l’esistenza della malattia professionale.

Senza che ve ne fosse la loro diretta volontà le ghost girls, come vennero definite, diventarono così martiri ispiratrici per le future lotte di riforma e miglioramento delle condizioni lavorative delle donne.

La seria su Netflix, Radium Girls, ricorda queste sfortunate ragazze e il loro calvario. Ma la storia è egregiamente narrata anche da Kate Moore nel pluripremiato bestseller The Radium Girls: the dark story of America’s shining women. Un must-read per chiunque sia interessato a conoscere la storia dell’emancipazione femminile.

Condividi: