Nel 2024, ancora perdurano norme affettive che da troppo tempo ci costringono a pratiche e concezioni relazionali e romantiche uniformi, piatte e inadeguate a coprire l’intero spettro dell’esperienza amorosa umana. Utilizzerò qui un espediente biografico per lanciare un’accusa contro la diseducazione emotiva presente e un invito verso la rappresentazione di relazioni queer per un futuro più diversificato, vario e inclusivo. Poliamore e educazione affettiva.

Adolescenza, emozioni, sogni

Nella mia adolescenza, mi sono ritrovato immerso in un vortice di emozioni, intrappolato tra le contraddizioni di una cultura monogama che valorizzava il possesso e la scarsità anziché riconoscere le innumerevoli possibilità dell’amore. Ero un diciassettenne con ormoni ribelli e sogni romantici quando ho iniziato una relazione apparentemente stabile con una ragazza straordinaria. Con lei, condividevo una profonda connessione emotiva e intellettuale che sembrava indistruttibile. L’amore che provavo per lei era genuino e sincero, o almeno, è ciò che credevo all’epoca.

Ma poi, un giorno fatale, ho incontrato un’altra ragazza altrettanto straordinaria e il mio mondo è stato capovolto. L’attrazione che provavo per lei era innegabile e non potevo ignorarla. Sembra che il destino stesso avesse generato in me qualcosa che contraddiceva ogni mia conoscenza circa l’amore: come può un cuore essere esattamente diviso in due? Non è forse vero che alla prima ombra di un altro amore si getta subito l’oscurità sull’amore precedente? Quindi, non è forse il sentir qualcosa di forte per un’altra persona un segno di imperfezione nella completezza che l’amore romantico dovrebbe generare?

Quante sciocchezze in una mente completamente priva di intelligenza emotiva, poiché cresciuta all’ombra di una morale cattolica rigida e di modelli di sviluppo relazionale tutti uguali.

In un momento di sincerità, ho confessato ai miei amici di aver sviluppato una forte attrazione per questa nuova persona, ed è da lì che è iniziato il mio dilemma…

Mi sono ritrovato diviso tra due pulsioni affini, due persone che ricambiavano i miei sentimenti, e il desiderio di connettermi profondamente con entrambe cresceva di giorno in giorno. Questa è stata la mia prima esperienza con l’amore poliamoroso, un territorio emotivo e relazionale ancora in gran parte inesplorato nella cultura dominante. Se solo avessi avuto conoscenze e risorse su cui fare affidamento, forse avrei navigato queste acque turbolente con più saggezza e ribellione contro le norme prevalenti.

Oh, quanto avrei tratto beneficio
dal conoscere il poliamore!

Il poliamore è come una sinfonia con molti strumenti, una danza dei cuori in cui la musica dell’affetto si diffonde in molte direzioni. È un’arte affascinante che sfida la scarsità artificiale delle relazioni tradizionali, richiedendo pazienza, comunicazione aperta e una visione audace dell’amore.

Se solo avessi potuto leggere storie simili alla mia durante quei giorni confusi, forse avrei evitato molti degli errori che ho commesso. Mi sentivo come un naufrago su una zattera, costretto a scegliere tra ciò che avevo e amavo e ciò che avrei potuto provare.

Questo dilemma non è un’eccezione, ma una fase cruciale nella vita di molti di noi, una fase che mette in luce i limiti di un sistema costruito su ideali falsi di esclusività.

Sono sicuro che anche tu, nel corso della tua esistenza, avrai vissuto qualcosa di simile. Molte persone, proprio come me, si sono sentite divise in due, tormentate da conflitti interiori apparentemente insolvibili. Ma l’amore è una forza misteriosa che sfida le convenzioni e apre nuove porte all’infinito, sfidando i confini imposti da una società che valorizza il possesso più che la connessione.

Un percorso diverso dalla monogamia obbligata

Ero solo un giovane ragazzo immaturo, privo degli strumenti culturali necessari per proporre una terza via, un percorso diverso dalla monogamia obbligata, un sistema progettato per mantenere il controllo e rafforzare la scarsità nell’amore. In modo ironico, le due ragazze coinvolte sembravano essere in perfetta armonia prima delle mie confessioni. Ciò avrebbe reso la possibilità di una relazione poliamorosa ancora più realistica, anche se non avevo ancora gli strumenti per comprenderla appieno. Sembrava che fossimo un trio di musicisti che improvvisavano una canzone senza spartito, sfidando lo status quo e cercando armonia in una impossibile dissonanza.

In quei giorni, la mia unica opzione plausibile sembrava essere quella di non scegliere nessuna delle due, ma questo approccio è stato rapidamente scartato. Mi sentivo in colpa, come un traditore, perché non riuscivo ad essere emotivamente fedele alla persona che amavo. Ma l’amore è un caleidoscopio di emozioni e giocare secondo regole già scritte da altri rende le possibilità di creatività e coerenza effimere.

Alla fine, spinto dalla mancanza di educazione emotiva e sessuale e influenzato dal dogma religioso tradizionale, mi sono convinto che se provavo sentimenti per un’altra persona, doveva significare che la mia attuale compagna non era abbastanza per me. Così, con rimpianti successivi, ho deciso di porre fine alla mia relazione per iniziarne un’altra, seguendo il modello della monogamia seriale. È stato come chiudere un capitolo di una storia infinita, un passo necessario ma doloroso in un sistema che scoraggia l’esplorazione e la scoperta nel campo dell’amore.

Ma la storia non finisce qui. Pochi mesi dopo, mi sono ritrovato a condividere momenti di passione e amore con la mia ex ragazza. Non riuscivo a spegnere le fiamme dei sentimenti e dell’attrazione. Ho deciso che mentire a entrambe non era la strada giusta, e ho tentato goffamente di rimediare, creando un caos emotivo. È stato come navigare in un mare in tempesta, cercando di trovare il porto sicuro dell’amore condiviso, sfidando un sistema che insiste nel categorizzare e isolare le relazioni in modo netto.

Oggi, con il beneficio del tempo e dell’esperienza, so che avremmo potuto risolvere tutto con onestà e sincerità fin dall’inizio. Questa consapevolezza, tuttavia, è il risultato di anni di apprendimento e incontri con esempi, autor* e creator* che mi hanno introdotto al mondo del poliamore.

L’educazione emotiva, le sfaccettature dell’amore

Questa storia è un chiaro appello all’importanza cruciale dell’educazione emotiva e sessuale nelle istituzioni scolastiche, nelle famiglie e nei media. Rappresenta una denuncia del sistema che soffoca l’amore e le connessioni umane, privilegiando una falsa scarsità e la competizione. Non dobbiamo permettere che i giovani attraversino il vortice di colpa e indecisione che ho sperimentato. È imperativo insegnare loro a comprendere le varie sfaccettature dell’amore, inclusa la possibilità del poliamore, e fornire loro gli strumenti per navigare con saggezza in queste acque complesse, per dar loro il potere di sfidare le norme dominanti e cercare l’amore secondo i propri termini.

La mia storia è un avvertimento, un grido di ribellione per il cambiamento, una richiesta di rovesciare un sistema che soffoca l’amore in nome del controllo. Dobbiamo impegnarci a fornire ai giovani le conoscenze e le risorse necessarie per affrontare i dilemmi dell’amore in modo sano e consapevole. Solo così possiamo evitare che i cuori futuri vengano spezzati dalle catene dell’incomprensione e dalla cultura monogama oppressiva. E così, il nostro mondo diventerà un luogo più ricco di amore, ribellione e comprensione, in cui il poliamore è accettato e celebrato come parte fondamentale della nostra umanità, una ribellione contro lo status quo.

Se anche tu hai vissuto esperienze simili, se hai conosciuto insicurezze e indecisioni simili, sappi che non sei sol*. Siamo molti, molto più numerosi di quanto potresti immaginare, e stiamo già percorrendo il cammino verso un futuro più aperto e inclusivo.

Su questi argomenti consiglio la lettura del libro che ho scritto insieme a Eleonora Vecchi La Rivoluzione Poliamorosa.

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