Del mio viaggio in Sri Lanka vi ho già iniziato a raccontare in un altro mio articolo di un paio di mesi fa. Un viaggio ricco di momenti costruttivi per il futuro del Paese, come la visita al Ministero del Turismo: un incontro con i dirigenti per pianificare strategie di comunicazione per migliorare i flussi turistici e discutere dei problemi che sta affrontando il governo srilankese, dopo i recenti cambiamenti politici e l’aumento dei prezzi delle materie prime.

In giornata poi si parte per raggiungere la seconda tappa dopo Colombo, una riserva naturale che si estende in un’area secca di 9 chilometri ad est della cittadina di Habarana, dichiarata Parco Nazionale il 12 agosto del 1997. Situato intorno all’omonimo lago artificiale nella zona centro-meridionale dell’isola, il Parco Nazionale di Minneriya è importante per le sue grandi mandrie di elefanti, solitamente si possono ammirare oltre cento esemplari insieme; qui è facile anche incontrare cervi, cinghiali, bufali d’acqua e sciacalli oltre ad una varietà di avifauna presente nel parco.

A Minneriya trascorro la notte in uno degli hotel più particolari che abbia mai visitato: l’Heritance Kandalama. Un edificio costruito nei primi anni Novanta dal famoso architetto cingalese Deshamanya Geoffrey Bawa, uno tra gli architetti asiatici più influenti della sua generazione. L’intera costruzione si snoda per un chilometro, seguendo le linee naturali della costa del lago Kandalama, ed è concepita per integrarsi totalmente nell’ecosistema, con un design sostenibile e completamente ecologico.

La mattina seguente visito Polonnaruwa, l’antica città reale, la seconda antica capitale cingalese dell’XI secolo, dopo la vicina Anuradhapura. Polonnaruwa è stata dichiarata, dall’UNESCO, patrimonio dell’umanità grazie alla sua preziosa testimonianza dell’antica architettura singalese, come palazzi, giardini e templi, tra i migliori conservati di tutta l’isola, risalenti al XII secolo, quando la città visse il periodo di massimo splendore. Sono evidenti le tracce degli antichi fasti del passato, ancora presenti nei tesori archeologici riportati alla luce.

La terza tappa è dedicata alla scalata della fortezza rocciosa di Sigiriya, che sorge su una roccia di dura placca magmatica, eredità di un vulcano eroso nel tempo. La fortezza di Sigiriya si può vedere a molti chilometri di distanza rispetto alla vasta pianura circostante, essendo situata su una collina di 370 metri. È il sito archeologico più visitato dello Sri Lanka ed è considerata da alcuni l’ottava meraviglia del mondo.

Sigiriya conserva i resti di un antico palazzo eretto nel V secolo d.C. per volere del re Kasyapa. I visitatori, per raggiungere il sito, devono fare un percorso attraverso una serie di giardini e antichi resti di palazzi, che conduce ai piedi della collina. Da lì inizia l’ascesa alla vetta, con scale in roccia che si inerpicano attorno ai resti del palazzo e portano ad una terrazza, dalla quale poi si apre un giardino che permette di arrampicarsi verso la cima della fortezza, utilizzando una scala in acciaio, fino ad una grande porta, detta la Porta dei Leoni, dove si ergono delle enormi zampe di leone in roccia, l’unica testimonianza purtroppo che ci resta delle imponenti colonne.   

Nella quarta tappa visito Kandy, la seconda città più importante dello Sri Lanka, che per i buddisti è la vera capitale religiosa. Durante il tragitto verso Kandy ho potuto ammirare un giardino di spezie, a Matale, utilizzate nell’erboristeria e per cucinare i piatti prelibati locali. Il nome Kandy, significa letteralmente la città sulle colline, così chiamata perché protetta nella natura: acqua, rocce e giungla. Questa città rappresenta un luogo sacro per eccellenza, dove il centro di attrazione è il Tempio della Sacra Reliquia del Dente di Buddha, il tempio dal tetto d’oro, di gran lunga il più importante luogo di culto per i buddisti di tutto il mondo.

I due centri più importanti dell’isola, dei 16 visitati dal Buddha nel I secolo a.c., sono Anuradhapura, dove si trova il sacro albero del Bodhi, e Kandy, con il santuario che custodisce la Sacra Reliquia del Dente di Buddha. Le celebrazioni religiose che si svolgono in diversi mesi dell’anno sono molte e indicative dell’importanza della fede Buddista.

Agosto, ad esempio, è il mese della festa della Perahera e ogni sera, per circa 10 giorni, si assiste a grandiose processioni notturne, in cui sfilano elefanti sontuosamente decorati, danzatori, musicisti e schioccatori di frusta. Un’altra importante festa buddhista con ricorrenza mensile è il Poya o Plenilunio, durante la quale i fedeli si recano nei templi a pregare e ad omaggiare il Buddha, in particolare durante la festa di Vesak che segna il mese della sua nascita, illuminazione e morte.

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