Non riesco a nascondere, con una sensazione di macabro, di aver pensato alle due similitudini che sembrano collegare i due fatti di cronaca di cui più si sta parlando in queste ultime due settimane: il Covid-19 e l’omicidio di George Floyd, avvenuto negli Stati Uniti. La prima di queste è la morte che sopraggiunge per asfissia. La seconda è invece quella per cui, per quanto ci possa risultare difficile pensarlo, in entrambe i casi ci troviamo di fronte ad un virus. Il Covid-19, detto in modo semplice ed esplicito, è una malattia virale, un qualcosa che per sua natura colpisce l’uomo provenendo dall’esterno, con la tendenza a variare velocemente la propria struttura. Anche il razzismo è un virus, in questo caso però creato dall’uomo e con la tendenza ad essere purtroppo sempre troppo simile a se stesso.

Per questo motivo appare significativo quanto scritto dall’artista Banksy sull’omicidio di Floyd: “non è un loro problema, è il mio”. E’ un problema dei bianchi. E’ vero. E’ un problema creato dall’uomo. La voce del più popolare e contemporaneo artista britannico si è accompagnata ad un’opera, pubblicata sul suo profilo Instagram, dedicata proprio all’afroamericano ucciso a Minneapolis e al conseguente movimento di protesta “Black lives matters”. Un ritratto di una sagoma nera sotto ad una bandiera americana che ricorda un drappo. Di fianco una candela, simbolo ambivalente che suggerisce silenzio e commemorazione ma che è anche metafora di tumulto, essendo causa dell’incendio della bandiera stessa.

L’opera, stilisticamente non la migliore di Banksy, si colloca però a pieno titolo nel solco concettuale caro all’artista, in cui concetti e idee espressi sono più importanti dell’opera stessa. Banksy ha il grande merito di aver portato il proprio messaggio con voce potente ma anche con immediatezza rispetto all’avvenimento del fatto, colmando un vuoto lasciato anche da alcune importanti istituzioni e parlando, senza committenti alle spalle, ad una platea vastissima. Ma soprattutto il merito di aver creato un’opera arte che dà fiato a chi, non avendo più aria, non può più avere voce.

Banksy, (senza titolo)

2020, opera grafica

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