E’ possibile coniugare bellezza, eleganza, eh sì anche lusso, con il rispetto dell’ambiente e degli animali? Sì, non solo è possibile ma è anche l’unica strada percorribile per un’industria affascinante che ci fa sognare e sentire belle/belli ma che è altamente inquinante.

L’industria della moda già da tempo lavora per una produzione più etica e sostenibile. Gucci presenta demetra, materiale innovativo animal free e realizzato con materie prime sostenibili rinnovabili e di origine vegetale fino al 77%. Ma è soprattutto la nuova campagna di Stella McCartney per la collezione Autunno 2021 a rivelarsi esplosiva. Si chiama Our time has come! (E ‘ arrivato il nostro momento) ed è costruita per esaltare come nostri pari gli animali non umani.

Un frame della campagna di Stella McCartney

Armani dal 2022 non utilizzerà più la lana d’angora (ottenuta con metodi molto crudeli dai conigli d’Angora), continuando il proprio percorso verso una moda più etica e sostenibile. Save the Duck produce piumini caldi e belli 100% animal-free e cruelty-free. La nota rete di riviste di moda Elle International non promuoverà più le pellicce animali sulle sue copertine, parliamo di numeri che possono fare la differenza: più di 6 milioni di copie vendute, più di 400 milioni di visualizzazioni.

La pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza la necessità di una moda che tenga conto delle nuove sensibilità dei consumatori e del benessere del pianeta Terra.
I consumatori sono più responsabili e la moda più consapevole anche perché ormai è inevitabile che il rispetto e la tutela dell’ambiente passino anche dagli abiti e dagli outfit.

La moda è un’industria altamente inquinante: è la seconda industria al mondo per consumo di acqua (per realizzare una T-Shirt ne servono 2.700 litri); è responsabile del 20% dell’inquinamento idrico industriale; il 35% delle microplastiche negli oceani sono il risultato dei lavaggi delle fibre sintetiche; produce più emissioni di CO2 di voli internazionali e trasporto messi assieme e meno dell’1% dei tessuti e dei vestiti vengono riciclati.

Oggi la tutela di Gea è divenuta prioritaria e investire in una moda sostenibile è fondamentale per soddisfare le esigenze della generazione attuale senza  compromettere quelle delle prossime generazioni.

Moda ecosostenibile e moda etica possono camminare insieme, rispetto dell’ambiente, rispetto dei diritti degli animali umani e rispetto dei diritti degli animali non umani sono intrinsecamente legati. L’industria della moda – da quella del lusso a quella sportiva, da quella del prêt-à-porter a quella dei bambini è sempre più in prima linea per ancorare bellezza, innovazione e qualità a una seria e coerente  struttura di valori.

H&M lancia Co-Exist la prima linea di abbigliamento totalmente vegana, collezione realizzata in collaborazione con PETA, la più grande associazione animalista no profit.

Co-Exist fa toccare, fa indossare a donne, uomini e bambini, vestiti prodotti senza sfruttamento animale, vestiti realizzati con materiali alternativi non solo alla pelliccia e alle piume ma anche al cuoio e alla lana.

Startup concrete e visionarie hanno sperimentato materiali alternativi al cuoio partendo dagli scarti della frutta e delle viti ed hanno immesso sul mercato capi di abbigliamento, borse, scarpe di pelle naturale sostenibile e senza sfruttamento animale. Dall’acqua residua della lavorazione del cocco è stata realizzata una pelle di origine naturale biodegradabile e resistente all’acqua; dalle vinacce, scarti delle viti, si è realizzato Vegea; dalle tonnellate di scarti delle mele abbiamo Appleskin. Particolarmente interessante è la pelle vegetale ricavata dalle foglie di ananas, Pinatex, la produzione di questo tipo di materiale ha anche consentito di creare nuovi posti di lavoro, contribuendo al benessere della comunità. Pinatex è un esempio concreto di come salvaguardia dell’ecosistema, benessere animale e benessere umano (sociale, emotivo, economico) possano non solo coesistere ma soprattutto determinare opportunità.

Millennials, consumatori responsabili, imprenditori consapevoli, startup innovative insieme stanno cambiando l’industria della moda, noi a Natale regaliamo e regaliamoci un prodotto cruelty-free di fibre tessili ecologiche o di pelle vegana che unisca bellezza e rispetto per il nostro ecosistema.

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