Captain Tsubasa: Rise of New Champions è l’ultimo titolo di casa Bandai Namco (e sviluppato da Tamsoft) che riporta, dopo un decennio, la celebre opera di Yoichi Takahashi sugli schermi videoludici per un’esperienza tutta nuova e colma di nostalgia. Piena di nostalgia, si intende, perché per molti italiani della generazione ‘80/’90 “Holly e Benji” – così venne italianizzato il titolo Captain Tsubasa – rappresenta l’infanzia passata sul divano sintonizzati su Italia 1, e poi giù in cortile a cercare di emulare il tiro della Tigre di Mark Lenders (Hyuga) ricreando un campo da calcio sull’asfalto.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions, Holly e Benji stanno per tornare!

Epifanie a parte, Captain Tsubasa: Rise of New Champions si presenta con uno stile grafico che vuole emulare l’esperienza visiva degli anime; i personaggi, infatti, sembrano essere usciti direttamente dal televisore, permettendo al giocatore di animare letteralmente un cartone giapponese. La cura nei dettagli, però, non viene applicata in maniera equa in tutti gli aspetti di questo prodotto. I campi da calcio, ad esempio, sembrano semplici distese verdi, mentre il pubblico circostante prende le sembianze di cartonati sfocati che si confondono con lo sfondo. Ma non sono scelte necessariamente criticabili, la semplicità della cornice non fa altro che esaltare ancora di più ciò che rappresenta l’opera su schermo: i giocatori sono dettagliatissimi – li si riconoscono dalla capigliatura, o dal numero sulla schiena – ed ogni mossa speciale fa venire la pelle d’oca.

Trailer: 8-Minutes of Shaolin Soccer Gameplay! I Meant... "Captain Tsubasa:  Rise of New Champions". - BunnyGaming.com

Nonostante le carenze grafiche presentate dal campo da gioco, questo viene presentato ugualmente in maniera fedele rispetto all’opera originale. Ogni cavalcata da porta a porta costa tantissima fatica ai giocatori, che devono percorrere un campo lunghissimo in cui, a volte, anche lo sguardo del gamer dietro al controller si perde. Non è raro che, superata la metà campo, ci si ritrovi con una prateria davanti e che, sicuri di non avere avversari a bloccarci, ci si diriga verso l’area di rigore avversaria caricando il tiro speciale del PG che controlliamo; ecco, allora, che finalmente spuntano fuori i difensori. Il campo da gioco è davvero enorme, e ciò non fa altro che rendere ancora più fedele all’opera di Takahashi questo nuovo titolo legato alla serie.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions scende in campo in video

Nonostante la fedeltà alla tradizione tsubasiana, non mancano le novità. Oltre alla classica modalità storia in cui vestiamo le uniformi della Nankatsu per vincere le Nazionali delle scuole medie del Giappone, si potrà anche impersonare un personaggio totalmente nuovo – creato da zero dal giocatore – che percorrerà tutta la carriera calcistica partendo da uno dei team regionali giapponesi – tranne, in questo caso, quello dei protagonisti della Nankatsu – fino ai mondiali di calcio giovanile, dove si scenderà al fianco del leggendario Capitan Tsubasa Ozora. La personalizzazione in questo gioco è davvero a livelli altissimi, per essere un titolo sportivo, e la si percepisce soprattutto nella modalità Versus Online.

In questa categoria di gioco, infatti, oltre che a crearsi il proprio dream team con tutti i personaggi presenti nel roster più quelli personalizzati, si può letteralmente creare la propria società calcistica da zero, decidendo design dello stemma, delle divise ed il nome – perfino l’abbreviazione del nome – è a discrezione dell’utente.

È proprio la personalizzazione a farla da padrone, ed a definire questo titolo come altro rispetto a quanto il pubblico si aspettasse. Molti, infatti, pensavano di entrare in possesso di un Fifa degli anime, ma così non è stato. L’anima arcade di Captain Tsubasa è stata genuinamente preservata da Bandai che, con un gameplay fatto di mosse speciali, caricamenti e strategia, ha invertito il processo di sportizzazione del videogioco.

CAPTAIN TSUBASA: RISE OF NEW CHAMPIONS Gameplay description! | BANDAI NAMCO  Ent. Europe

In un momento storico in cui il videogioco viene forzatamente portato allo status di sport, Captain Tsubasa: Rise of New Champions riporta tutti con i piedi per terra e riesce nell’impresa di riscrivere questo meccanismo. In questo titolo ci si trova davanti ad uno sport – il calcio – che viene reso videogioco acquisendo tutte quelle caratteristiche che lo categorizzano come il più classico degli arcade. Niente di più giusto, considerando la difficoltà di rendere nuovo qualcosa a cui ormai siamo tutti abituati.

Dire che consiglio questo titolo sarebbe un eufemismo. Dopo tanti anni di calcio digitale standardizzato, ho provato l’ebrezza di sudare letteralmente nell’intento di battere un avversario – impersonato dalla CPU, e non da un utente più bravo di me. Ciò che rende questo gioco davvero una perla è proprio l’estrema difficoltà davanti cui ti pone; la modalità storia è bloccata sul livello intermedio e, nonostante si proponga come consigliata per i principianti, è tutt’altro che facile da portare a termine. Non è raro ripetere per due o tre volte lo stesso incontro prima di portarlo a termine con la vittoria (ai rigori, perché vincere in campo risulta, a volte, davvero impossibile). È bello tornare a digrignare i denti durante un’azione di gioco, è bello divertirsi, di nuovo, con il video-sport – senza nulla togliere all’e-sport, è chiaro – e vivere la sua genuinità tutta d’un fiato.

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