Lo scorso luglio, a 102 anni, la leggenda dello sci Celina Seghi si è spenta a Pistoia.

Fu campionessa degli anni Quaranta e Cinquanta; in vent’anni di agonismo la Signora delle nevi – come era stata ribattezzata – si è aggiudicata ben venticinque titoli italiani.

Nella sua lunga carriera, Celina Seghi ha vinto ben 37 medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi). La sua prima medaglia di bronzo nello slalom speciale arrivò quando aveva appena 14 anni. L’anno che la vide all’apice della carriera fu il 1937 quando vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata.

Nonostante le reticenze della famiglia, Celina Seghi mise gli sci ai piedi sin da bambina per dimostrare a tutti che, nonostante fosse minuta, poteva “andare più veloce dei maschi”. E come un maschio aveva indossato per la prima volta i pantaloni al posto della sottana che era in uso tra le sciatrici. Lo fece in un moto di pudore il giorno in cui il parroco andò a vedere una sua gara; temeva infatti che, se fosse caduta, lui avrebbe visto la sua biancheria intima…

Celina Seghi fu una donna fuori dal comune che negli anni del fascismo scelse di non dedicarsi ai lavori per il gentil sesso, come veniva richiesto, ma continuò a praticare uno sport tradizionalmente dominato dagli uomini. Coi colleghi condivideva allenamenti durissimi che prevedevano, in mancanza di impianti di risalita, impervie arrampicate con scarponi ai piedi e sci in spalla.

Eccola nel video che testimonia una sua rocambolesca impresa, a Cortina nel 1941, dove la sciatrice ottenne un oro lottando su lunghi sci di legno.

Celina Seghi non fu solo una tenace campionessa, ben lontana dal sentirsi stella al di sopra di tutti, si mostrò spesso attenta e gentile; chi l’ha conosciuta racconta di quando, vedendo un bambino mendicare, lei gli comprò cartella, libri e quaderni per permettergli di frequentare la scuola; diversi anni dopo lo avrebbe incontrato adulto scoprendo che si era addirittura laureato in giurisprudenza.

Nella vita Celina Seghi non perse il gusto per l’avventura, già ottantenne fece da apripista, insieme a Gustav Thoeni, ad una gara di Coppa Europa all’Abetone e in seguito volle fare un volo col parapendio sopra le vette più alte dell’Appennino tosco-emiliano giusto “per vedere cosa si prova”.

A proposito della sua longevità, Celina Seghi consigliava: un pezzo di cioccolata ogni tanto, una passeggiata al dì, coricarsi presto, mangiare con moderazione e mantenere vivo il passato.

Non ci resta che ringraziare Celina Seghi per averci dimostrato che non è mai tardi per fare nuove esperienze e che si può continuare a sperimentare anche quando si è oltre la collina. Ci piace pensare che la sua ultima risalita sia stata lieve e incredibilmente veloce!

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