Outdoor Manifesto: un movimento nato per diffondere una visione biocentrica del mondo
Outdoor Manifesto. Lo snowboard, l'arrampicata e il trekking possono essere una via per una riflessione sul ruolo dell'essere umano.
Outdoor Manifesto. Lo snowboard, l'arrampicata e il trekking possono essere una via per una riflessione sul ruolo dell'essere umano.
Uscire di casa presto la mattina, quando fuori è ancora buio, e caricare in macchina una tavola da snowboard o un sacco carico di rinvii, per poi salire sopra una montagna e scendere i suoi pendii o salire le sue pareti, ha talvolta qualcosa che lo rende più che un semplice esercizio sportivo. Ci sono attività infatti che sono tutt’altro che innocui passatempi; per i ragazzi di Outdoor Manifesto, lo snowboard, l’arrampicata e il trekking possono essere una via per una riflessione sul ruolo dell’essere umano.
Questi tipi di sport, nella loro forma più pura, hanno molto a che fare con la ricerca di qualcosa che permetta di leggere con occhi diversi l’ambiente che ci circonda. Creare un mondo nuovo, unico e particolare, questo è l’obbiettivo.
Snowboarder, surfisti, skater, arrampicatori, attraversatori di corde sospese e camminatori condividono, spesso in maniera inconsapevole, questa realtà mitologica.
Qualche tempo fa ebbi a dire che partire, macinare chilometri, cercare lo spot giusto, perdersi in discussioni infinite sull’attrezzatura, su dove andare, su come camperizzare furgoni, macchine e persino moto – se fosse possibile – dormire poco, dormire male, alzarsi presto, andare a lavoro sfatti, con la salsedine nei capelli o i calli sulle mani, emozionarsi per un’alba, un tramonto, un pendio, un’onda, una parete, un sentiero e condividere quell’emozione con pochi e selezionati compari fosse il centro della questione. Tutt’ora penso che stia tutto qui, un’idea semplice tutto sommato, ma che rischia di finire schiacciata dalle logiche di mercato e dalla devastazione dell’ambiente, un’idea che i ragazzi di Outdoor manifesto hanno deciso di difendere con le unghie e con i denti.
Outdoor manifesto è un collettivo composto da 12 persone, snowboarder, sciatori, runner, climber, ciclisti e trekker che hanno provato a cercare sé stessi all’interno degli ambienti naturali e che riconoscono questo processo come fondamentale per la crescita della cultura umana. In un manifesto che è anche una dichiarazione di intenti i ragazzi affermano “di voler dare un impulso di consapevolezza ecologica al mondo dell’outdoor, un impulso che parta dal basso, che possa essere condiviso, sottoscritto e impugnato da chiunque abbia voglia di contribuire alla presa di coscienza ambientale della nostra comunità e che sia pronto ad intraprendere le azioni necessarie per difendere gli ambienti naturali”.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Luca Albrisi, membro fondatore del collettivo.
Non tutti gli ambientalisti amano la Deep Ecology e il Biocentrismo, il filosofo anarchico ed ecologista Murray Bookchin ha avanzato serie critiche al concetto di Biocentrismo, precisando – tra le altre cose – che considerare l’umanità intera come la responsabile del disastro ecologico sottragga i soggetti colpevoli – che sono reali e hanno nomi e cognomi – dalle loro responsabilità; il dibattito è quindi aperto.
Un suggerimento, leggete L’ecologia della libertà di Murray Bookchin e Let my people go surfing di Yvon Chouinard alpinista, surfista, ambientalista e fondatore di Patagonia..