Opere d’arte digitali, realizzate con la collaborazione dell’Intelligenza Artificiale. E’ questo il progetto, voluto da Eugenia Romanelli, direttrice della testata digitale ReWriters, che dal primo gennaio aprirà ogni giorno la home di rewriters.it. Ha accettato con entusiasmo, l’artista intermediale per eccellenza Francesca Fini, che si muove da sempre nel territorio del contemporaneo dove le ar4 si ibridano, tra performance art, tecnologia dell’interazione, sound design, sperimentazione videocinematografica, animazione digitale e pi@ura.

I miei progeB affrontano spesso ques4oni legate al rapporto tra spazio pubblico e privato, tra spe@acolo e spe@atore, tra rappresentazione e interazione, ma rifle@ono anche sulle influenze della società sulle ques4oni di genere e sulla distorsione nella percezione della bellezza prodo@a dal mercato e dai media mainstream“, ci dice.

Chi è Francesca Fini

Negli anni ha presentato il suo lavoro al MACRO Asilo e al MAXXI di Roma, al Guggenheim di Bilbao, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, al Georgia Ins4tute of Technology, all’Accademia di Belle Ar4 di Bologna, all’Università di Coimbra, al Satyajit Ray Film and Television Ins4tute di Calcu@a, alla ESAD University di Caldas da Rainha e in mol4 altri musei e is4tuzioni internazionali.

Francesca Fini in FACE TO FACE ART CATALOG by Giorgio de Finis

Il progetto per ReWriters si chiama Miraggi Digitali, ed è una collezione di 365 immagini digitali che saranno pubblicate quotidianamente a partire dal 1 gennaio 2024 sulla piattaforma ReWriters.it. Il progetto, commissionato dall’Art Director Eugenia Romanelli, nasce dalla collaborazione tra l’artista e l’intelligenza artificiale:

Ogni immagine della collezione è il frutto di un dialogo serrato con la macchina, un viaggio attraverso la sintesi tra creatività umana e capacità computazionale. Il viaggio ha inizio dalla parola, come in tutte le più grandi avventure, ovvero da quel processo meticoloso di elaborazione dei prompt testuali. I prompt sono il cuore della generazione di immagini IA, una stringa di testo che spiega alla Rete Neurale cosa si vuole ottenere da lei. Attraverso un accurato studio dei testi e dei contenuti pubblicati su ReWriters, ho estratto immagini, suggestioni e parole chiave, creando una vera e propria mappa emotiva della piattaforma. Questa mappa, compilata con l’ausilio di un’altra intelligenza artificiale, ChatGPT, ha funto da base per la composizione dei prompt, trasformando così la collezione Miraggi Digitali in una vera e propria visualizzazione seriale dello spirito di ReWriters, realizzata in collaborazione con IA“.

Quello che emerge é

un mondo ibrido e senza tempo, dove la persona si trova al centro di un universo frattalico di connessioni complesse e infinite

commenta Rory Cappelli, gallerista di Crumb Gallery e curatrice della ReWriters Web Art Gallery.

Qui, ogni individuo è il punto di partenza di una rete che lo lega a tutte le altre creature del pianeta, in un continuum che unisce il mondo vegetale, minerale e animale, che lancia trampolini di luce tra presente, passato e futuro, senza soluzione di continuità. È un mondo di miraggi che si materializzano, diventando carne e sangue pulsante fissati nell’istantanea di una Polaroid. Questo supporto virtuale, in tutte le più fantasiose declinazioni tecniche, ottiche e stilistiche, è il collante grafico che ho scelto per questa collezione, giocando con il paradosso di incarnare nella poetica analogica della Polaroid la materia digitale della IA, ma anche sfruttando la grandissima potenza della rete neurale che diventa di fatto macchina fotografica su un mondo che non c’é“.

In questa dimensione, il confine tra realtà e immaginazione si perde, creando un paesaggio in cui il possibile e l’impossibile coesistono in armonia, un po’ come il presente e il futuro.

Ogni immagine generata dall’IA, guidata da prompt poetici e visionari

aggiunge Romanelli

è un tassello di questo mondo, un frammento di un grande mosaico che racconta la storia dell’umanità in un linguaggio universale di emozioni e sensazioni“.

“Miraggi Digitali”, su ReWriters l’artista poeta

Nel cuore di Miraggi Digitali c’è la convinzione che l’artista IA debba essere prima di tutto un poeta:

Per esperienza personale posso dire che è il linguaggio evocativo, ricco di simboli e astrazioni, quello che spinge l’IA a superare i limiti della semplice esecuzione e a esplorare i margini della sua insondabile ‘libertà creativa’. Sono i prompt carichi di metafore e figure retoriche, non le mere descrizioni tecnico-didascaliche, a generare le immagini più sorprendenti“.

Un’artista affermata in tutto il mondo per le sue performance, a Toronto, per FADO Performance Art Fes4val, a Chicago per Rapid Pulse Fes4val, a San Paolo e a Rio per FILE Electronic Language Interna4onal Fes4val, a Madrid per IVHAM e Proyector Fes4val, al Kala Ghoda Fest di Mumbai, alla Bikaner House di Nuova Delhi, a Tokyo per il Japan Media Arts Fes4val, a Palermo per BorderCrossing, evento collaterale di MANIFESTA12. A Venezia ha preso parte alla prima Venice Interna4onal Performance Art Week, negli spazi di Palazzo Bembo, e presentato i suoi video presso la galleria AplusA, padiglione della Slovenia alla 55° Biennale di Venezia. Nel 2014 e nel 2016 è stata selezionata da Bob Wilson per partecipare alla residenza ar4s4ca presso il Watermill Center di New York, e successivamente invitata alla Triennale di Milano per un evento del Watermill presso l’Illy Art Lab.

I suoi video e le sue performance sono distribuite da Video Out Vancouver, VIVO Media Art Center Canada e Sedi4onart.com, mentre tra i suoi film e video ricordiamo: Donne (2009), Liszt (2012), White Noise (2013), A Love Le0er (2013), Mother-Rhthm (2014), Looking for Oz (2016), Ofelia non annega (2016), Hippopoetess (2018), Skinned (2018), Sconfinamento (2020), realizzato durante la pandemia.

Nel 2022 ha completato il proge@o A Dream in Stone, un’opera digitale mul4mediale in 3D realizzata durante una lunga residenza ar4s4ca presso il Castello di Rocca Sinibalda ispirata agli affreschi di Girolamo Muziano: un’esperienza indimenticabile“,

racconta Cristina Cenci, Responsabile degli eventi scientifici e delle residenze artistiche del Castello e Presidente di ReWorld, editore di Rewriters.

In copertina, la prima opera in uscita.

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