La nostra direttrice, Eugenia Romanelli, con la moglie, Rory Cappelli, giornalista di La Repubblica, ha scritto Nata con noi, una autofiction sulla storia della sua famiglia, composta dalla loro coppia con la loro bambina, Barbara, di circa dieci anni, accompagnate da un gigantesco cane, Shakyamuni, e un gatto sordo, Bianchino.

Un libro importante per il nostro Paese, soprattutto in questo momento, dato che i diritti dei bambini con genitori dello stesso sesso sono violentemente minacciati da una politica omolesbobitransfobica che, nonostante i richiami dell’Europa, ne ostacola la piena attuazione.

Rory Cappelli, Barbara e Eugenia Romanelli (Ph. Chiara Pasqualini)

Famiglia omogenitoriale:
diversa ma uguale

Si tratta della prima storia italiana di una famiglia omogenitoriale femminile in cui un grande editore come Giunti ha creduto fin dall’inizio con slancio, comprendendone appieno l’urgenza:

Un libro che si legge come un romanzo – spiega Silvia Meucci, agente letteraria della Romanelli – scritto con ritmo a quattro mani, in cui si racconta della storia d’amore tra le due donne, così forte e potente da decidere di mettere al mondo una bimba senza esempi alle spalle né modelli di riferimento, senza leggi né aiuti, segnando una svolta epocale in Italia, anche dal punto di vista della giurisprudenza“.

L’artista Marco Lodola ha voluto sostenere il progetto di vita e ha donato alle due autrici una scultura luminosa gigante, da cui poi è stata tratta la colorata copertina pop: “I progetti impossibili sono tali finché qualcuno non prova a realizzarli“, ha detto Lodola, come si legge anche nella quarta di copertina.

Ed è con questo spirito pionieristico che Cappelli e Romanelli si sono incamminate nell’entusiasmante scalata della loro vita, smontando stereotipi e affrontando discriminazioni e pregiudizi, aprendo un varco affinché, anche per tutti gli altri, i limiti possano diventare nuovi orizzonti.

Nel libro si partecipa di questa avvincente storia d’amore ma anche, e soprattutto, della crescita di Barbara in questa famiglia insolita: aneddoti, dialoghi, piccole e grandi avventure, momenti difficili e tenerezze struggenti, mentre fuori dalla quotidianità è popolata di dubbi, ostacoli e rifiuti, e occorre molta determinazione per trasformare l’ignoranza e la paura di ciò che non si conosce in comprensione e rispetto delle unicità.

La prima presentazione, in anteprima nazionale, sarà a Roma, il 10 maggio 2023 alle 19.30, alla libreria Mondadori Bookstore di piazza Cola di Rienzo, dove l’attrice Daniela Poggi leggerà alcuni passi, alla presenza di Melania Mazzucco, Premio Strega e la scrittrice italiana più tradotta nel mondo, autrice, tra l’altro, del primo romanzo italiano su una famiglia omogenitoriale maschile, Sei come sei.

Seguirà il Salone Internazionale del libro di Torino, con Annarita Briganti e le letture di Enrico Lo Verso, poi Milano e Firenze (il tour completo è in costante aggiornamento sul sito dell’autrice).

Rory Cappelli e Eugenia Romanelli: le protagoniste di Nata con noi

Rory Cappelli è stata la prima dipendente di La Repubblica ad aver fatto coming out nella sua azienda, ed è protagonista della seconda sentenza mai scritta nel nostro Paese di stepchild adoption, adozione del figlio biologico del partner in una relazione omosessuale.

Ha vinto diversi premi giornalistici e ha esordito nella narrativa da giovanissima nell’antologia Giovani blues curata da Pier Vittorio Tondelli. Nel 2019 ha fondato la Crumb Gallery a Firenze, la prima galleria d’arte europea dedicata solamente ad artiste donne.

Eugenia Romanelli, invece, è giornalista, scrittrice e imprenditrice: ha diretto la versione italiana della rivista internazionale Time Out, ha ideato il canale Ansa Viaggi, ha fondato e diretto la testata digitale Bazarweb, in collaborazion con RAI Eri e La Stampa, e il primo inserto culturale del Fatto Quotidiano.

Da oltre vent’anni è docente a contratto in università e accademie italiane, dove insegna giornalismo e scrittura creativa, ed è formatrice sulla diversity. Oggi è l’anima del nostro movimento culturale ReWriters: dirige questa testata digitale, ReWriters.it, focalizzata sulla riscrittura dell’immaginario contemporaneo e il ReWriters fest., primo festival italiano dedicato alla sostenibilità sociale.

Dal 2022 è CEO della startup innovativa a vocazione sociale ReWorld, ideatrice della prima certificazione etica multi-parametro italiana realizzata con DIAG Sapienza Università di Roma.

Tra le sue opere, troviamo anche il romanzo lesbico È scritto nel corpo (De Agostini, 2013), La donna senza nome (storia d’amore tra una donna cresciuta da due mamme e un velista cresciuto dal nonno), che Mazzucco ha considerato il seguito di Sei come sei, e Mia, presentato da Michela Murgia a Torino, sul rapporto tra un donatore di seme e la famiglia omogenitoriale femminile ricevente.

Condividi: