Nel 1934 i parti plurigemellari omozigoti erano considerati fatti eclatanti e straordinari. Fu per questo che la nascita delle cinque gemelle canadesi Marie, Cécile, Yvonne, Émilie e Annette Dionne, divenne oggetto della curiosità non solo dei concittadini, ma anche dei giornalisti giunti da ogni parte del mondo per raccontare la loro storia.

La fama delle bambine, inconsapevoli star, crebbe di giorno in giorno, fino ad attirare l’attenzione di personaggi senza scrupoli. La famiglia Dionne, accusata di non sapersi prendere cura della prole, si vide sottrarre la custodia delle gemelle dopo soli quattro mesi dalla nascita; il governo dell’Ontario aveva infatti sviluppato interesse per le piccole. Queste vennero portate al Dafoe Hospital and Nursery dove vissero in un’ala per loro appositamente progettata dal Dottor Dafoe stesso, il quale aveva piani precisi per la loro routine giornaliera e per il loro futuro.

Fu creato un vero e proprio parco divertimenti, Quintland, dove migliaia di persone andavano a sbirciare attraverso recinzioni, per due volte al giorno, la quintina che giocava. Un allucinante parco tematico in stile Truman Show, dove venivano perfino venduti souvenir legati alle sorelline.

L’attrazione attirava circa 6.000 persone al giorno, ovvero quasi 3 milioni di visitatori in 7 anni, per un incasso di più di $ 50 milioni a favore dello Stato. Quintland divenne l’attrazione turistica più importante dell’epoca, superando anche le cascate del Niagara!

La vita delle sorelline omozigoti era inumana: venivano continuamente studiate per acquisire dati sulla fertilità, costrette a rigide routine in stile carcerario e utilizzate a scopo pubblicitario (ad esempio comparirono nella pubblicità dei prodotti Quaker Oats e di altri marchi famosi).
Fu il motivo economico, e non l’amore, ciò che spinse la famiglia Dionne a lottare per ottenere la custodia delle cinque bambine e dei loro fondi fiduciari.

I due genitori l’ebbero vinta e si trasferirono in una nuova casa di ben venti stanze, dotata di comfort considerati di gran lusso per l’epoca. Anziché integrare le cinque gemelle con gli altri figli della coppia, queste furono tenute separate e costrette a lavorare duramente nella casa, ma, molto più di frequente, i Dionne le mandarono in tournée per lo Stato senza nemmeno accompagnarle, col solo fine di guadagnare altro denaro dalla loro popolarità.

Nel 1952 le ragazze, finalmente maggiorenni, poterono lasciare casa. Lontano dai riflettori cercarono di costruirsi una vita e dimenticare le sofferenze patite. Marie, Annette e Cécile si sposarono ed ebbero figli, Yvonne si dedicò alla scultura per poi diventare bibliotecaria ed Émilie divenne suora. Quest’ultima morì a poco più di vent’anni per via di un attacco epilettico, seguita poi da Marie, stroncata da un aneurisma a trentacinque anni.

Nel 1965 pubblicarono un libro Eravamo cinque. Questa autobiografia, insieme ad una biografia scritta da Pierre Berton, The Dionne Years, è stata utilizzata come supporto per una serie TV del 1994, Cinq bébé à la une (Million Dollar Babies), prodotto dalla CBS.

Solo nel 1998 il governo canadese concesse a Cécile, Yvonne e Annette Dionne un risarcimento finanziario di quattro milioni di dollari per gli anni di internamento a Quintland. Il riconoscimento tardivo delle disumane condizioni di vita avrà il sapore della beffa, niente avrebbe potuto restituire loro l’infanzia e l’adolescenza negate e, soprattutto, quelle bambine omozigoti non avrebbero mai avuto l’amore di cui avrebbero avuto diritto.

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