Euforia Tomaso Binga: riscoprire Bianca Pucciarelli
Al Museo Madre di Napoli, fino al 21 luglio 2025, "Euforia Tomaso Binga". Una retrospettiva che è un vero e proprio viaggio attraverso quarant'anni di provocazioni artistiche.

Al Museo Madre di Napoli, fino al 21 luglio 2025, "Euforia Tomaso Binga". Una retrospettiva che è un vero e proprio viaggio attraverso quarant'anni di provocazioni artistiche.
Napoli, Museo Madre. Dal 18 aprile al 21 luglio 2025. Una data da segnare, un’occasione imperdibile. Euforia Tomaso Binga. Ma vi dice qualcosa questo nome? Forse non subito. E se vi dicessi Bianca Pucciarelli Menna? Un’artista salernitana, classe 1931, che nel ’71 scelse un’identità maschile per entrare nel mondo dell’arte. Vi sembra una provocazione d’altri tempi? Forse. Ma quanto è attuale oggi questa sua scelta?
Il Madre ci invita a riflettere con la più ampia retrospettiva mai dedicata a Tomaso Binga: oltre centoventi opere che ripercorrono quarant’anni di una pratica poliedrica e potente. Installazioni, fotografie, collage, performance…
“Euforia”. Una parola amata da Binga, ci spiegano. Contiene tutte le vocali, un suono universale. Ma è solo un suono? O non è piuttosto un grido di gioia, una necessità politica di resistenza, come sottolinea Eva Fabbris? Quanto ci serve oggi questa “euforia” dissacrante e vitale?
Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina, lo afferma con forza: Binga è un pezzo di storia culturale italiana. Non sentite anche voi l’urgenza di raccontare, documentare, analizzare la sua opera, proprio ora che le nuove generazioni ripensano i temi di genere e le definizioni identitarie?
Tomaso Binga. Un nome maschile per smascherare il privilegio maschile nell’arte. Un paradosso potente, non credete? “L’Artista non è un uomo o una donna ma una PERSONA”, diceva. Ma quanto siamo distanti da questa affermazione oggi?
Una poesia visiva che gioca con le parole per affermare un femminismo gioioso. Non vi incuriosisce questo approccio così originale?
Dalla scrittura desemantizzata al corpo che si fa alfabeto. Avete mai pensato al vostro corpo come strumento di linguaggio? Binga l’ha fatto, trasformandosi in “corpo della parola” per stimolare nuove comprensioni. Non vi sembra un modo radicale e affascinante di interrogare le gerarchie linguistiche e simboliche?
Allora, siete pronti a immergervi in questo percorso espositivo che si snoda nelle diciotto sale del Madre con un allestimento sperimentale? Siete pronti a farvi interrogare da questo dialogo tra grafica, visione e contenuto?
Tomaso Binga. Protagonista della poesia verbo-visiva, invitata alla Biennale del ’78. Docente, organizzatrice culturale. Un’artista che ha lasciato il segno. Non sentite il desiderio di scoprire o riscoprire la sua voce potente e attuale?
E per i più piccoli? Laboratori creativi per inventare alter-ego, formare lettere con il corpo, avvicinarsi alla lingua dei segni. Non è un modo meraviglioso per educare alla diversità e all’inclusione?
Visite guidate gratuite anche per gli adulti. Un’occasione per approfondire, per lasciarsi guidare nel mondo di Binga. Non la coglierete?
Allora, cosa aspettate? Il Museo Madre vi aspetta. Euforia Tomaso Binga. Un’esplosione di creatività e riflessione. Non perdete l’occasione di esserci.
Informazioni
Museo Madre
via Luigi Settembrini 79
80139 Napoli
Periodo: 18 aprile – 21 luglio 2025
Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 10.00 – 19.30
Domenica ore 10.00 – 20.00
Martedì Chiusura settimanale
Contatti:
T 081 19528498
info@madrenapoli.it