Il mio 2022 a livello musicale non inizia così male perché la notizia che aspettavo finalmente c’è: Girl In Red suona a Milano, il 5 luglio 2022, al Magnolia. Attenti che per lo strano gioco dei promoter internazionali, la data italiana sul web è molto meno visibile del tour statunitense dell’artista norvegese, considerata da molti la regina del rock da cameretta.

Non sono, ovviamente, d’accordo: Girl in Red è una regina del rock, punto e basta. E’ la Janis Joplin di questa parte di millennio e tutte le radio mondiali che non programmano la sua musica, così easy e così alternativa e così densa di riferimenti alla sua vita personale (siccome è gay anzi si definisce no gender, continua a ripetere che ama questa o quella ragazza, ma è un dettaglio che sarebbe inutile… se facesse musica così così: il punto è che è una grande artista che è pure gay. Non il contrario). Qui potete godervi un suo concerto intero o quasi, su YouTube.

Come ho scritto magari non così bene nel bel MagBook per ReWriters che potete regalarvi o regalare per Natale, c’è un gran bisogno di artisti così. E io ho un gran bisogno di saltare live sotto un palco, a quasi 50 anni. E’ un bisogno molto mio, ma ve lo scrivo qui, così se ci vediamo in giro me lo ricordate voi di cosa avrei bisogno davvero: meno parole, meno social, meno lavoro e soldi e più musica live. Ma quella di oggi, come quella di Ariete e Girl in Red. Quella vecchia a volte annoia.

Che altro possiamo aspettarci, musicalmente, da questo 2022? Sperare sia un po’ meglio del 2021 non è mica sperare così tanto. Poche novità, molte autocelebrazioni, un sacco di dischi fatti tanto per fare, con qualche bella eccezione. L’industria discografica è tornata a produrre un sacco di soldi, che però restano spesso in mano all’industria stessa, spesso con operazioni divertenti e positive, ma che senz’altro non resteranno nella storia della Musica con la M, manco quella di nicchia perché retrò (sì, sto pensando ai Maneskin).

Credo, anche se è una chimera, in incubatori collettivi e culturali come Meet Music, il festival che a Follonica (GR) mette insieme (quando si può in presenza) giovani artisti con star e professionisti grazie alla follia (creativa) di Luca Guerrieri. Se la scena musicale italiana tornerà a produrre. C’è anche MINI Meets Music Contest, perché i brand a volte nella cultura credono e la portano avanti. A volte invece fanno solo cavolate.

Credo moltissimo anche nel lusso, perché tutti ci meriteremmo di sentirci star. Soprattutto se si tratta di un lusso accessibile, creativo e pure italiano, come quello che sta pian piano nascendo in una location a picco sul Lago di Lugano, ovvero The Cliff by Manuel Dallori. Sarà aperto dall’ora del brunch a notte fonda e sarà perfetto per ascoltarci le hit del momento ma anche e soprattutto nuovi dj, nuovi artisti e sound un po’ strani selezionati da professionisti come DAN:ROS, dj specializzato in nu disco e deep house. In questo nuovo spazio ci sarà anche un bel po’ d’arte, anche nei piatti, che saranno realizzati da Giacomo Braglia, giovane artista / fotografo che ha esposto anche alla Biennale di Venezia.

Insomma, sarà un gran bel 2022. Ci vediamo da qualche parte, sotto cassa da Girl In Red oppure nell’ozio più totale, chiaramente musicale, magari sott’acqua, a Lugano o altrove.

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