Giugno sfila con i suoi colori regalandoci momenti di cieli azzurri a nuvole grigie che minacciano il cielo, come il caldo che non ci abbandona nemmeno un secondo. Un mese di colori che saltellano su un arcobaleno tra diritti e musica per ricordarci il mese in cui le sfilate del Pride ci fanno fermare lo sguardo, riflettere su diritti non sempre concessi.

La parata del Pride è una manifestazione pubblica aperta a tutti indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’orientamento di genere, celebrando l’auto accettazione e rivendicazione delle persone LGBTQ+, ma soprattutto per rivendicare i diritti non ancora ottenuti nel paese di appartenenza.

Il passato accompagna questa iniziativa rivendicando i Moti di Stonewall, molti Pride mantengono anche ai nostri tempi il loro carattere più serio ma allo stesso tempo festoso e colorato, senza dimenticare l’aspetto politico.

Gli eventi più importanti sono finanziati dalle istituzioni pubbliche e da sponsor privati.

I Pride Festival

I Pride Festival si svolgono in parchi e aree pedonalizzate delle città, con la presenza di chioschi informativi, concerti musicali e tutto quello che può diventare confronto e aggregazione.

Non esistono più differenze tra spettatori e partecipanti, mentre lo diviene chiaramente nei casi in cui compaiono episodi di ostilità.

Ogni anno sembra che ci sia ancora da guadagnare e riconquistare un pezzo di storia passata e dei diritti che sfuggono di mano: ogni paese a suo modo non può dire di avere conquistato tutti i diritti, ma ogni manifestazione nasconde del vissuto fatto di singoli individui ma anche di storie che dovrebbero essere raccontate.

Raccontare attraverso delle poesie una vicenda privata come ha fatto il poeta toscano Matteo Carlesi con Quando muore un amore. Storie di lutto e memoria per la casa editrice romana Controluna, sotto la direzione editoriale della poetessa e scrittrice Gloria Vocaturo.

Una storia come tante

Una storia come tante dentro il ritmo che solo la poesia può concedersi dipingendo il ricordo, ma anche l’accettazione della perdita di quell’unione così uguale a molte altre di genere diverso, forse perché nell’essere persone, ma allo stesso tempo esseri umani, non conta la scelta e l’orientamento sessuale.

Le parole viaggiano per ricomporre il ricordo e il dolore che tengono in piedi un ricordo, rielaborando un lutto non facile che forse non si potrà mai rimarginare.

Il silenzio e poi il vuoto, che possono farci riflettere sull’importanza dell’esistenza, della vita di coppia come se ci trovassimo a guardare un piano sequenza di un privato, una finestra illuminata che ci lascia scorgere la poesia, troppo spesso dimenticata nel nostro tempo così frenetico.

Consiglio la lettura per la delicatezza di questa vicenda e di tutta l’importanza che troviamo in ogni storia che leggiamo, perché si inizia nel conoscere senza pregiudizi un mondo così simile a quello che viene considerato diverso, soprattutto per i diritti non ancora acquisiti.

L’amore non si perde ma si trasforma.

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