Si chiama la via Francigena, ma in realtà sono le vie Francigene. Un fascio di vie e percorsi che nei primi secoli della Cristianità dal nord dell’Europa andavano a ovest verso Santiago de Compostela, oppure arrivavano fino a Roma e poi proseguivano verso la Puglia per imbarcarsi in direzione di Gerusalemme, le tre città sante da visitare per ottenere le indulgenze. Oggi invece delle indulgenze si riceve la Credenziale, o passaporto del pellegrino, su cui ci si può far apporre un timbro per ogni località raggiunta.

Ma perché i viaggi lungo la via Francigena stanno acquistando sempre maggiore appeal? Perché stiamo vivendo un periodo di transizione, di passaggio dall’epoca pre-covid a quella post-covid, in cui i viaggi non sono ancora tornati ad essere come erano prima, ovvero altamente inquinanti con tratte intercontinentali in volo oppure con veicoli alimentati con carburanti di tipo tradizionale, e forse secondo alcuni esperti non lo saranno mai più. In questi mesi il nostro modo di viaggiare è sempre più caratterizzato da modalità ecosostenibili e consapevoli, ma anche più attente riguardo ai rischi di contagio da covid, rispettando il distanziamento fisico. Ecco allora che il viaggio a piedi, attraversando paesaggi affascinanti lungo itinerari storici, e magari in solitudine, diventa la modalità di viaggio più cool del momento.

Itinerari a piedi o in bici

Non molti sanno però che la via Francigena è anche una ciclovia, che parte da Jougne in Svizzera e arriva fino a Roma passando per Losanna, Aosta, Pavia, Lucca, San Gimignano, Bolsena e Viterbo per citare solo le tappe più affascinanti del percorso. E chi percorre gli ultimi 200 km in bicicletta, può ricevere il Testimonium, la certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio.

Il sito ufficiale della Via Francigena ne racconta la storia, fin da quando l’arcivescovo di Canterbury Sigerico ne documentò su carta l’intero tracciato, e ne illustra i vari territori attraversati, dall’Inghilterra alla Francia, dalla Svizzera all’Italia fino a Brindisi, da cui il pellegrino si imbarcava per raggiungere l’Oriente. la via Francigena è un itinerario talmente importante dal punto di vista culturale e storico, che ha ottenuto la Certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa nel 1994. Cosa significa? Che fa parte degli itinerari di “importanza transnazionale per la comprensione e il rispetto dei valori comunitari europei “. E’ una certificazione d’eccellenza che si ottiene a fronte di determinati requisiti, e soprattutto di una sinergia tra enti locali, enti regionali, associazioni e altri attori socioeconomici pubblici e privati.

La via Romea e Germanica

C’è un altro tragitto che ha ricevuto la certificazione di itinerario culturale europeo da appena pochi mesi, ed è la Via Romea e Germanica, che parte dal nord della Germania e arriva a Roma attraversando il Brennero per un cammino lungo 2200 chilometri di cui la metà sono in territorio italiano, tra borghi storici e scenari paesaggistici mozzafiato. Anche questo, come altri itinerari storici come la Francigena, è stato ricostruito sulla base di un antico documento, il manoscritto di Alberto di Stade, letterato e abate tedesco, che intorno al 1250 scrisse questo itinerario di pellegrinaggio verso Roma.

L’itinerario del Danubio

L’ultimo itinerario ad avere ricevuto proprio quest’anno la certificazione del Consiglio d’Europa come itinerario culturale europeo è l’Itinerario del Danubio nell’età del ferro, che collega i monumenti più significativi di quel periodo nella regione danubiana. L’itinerario attraversa la Croazia, la Slovenia, l’Austria e l’Ungheria lungo la rotta che i viaggiatori seguivano sul fiume Danubio quasi tremila anni fa, incontrando paesaggi incontaminati, resti di insediamenti fortificati, cimiteri antichi e parchi archeologici.
Percorrere questi itinerari europei a piedi significa prendere consapevolezza del fatto che gli abitanti d’Europa hanno vissuto millenni di interazioni tra loro, viaggiando attraverso fiumi, mari e monti per incontrarsi e scambiarsi merci, esperienze e conoscenze.

La via degli Dei

Ma non ci sono solo itinerari europei. Anche senza uscire dai confini italiani possiamo avventurarci in percorsi di trekking di rara bellezza. La Via degli Dei è un percorso escursionistico che attraversa gli Appennini da Bologna a Firenze. Si chiama così perché collega alcuni monti i cui nomi rievocano antiche divinità pagane, come Monte Venere e Monte Adone, e ricalca un antico tracciato romano facente parte forse della via Flaminia. Qui esiste una tappa imperdibile, che vale tutto il viaggio, ed è la Chiusa di Casalecchio sul Reno. Un’opera idraulica sul fiume per regolare il flusso delle acque che risale al XIII secolo e pare sia la più antica diga di tutta Europa ancora in funzione.

Zaino in spalla dunque e passo lungo, o pedalata morbida, questi sembrano essere gli itinerari più di tendenza dei prossimi mesi per 6 validissimi motivi: perché garantiscono
1) distanziamento fisico
2) rispetto per l’ambiente
3) conoscenza e approfondimento dei valori storici dei nostri territori
4) raccoglimento mistico
5) mantenimento della forma fisica
6) risparmio economico.

Naturalmente questo tipo di viaggio richiede una preparazione fisica e mentale che inizia molte settimane prima della partenza: bisogna allenare il corpo a marciare o pedalare per molti chilometri al giorno, ma bisogna preparare anche la mente, predisponendosi ad abbandonare ogni abitudine ed ogni routine quotidiana. Perché il viaggio è soprattutto fatto di imprevisti, che poi spesso sono la parte più bella di tutta l’esperienza.

The coolest itineraries of the moment? The Via Francigena, the Via degli Dei and the latest European cultural itineraries, for eco-sustainable, mystical and sporting trips

It is called the via Francigena (singular), but in reality, they are the via Francigena (plural). A bundle of streets and paths that in the first centuries of Christianity from northern Europe went west towards Santiago de Compostela, or reached Rome and then continued towards Puglia to embark in the direction of Jerusalem, the three holy cities to visit for obtaining indulgences. Today, instead of indulgences, you receive the Credential, or pilgrim’s passport, on which you can have a stamp affixed to each location reached.

But why are the journeys along the Via Francigena acquiring ever greater appeal? Because we are experiencing a transition period, passing from the pre-covid to the post-covid era, in which travel has not yet returned to being as it was before, i.e. highly polluting with intercontinental flights or with vehicles powered by fuels traditional, and perhaps according to some experts they will never be again. In recent months, our way of traveling is increasingly characterized by eco-sustainable and conscious ways, but also more attentive to the risks of contagion from covid, respecting the physical distance. Hence the journey on foot, crossing fascinating landscapes along historical itineraries, and perhaps in solitude, becomes the coolest travel mode of the moment.

Itineraries on foot or by bike

Not many know, however, that the Via Francigena is also a cycle route, which starts from Jougne in Switzerland and reaches Rome via Lausanne, Aosta, Pavia, Lucca, San Gimignano, Bolsena and Viterbo to name only the most fascinating stages of the route. And those who travel the last 200 km by bicycle can receive the Testimonium, the certification of the pilgrimage.

The official website of the Via Francigena tells the story, ever since the archbishop of Canterbury Sigeric documented the entire route on paper, and illustrates the various territories crossed, from England to France, from Switzerland to Italy up to Brindisi, from which the pilgrim embarked to reach the East. the Via Francigena is such an important itinerary from a cultural and historical point of view, that it obtained the Certification of Cultural Itinerary of the Council of Europe in 1994. What does it mean? That it is an itinerary of “transnational importance for understanding and respecting European community values”. It is a certification of excellence that is obtained in the face of certain requirements, and above all of the synergy between local authorities, regional authorities, associations, and other public and private socio-economic actors.

The Via Romea e Germanica

There is another itinerary that has received the certification of a European cultural itinerary just a few months ago, and it is the Via Romea e Germanica, which starts from the north of Germany and arrives in Rome crossing the Brenner Pass for a 2200 km long path of which the half is in Italian territory, between historic villages and breathtaking landscape scenarios. This itinerary, like the Francigena, was reconstructed on the basis of an ancient document, the manuscript of Albert of Stade, a German scholar and abbot, who around 1250 wrote this pilgrimage itinerary to Rome.

The Danube route

The last itinerary to have received the certification of the Council of Europe as a European cultural itinerary this year is the Iron Age Danube Route, which connects the most significant monuments of that period in the Danube region. The itinerary crosses Croatia, Slovenia, Austria, and Hungary along the route that travelers followed on the Danube River almost three thousand years ago, encountering pristine landscapes, remains of fortified settlements, ancient cemeteries, and archaeological parks.
Traveling these European itineraries on foot means becoming aware of the fact that the inhabitants of Europe have experienced millennia of interactions with each other, traveling across rivers, seas, and mountains to meet and exchange goods, experiences, and knowledge.

The path of Gods

But there are not only European itineraries. Even without leaving the Italian borders, we can venture into trekking routes of rare beauty. The Via Degli Dei is a hiking route that crosses the Apennines from Bologna to Florence. It is called this way because it connects some mountains whose names evoke ancient pagan divinities, such as Monte Venere and Monte Adone, and follows an ancient Roman route perhaps part of the Via Flaminia. Here there is an unmissable stop, which is worth the whole trip, and it is the Chiusa di Casalecchio sul Reno.

Backpack on the shoulder therefore and long stride, or soft-pedaling, these seem to be the trendiest itineraries of the coming months for 6 very valid reasons: because they guarantee
1) physical distancing
2) respect for the environment
3) knowledge and study of the historical values of our territories
4) mystical isolation
5) maintaining physical fitness
6) economic savings.

Of course, this type of trip requires physical and mental preparation that begins many weeks before departure: you have to train your body to walk or pedal for many kilometers a day, but you also have to prepare your mind, preparing yourself to abandon every habit and every daily routine. Because the journey is above all made up of unexpected events, which are often the best part of the whole experience.

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