Torniamo a parlare di Grande Fratello Vip. Nell’ultimo articolo vi avevo annunciato che ci sarebbe stato un terzo capitolo di questa saga reality vs realtà, a dire il vero non avrebbe dovuto essere questo che leggete ora, ma negli ultimi giorni sono successe una serie di cose che meritano un ulteriore approfondimento.

Durante la puntata di lunedì scorso, nel momento dell’eliminazione di una delle due sorelle Selassié, Lucrezia, di cui abbiamo già parlato, ha avuto un attimo di crisi, che lei ha definito attacco di panico.

Ora, io devo ammettere che sono di parte e particolarmente sensibile al tema e quindi nel momento stesso in cui, in piena diretta televisiva, l’ho vista lasciare la stanza e chiudersi in bagno ho capito che la reazione sarebbe stata quella, quindi la cosa non mi ha sconvolto più di tanto. Quello che invece mi ha sconvolto è quello che è accaduto dopo, in trasmissione, e che accade ancora oggi nella casa e sui social.

Il conduttore ha preso una posizione dura nei confronti del comportamento di Lulù dicendo prima che “un attacco di panico non giustifica certe reazioni” e successivamente che “se a Lulù non interessa la trasmissione, allora a noi non interessa Lulù con le sue bizze”. Ha poi dichiarato di soffrire di attacchi di panico da 30 anni lasciando quindi intendere che quello avuto dalla ragazza potesse non esserlo. Tutto questo perché nel momento di più alta difficoltà, Lucrezia, si è lasciata andare a frasi e urla non molto carine anche nei confronti del programma stesso.

I video della crisi di Lucrezia e dei commenti di conduttore e coinquilini

Quello che è successo dopo, tra i coinquilini, forse è stato ancora più grave, pochissimi si sono mostrati comprensivi nei confronti della ragazza, qualcuno l’ha nominata per questa sue reazione e poi c’è Manuel, persona che lei vedeva in casa come punto di riferimento, che ha avuto il coraggio di dire che si “dissocia da questi comportamenti, che si è vergognato di lei e per lei e che non vuole che il suo nome sia associato a qualcuno che si comporta così”.

Da lunedì in poi il pubblico e la casa si sono spaccati tra chi ha capito Lucrezia e trovato folli i comportamenti di conduttore e coinquilini e chi, invece, ha sindacato su ogni reazione avuta da Lucrezia mettendo in dubbio il suo malessere.

Ora, il punto qui non è capire se Lucrezia abbia sbagliato termine tecnico, mentito o addirittura finto una crisi di panico. Il punto è sempre lo stesso: quando si ha a che fare con una disregolazione emotiva che non ha una diagnosi chiara e tra le più conosciute, allora chiunque si sente legittimato a poter dire la propria mettendo in discussione la veridicità delle esternazioni e dei sintomi di tale disregolazione.

Lo slogan per abbattere lo stigma sulla saluta mentale

Non solo, il messaggio che sta passando in queste ore è terribile: chi soffre di attacchi di panico non può, a detta di molti sui social e non solo, partecipare ad un reality, avere una vita degna se prima non risolve i suoi problemi, avere delle reazioni, piangere quando ne ha voglia, urlare durante una crisi e via così…

E torniamo sempre allo stesso punto: Manuel ha una disabilità fisica e visibile a tutti e nessuno si permetterebbe mai di dire che con le sue necessità non può partecipare ad un reality, anzi, in pratica lo hanno fatto entrare per quello. Lucrezia invece si deve curare e forse, solo dopo, può avere un rapporto con gli altri, ovviamente solo se riesce a controllare i suoi stati emotivi altrimenti potrebbe provocare in loro imbarazzo.

Non so se è chiara la gravità di queste affermazioni. Anche ammesso che quello di lunedì di Lucrezia non sia stato un attacco di panico canonico, lei lo ha definito tale, è a seguito di questo che ha subito questi giudizi. Le chiacchiere stanno a zero. O l’attacco di panico lo controlli oppure non siamo disposti, e io direi anche pronti e capaci, ad accettarti.

Tutto questo in prima serata, su Canale5, durante un programma di intrattenimento che prova ad ammantarsi di inclusività e politicamente corretto. Con buona pace delle battaglie per abbattere lo stigma.  

A parlare in maniera molto dura di questa situazione è stata l’ex gieffina Veronica Satti. La figlia di Little Tony nelle sue storie instagram ha infatti rivelato che lei stessa, quando ha partecipato al Grande Fratello, era da poco uscita da una clinica psichiatrica e soffre di disturbo borderline di personalità. Si è scagliata contro il conduttore e i coinquilini con la veemenza, la fermezza e la fierezza con cui lo sto facendo io ora in queste righe, con l’orgoglio di chi sa di non avere niente di cui vergognarsi ma sa anche che la battaglia è ancora tanto lunga, forse troppo.
Per approfondire: Come una bussola senza il suo nord di Veronica Satti.

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