HalloAPP non è un errore di scrittura ma si tratta di una nuova applicazione di messaggistica.
Nel corso degli ultimi tempi ci sono stati diversi tentativi che cercavano di realizzare un social network privato, riservato e limitato a relazioni strette ed intime.
L’idea nasce da Neeraj Arora e Michael Donohue, primi dipendenti di WhatsApp, che lasciarono Facebook per disaccordi sui piani di monetizzazione di WhatsApp con le pubblicità. WhatsApp non ha ancora annunci, ma Facebook ha recentemente spinto per ottenere che le imprese vendessero prodotti e interagissero con i loro clienti sull’app.

Come funziona?

La prima vera rete di relazioni. Persone reali. Vita reale. Veramente privata. Senza pubblicità”. Così recita il claim, dimostrando di avere in sé già tutti i presupposti per un social network pensato per chat singole o di gruppo con amici stretti e familiari.
La nuova App mostra molte similitudini con WhatsApp: a partire dall’aggiunta dei contatti in rete tramite il numero di telefono; dall’assenza della pubblicità; dalla presenza della crittografia per rispettare la segretezza dei dati degli utenti.


La nuova HalloApp è suddivisa in quattro schede principali:

  • feed di post dei propri amici
  • chat di gruppo
  • chat individuali
  • impostazioni
funzioni HalloApp
come funziona

I gruppi di discussione e i messaggi privati one-to-one sono separati, un aspetto utile per coloro che finiscono per accumulare un gran numero di conversazioni. In ogni tipo di chat è possibile passare dalla chat testuale all’invio di contenuti multimediali (al momento solo foto e video, non solo audio). E le opzioni come la condivisione della posizione, le chiamate, le videochiamate o le note vocali vengono eliminate: HalloApp utilizza solo l’invio di messaggi di testo.
A differenza di altri social media, l’estetica è fondamentalmente minimale e l’applicazione non presenta algoritmi per ordinare e guidare i post nel feed o le chat di gruppo
Questa scelta è stata più volte ripresa dai fondatori dell’app stessa, tra cui Arora che in un post sul blog dell’azienda ha specificato come sia fondamentale proporre agli utenti solo contenuti delle persone conoscenti:

I social media sono diventati la sigaretta del 21° secolo. Più inspiriamo, più ci ammaliamo,

ha scritto Arora parlando della sua filosofia.
Si tratta di una sorta di antidoto ai social media tradizionali e basati sul coinvolgimento.
Scrive ancora nel blog:

Immaginate che i vostri amici online siano i vostri veri amici. Immaginate che il vostro Feed non sia pieno di persone e post di cui non vi importa. E immaginate di scorrere momenti significativi e vedere ciò che volete vedere, non ciò che l’algoritmo vuole che vediate. Immaginate di non essere trattati come un prodotto.

Un social basato sulle vere relazioni che da offline possono essere alimentate online per vivere pienamente onlife.
Non si possono conoscere nuove persone ed estendere la propria rete di contatti.
Al contrario, come ha dichiarato Arora nell’intervista per il podcast “Follow Your Different”:

Penso che il modo migliore per crescere sia creare un prodotto straordinario di cui le persone amano parlare ai loro amici e familiari.

Non sappiamo quanto possa durare questa app e se, realmente, sarà in grado di sfruttare al meglio tutte le sue pontenzialità.

Oltre la bolla, le relazioni

Si tratta, comunque, di un luogo straordinario per le persone che cercano di condividere storie, foto e video con i propri amici e persone care senza doversi preoccupare dei troll, dei bot presenti sui normali social network pubblici. Un progetto assolutamente diverso da tutto ciò che conosciamo non può che invogliarci ad essere curiosi sulle sue potenzialità, augurandoci che possa essere pioniere di un ecosistema mediale nuovo. Oltre la bolla. Ripartendo dalla propria comunità di appartenenza.

E, soprattutto, nel tentativo di catturare una dimensione più intima ed amicale nelle relazioni social. Non oltre i 6 gradi di separazione.
Ma non era forse questo il primo obiettivo dei social network?

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