Ogni 7 anni l’UE definisce gli obiettivi della politica di coesione attraverso un quadro politico che costituisce la la base di centinaia di migliaia di progetti in tutta Europa che si realizzano attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Alla luce del nuovo settennato vale la pena vedere cosa ci aspetta.
Il negoziato è in realtà ancora in corso: attualmente però il QFP (quadro finanziario pluriennale) sarà probabilmente inferiore a quello del precedente periodo di programmazione, il totale proposto dalla Commissione Europea è di 1.240.436,00 milioni di Euro.
Si prevedono Raccomandazioni specifiche per Paese che proporranno orientamenti specifici per gli investimenti e riforme indispensabili, tali processi riguarderanno anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030 dell’ONU.
La Commissione Europea ha inoltre annunciato l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero del mondo entro il 2050, attuando una nuova strategia di crescita dell’UE con il Green Deal europeo ed il Fondo per una transizione giusta (JTF), che propone un meccanismo destinato alle Regioni e ai settori maggiormente colpiti dalla transizione a causa della loro dipendenza dai combustibili fossili o da processi industriali ad alta intensità di gas a effetto serra.
A tal fine è stata definita una strategia UE per ridurre le emissioni di metano. Per il nuovo periodo di programmazione la Commissione europea ha proposto una serie di importanti cambiamenti che si riassumono in 5 ampi obiettivi strategici :
- un’Europa più intelligente (a smarter Europe) attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente;
- un’Europa più verde e a basse emissioni di carbonio (a greener, low-carbon Europe) attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della gestione e prevenzione dei rischi;
- un’Europa più connessa (a more connected Europe) attraverso il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale alle TIC;
- un’Europa più sociale (a more social Europe) attraverso l’attuazione del Pilastro europeo dei Diritti Sociali;
- un’Europa più vicina ai cittadini (a Europe closer to citizens) attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali.
Tali obiettivi si estrinsecheranno in progetti che coinvolgeranno i livelli regionali degli Stati Membri.
Fonti :
Special European Council, 17-21 July 2020
Piano per la ripresa dell’Europa