“I am Greta”: perchè questo documentario ci può aprire gli occhi
"I am Greta - Una forza della natura" - Le nostre riflessioni sul documentario di Nathan Grossman su Greta Thunberg, l'attivista climatica svedese
"I am Greta - Una forza della natura" - Le nostre riflessioni sul documentario di Nathan Grossman su Greta Thunberg, l'attivista climatica svedese
Oggi vi parlo di uno dei documentari più celebri e visti della piattaforma Prime Video.
I am Greta – Una forza della natura è un documentario biografico diretto da Nathan Grossman, che segue l’attivista svedese Greta Thunberg nella sua battaglia contro i cambiamenti climatici. I suoi detrattori dicono che lei è una bambina e dovrebbe tornare a scuola… Sapete cos’è il punto? Facendo così le danno ragione.
Lei stessa dice di essere una bambina, che vorrebbe pensare a studiare e sognare ma non può farlo perché gli adulti potenti se ne fregano di certi problemi. Greta è una bambina che insegna, attraverso l’esempio, concetti come la responsabilità: la dice lunga su come sono certi adulti.
Lei, per seguire fino in fondo i suoi ideali, è salita su una barca a vela per andare al summit sul clima del 2019, invece di prendere comodamente l’aereo.
Per 15 giorni ha avuto paura, ha sofferto mal di mare, voleva tornare a casa, si sentiva smarrita e non all’altezza.
Il ritratto che ne esce è quello di una ragazzina che ti viene voglia di abbracciare forte forte per come si sente e per il coraggio che ha. Gli adulti che le danno addosso sono loro i mocciosi patetici.
Trump dice: “Sapete chi è Greta?” Il tutto con risatine canzonatorie.
Bolsonaro rimarca, livido dalla gelosia: “Perché dare tanto spazio ad una mocciosa?“
Il giornalista di Fox News la definisce: “una ragazzina malata di mente, manipolata dai genitori. Dovrebbe tornare a studiare, chiudere il becco e seguire ciò che dice la scienza.”
Sono 40 anni che gli scienziati dicono che l’inquinamento causa il riscaldamento globale quindi è la prima causa dei cambiamenti climatici. E i politici hanno sempre denigrato gli scienziati, definendoli allarmisti e uccelli del malaugurio.
Adesso che una ragazzina segue le loro idee, dicendo: “dobbiamo ascoltare la scienza, io non sono importante. Ascoltate gli scienziati!“, ecco che troppi politici, non ascoltandola, dicono che bisogna seguire la scienza, che lei è una mocciosa, una malata di mente, un’ignorante: “I cambiamenti climatici non sono provocati dall’uomo. Lo dice la scienza.”
Mi chiedo chi sia il vero ignorante. Se colei che ascolta il 99,9 % degli scienziati, i quali dicono: “l’inquinamento causa i cambiamenti climatici. Bisogna abbassare le emissioni” oppure coloro che ascoltano lo 0,1% della comunità scientifica mondiale, che segue teorie complottiste su rettiliani “ci dominano da anni“, e dichiara: “le emissioni non causano i cambiamenti climatici. Non causano il riscaldamento globale. Anzi ultimamente la temperatura si è abbassata. E poi in Canada e in Russia sarebbero ben felici se facesse meno freddo“.
Ora mi chiedo perché quando una persona giovane, e soprattutto una donna, fa ragionamenti sensati, basati su prove scientifiche e/o letterarie, non essendo in grado di replicare a ciò che dice, si arrivi a insultarla.
“È una mocciosa” siccome Greta è giovane, allora è per forza una demente ignorante che deve essere educata. Patriarcato.
“È una malata di mente“. Greta ha l’Asperger, che non è una malattia, ma anche se lo fosse non vedo il senso di usare la sua condizione per denigrarla. Abilismo.
“È troppo emotiva” Greta è una donna, quindi è sicuramente troppo emotiva e non è in grado di fare un ragionamento. Manca solo: “tu donna torna in cucina, sono io che so“. Misoginia.
Greta Thunberg le ha cantate al summit dell’Onu: “Avete rubato i nostri sogni. Il mio messaggio è che vi terremo d’occhio. Tutto questo è sbagliato. Io non dovrei essere qui. Dovrei essere a scuola, dall’altra parte dell’oceano. Eppure venite da noi giovani a parlare di speranza? Come osate?! Mi avete rubato i sogni e l’infanzia con le vostre parole vuote. E io sono una delle più fortunate. Le persone stanno soffrendo. Le persone stanno morendo. Interi ecosistemi sono al collasso. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto quello di cui parlate sono i soldi e le favole dell’eterna crescita economica. Come osate?!”
Greta fa paura perché dice il vero. Perché ha visto, ha studiato e sta studiando. Si è informata. Lo fa di continuo. E le sue proposte non sono le sue, sono le proposte concrete della scienza per fermare le emissioni.
Lei sa che vi sono milioni di persone affette da patologie respiratorie a causa dei cambiamenti climatici. Tutti quelli che seguono la scienza lo sanno. In questi ultimi 30 anni le malattie respiratorie sono aumentate del 40%.
Lo stesso Sars Cov 2 (noto come covid19) è in parte legato all’inquinamento, in quanto valenti scienziati hanno sottolineato come le zone più colpite dalla pandemia siano state le zone più inquinate.
Che senso ha bullizzare una ragazzina come Greta Thunberg? Nessuno propone di considerare Greta un guru, un messia, un’eroina. Greta è una ragazza che ha il coraggio di mostrarsi per quello che è. Nel documentario la vediamo piangere, arrabbiarsi, aver paura, sentirsi schiacciare dalle responsabilità.
È una ragazzina (una ragazzina sottolineo) che guarda in faccia le sue paure e lotta. Grida in faccia ai potenti che il solo modo di salvare il pianeta è seguire la scienza. Del resto la pandemia di covid 19 ce l’ha insegnato. Chi segue la scienza, ha poche possibilità di ammalarsi di covid 19.
Greta non vuole essere un guru.
Non le importa che la prendano in giro, ride di chi lo fa. Ride anche di chi la minaccia di morte. Chiede solo che si ascolti gli appelli della scienza per diminuire le emissioni.
La nostra amata Terra è vicina al punto di non ritorno. Poi ci sarà ben poco da negare. Ci ritroveremo affamati e malati. Ci ritroveremo un pianeta rovente. Cerchiamo di avere il coraggio di ammettere i nostri errori e proviamo a rimediare.
Cerchiamo di pensare. Per esempio leggendo il libro di Greta Thunberg La nostra casa è in fiamme, la presa di coscienza di una ragazzina che ha il sogno di cambiare il mondo.